Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 01-06-1988 ore 16:08:16 (UTC) in zona: 6 km SE Laviano (SA)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 6 km SE Laviano (SA), il

  • 01-06-1988 16:08:16 (UTC)
  • 01-06-1988 18:08:16 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.7550, 15.3700 ad una profondità di 7 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Laviano SA 6 1438 1438
Castelgrande PZ 6 943 2381
Colliano SA 7 3638 6019
Santomenna SA 7 443 6462
Castelnuovo di Conza SA 8 619 7081
Valva SA 9 1643 8724
Pescopagano PZ 9 1910 10634
Muro Lucano PZ 10 5497 16131
Sant'Andrea di Conza AV 10 1539 17670
San Gregorio Magno SA 11 4286 21956
Conza della Campania AV 12 1373 23329
Palomonte SA 12 3985 27314
Calabritto AV 13 2391 29705
Oliveto Citra SA 13 3802 33507
Ricigliano SA 14 1144 34651
Buccino SA 14 5047 39698
Caposele AV 14 3483 43181
Senerchia AV 14 842 44023
Bella PZ 14 5171 49194
Teora AV 15 1537 50731
Rapone PZ 15 990 51721
Romagnano al Monte SA 15 368 52089
Cairano AV 16 326 52415
Contursi Terme SA 16 3394 55809
San Fele PZ 16 3004 58813
Balvano PZ 17 1830 60643
Calitri AV 17 4666 65309
Ruvo del Monte PZ 18 1083 66392
Salvitelle SA 20 560 66952

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
36 Km a E di Battipaglia (50786 abitanti)
39 Km a W di Potenza (67122 abitanti)
52 Km a E di Avellino (54857 abitanti)
52 Km a E di Salerno (135261 abitanti)
56 Km a E di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
65 Km a SE di Benevento (60091 abitanti)
71 Km a E di Scafati (50787 abitanti)
72 Km a SW di Cerignola (58396 abitanti)
75 Km a E di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
80 Km a S di Foggia (151991 abitanti)
85 Km a E di Torre del Greco (86275 abitanti)
86 Km a E di Portici (55274 abitanti)
86 Km a E di Ercolano (53709 abitanti)
87 Km a E di Acerra (59573 abitanti)
91 Km a E di Afragola (65057 abitanti)
92 Km a E di Casoria (77642 abitanti)
94 Km a SW di Andria (100440 abitanti)
94 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
95 Km a E di Napoli (974074 abitanti)
99 Km a SW di Barletta (94814 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML-VAX 2.0
1988-06-01
16:08:16
40.755 15.37 7 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 70629
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1988-06-01 16:08:16 ± 0.293
Latitudine 40.7550 ± 0.0099
Longitudine 15.3700 ± 0.0142
Profondità (km) 7 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 70629

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1628.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 73
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 24
Numero di fasi 24
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00275
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01360
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 15
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 15
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 70629
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:06:51

ML:2.0

Campo Valore
Valore 2.0
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 70629
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.FG2.Z. 1988-06-01T16:08:53.75 10.0 undecidable manual SN 351 1.0656 0.35 0.5
--.FG3.Z. 1988-06-01T16:08:52.46 10.0 undecidable manual SG 24 1.0434 -0.51 0.4
--.SGG.Z. 1988-06-01T16:08:51.70 10.0 undecidable manual SG 310 0.9657 0.95 0.3
--.CDM.Z. 1988-06-01T16:08:44.00 10.0 undecidable manual SG 64 0.7437 0.45 0.5
--.SDI.Z. 1988-06-01T16:08:42.90 10.0 undecidable manual PN 309 1.5096 -1.24 0.2
--.TDS.Z. 1988-06-01T16:08:42.00 10.0 undecidable manual PN 145 1.3098 0.49 0.9
--.BAI.Z. 1988-06-01T16:08:40.00 10.0 undecidable manual PN 72 1.1877 0.24 1.2
--.FG2.Z. 1988-06-01T16:08:39.18 10.0 undecidable manual PN 351 1.0656 1.22 0.2
--.RFI.Z. 1988-06-01T16:08:38.36 10.0 undecidable manual PN 297 1.1766 -1.21 0.2
--.MT9.Z. 1988-06-01T16:08:38.40 10.0 undecidable manual SG 204 0.5661 0.82 0.3
--.MGR.Z. 1988-06-01T16:08:38.90 10.0 undecidable manual SG 167 0.6327 -0.76 0.3
--.FG3.Z. 1988-06-01T16:08:37.73 10.0 undecidable manual PG 24 1.0434 0.02 1.4
--.SGG.Z. 1988-06-01T16:08:36.50 10.0 positive manual PG 310 0.9657 0.07 2.8
--.OVO.Z. 1988-06-01T16:08:33.40 10.0 undecidable manual PG 275 0.7326 1.39 0.1
--.CDM.Z. 1988-06-01T16:08:32.00 10.0 undecidable manual PG 64 0.7437 -0.27 1.4
--.SOR.Z. 1988-06-01T16:08:32.70 10.0 undecidable manual PG 257 0.7992 -0.49 1.2
--.BSS.Z. 1988-06-01T16:08:32.78 10.0 undecidable manual SG 272 0.4107 0.14 0.6
--.FG4.Z. 1988-06-01T16:08:31.90 10.0 undecidable manual SG 16 0.3885 -0.89 0.2
--.MGR.Z. 1988-06-01T16:08:30.10 10.0 undecidable manual PG 167 0.6327 0.08 1.6
--.TR9.Z. 1988-06-01T16:08:29.00 10.0 undecidable manual SG 340 0.3108 -0.06 0.9
--.MT9.Z. 1988-06-01T16:08:28.70 10.0 undecidable manual PG 204 0.5661 -0.13 1.5
--.FG4.Z. 1988-06-01T16:08:25.54 10.0 undecidable manual PG 16 0.3885 -0.05 1.6
--.BSS.Z. 1988-06-01T16:08:25.59 10.0 positive manual PG 272 0.4107 -0.38 2.6
--.TR9.Z. 1988-06-01T16:08:24.00 10.0 positive manual PG 340 0.3108 0.09 3.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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