Terremoto di magnitudo ML 3.5 del 07-02-2009 ore 09:02:35 (Italia) in zona: 4 km SE Valledolmo (PA)

Un terremoto di magnitudo ML 3.5 è avvenuto nella zona: 4 km SE Valledolmo (PA), il

  • 07-02-2009 08:02:35 (UTC)
  • 07-02-2009 09:02:35 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 37.7230, 13.8600 ad una profondità di 7 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Valledolmo PA 4 3594 3594
Vallelunga Pratameno CL 5 3461 7055
Villalba CL 8 1633 8688
Sclafani Bagni PA 11 426 9114
Caltavuturo PA 11 4017 13131
Alia PA 14 3623 16754
Marianopoli CL 15 1906 18660
Scillato PA 16 613 19273
Resuttano CL 16 2038 21311
Polizzi Generosa PA 16 3407 24718
Montemaggiore Belsito PA 16 3365 28083
Aliminusa PA 17 1236 29319
Castellana Sicula PA 18 3411 32730
Mussomeli CL 18 10780 43510
Blufi PA 19 1029 44539

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
31 Km a NW di Caltanissetta (63360 abitanti)
50 Km a SE di Bagheria (55387 abitanti)
52 Km a NE di Agrigento (59770 abitanti)
62 Km a SE di Palermo (674435 abitanti)
81 Km a NW di Gela (75827 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

In questa mappa è riportata la distribuzione del risentimento del terremoto sul territorio, espresso in termini di intensità in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg). Le intensità sono determinate utilizzando i dati dei questionari raccolti sul sito web http://www.hsit.it. Le intensità mostrate sono determinate considerando tutte le segnalazioni pervenute da ogni Comune, e sono tanto più affidabili quanto maggiore è il numero di questionari. I dati raccolti sono sottoposti ad un filtro automatico di tipo statistico, ma non sono verificati singolarmente. In particolare le intensità maggiori o uguali al VI grado della Scala MCS o EMS necessitano della verifica sul posto da parte di personale specializzato. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. Questa mappa viene aggiornata ogni qualvolta i cittadini compilano nuovi questionari. In alto a destra, sono mostrati il numero dei questionari elaborati per ottenere questa mappa, la data e l’ora dell’ultimo aggiornamento.
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 3.5 2009-02-07
08:02:35
37.723 13.86 7 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 742689
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2009-02-07 08:02:35 ± 0.15
Latitudine 37.7230 ± 0.0099
Longitudine 13.8600 ± 0.0102
Profondità (km) 7 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 742689

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1219
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 423
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 29
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1421.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 147
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 47
Numero di fasi 35
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.79
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 2.69527
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 36
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 26
Parametri della magnitudo

ML:3.5

Campo Valore
Valore 3.5
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 742689
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 14:02:45
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.CRAC.EHZ. 2009-02-07T08:03:32.77 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ORI.EHZ. 2009-02-07T08:03:30.13 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PIPA.HHZ. 2009-02-07T08:03:26.36 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SIRI.HHE. 2009-02-07T08:03:25.38 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.GRI.SHZ. 2009-02-07T08:03:20.62 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
MN.TIP.HHN. 2009-02-07T08:03:19.85 0.1 undecidable manual Pn 56 299.1783 0.023 26
IV.GRI.SHZ. 2009-02-07T08:03:16.12 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CARO.HHZ. 2009-02-07T08:03:15.02 0.1 undecidable manual Pn 50 266.1336 -0.692 32
IV.AGST.EHE. 2009-02-07T08:03:12.59 0.1 undecidable manual Sg 113 130.9689 -1.086 58
IV.PLAC.HHE. 2009-02-07T08:03:12.18 0.1 undecidable manual Pn 69 239.1828 -0.172 46
I1.HAGA.BHZ. 2009-02-07T08:03:11.73 0.3 undecidable manual Sg 113 123.8871 -0.05 62
IV.FAVR.SHZ. 2009-02-07T08:03:10.01 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.HCRL.BHE. 2009-02-07T08:03:10.44 0.1 undecidable manual Sg 115 114.0969 1.262 55
IV.HMDC.BHZ. 2009-02-07T08:03:10.28 0.3 undecidable manual Sg 136 117.4935 0.205 61
IV.MTTG.HHE. 2009-02-07T08:03:08.40 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.SOI.EHZ. 2009-02-07T08:03:07.81 0.1 undecidable manual Pn 78 195.9594 0.827 50
IV.MPAZ.BHE. 2009-02-07T08:03:07.61 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MTTG.HHE. 2009-02-07T08:03:05.21 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.HVZN.BHZ. 2009-02-07T08:03:04.81 0.1 undecidable manual Sg 128 96.5256 0.324 83
IV.MSRU.BHZ. 2009-02-07T08:03:01.71 0.1 undecidable manual Pn 67 156.1215 0.386 71
IV.GMNA.SHZ. 2009-02-07T08:03:00.29 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.HAVL.BHZ. 2009-02-07T08:02:58.39 0.1 negative manual Pn 127 139.8489 -0.423 74
IV.MMME.BHZ. 2009-02-07T08:02:57.64 0.1 undecidable manual Pn 79 124.3866 1.205 55
IV.RAFF.HHZ. 2009-02-07T08:02:57.97 0.1 undecidable manual Sg 141 70.9734 0.319 87
IV.IVPL.BHZ. 2009-02-07T08:02:56.23 0.1 undecidable manual Pn 53 121.7892 0.195 81
IV.USI.SHZ. 2009-02-07T08:02:56.17 0.1 undecidable manual Pn 332 124.3866 -0.259 80
IV.ERC.SHZ. 2009-02-07T08:02:56.71 0.3 undecidable manual Pn 288 116.7942 1.453 37
IV.AGST.EHE. 2009-02-07T08:02:56.48 0.1 undecidable manual Pn 113 130.9689 -0.969 61
IV.ILLI.BHZ. 2009-02-07T08:02:56.69 0.1 undecidable manual Pn 49 124.3866 0.259 80
I1.HAGA.BHZ. 2009-02-07T08:02:55.84 0.1 undecidable manual Pn 113 123.8871 -0.516 75
IV.IFIL.BHZ. 2009-02-07T08:02:54.17 0.1 undecidable manual Pn 34 112.2987 -0.402 79
IV.HCRL.BHE. 2009-02-07T08:02:54.29 0.1 undecidable manual Pn 115 114.0969 -0.564 75
IV.HMDC.BHZ. 2009-02-07T08:02:54.84 0.1 undecidable manual Pn 136 117.4935 -0.531 76
IV.CORL.HHZ. 2009-02-07T08:02:52.80 0.1 undecidable manual Sg 292 52.3032 0.124 94
IV.HVZN.BHZ. 2009-02-07T08:02:52.15 0.1 undecidable manual Pg 128 96.5256 0.006 89
I1.IACL.BHZ. 2009-02-07T08:02:52.70 0.1 undecidable manual Pn 26 99.7224 0.063 87
IV.ESLN.BHZ. 2009-02-07T08:02:49.70 0.1 undecidable manual Pn 92 97.8243 -2.647 15
IV.RAFF.HHZ. 2009-02-07T08:02:47.97 0.1 undecidable manual Pg 141 70.9734 -0.227 89
IV.GALF.HHZ. 2009-02-07T08:02:47.51 0.1 undecidable manual Pg 91 61.9935 0.687 79
IV.CORL.HHZ. 2009-02-07T08:02:45.12 0.1 undecidable manual Pg 292 52.3032 -0.207 93
IV.RESU.HHZ. 2009-02-07T08:02:43.21 0.1 undecidable manual Sg 116 19.2696 0.862 80
IV.GIB.SHZ. 2009-02-07T08:02:42.13 0.1 undecidable manual Pg 26 33.0447 0.085 98
IV.CSLB.SHZ. 2009-02-07T08:02:41.00 0.1 undecidable manual Pg 36 29.4483 -0.342 94
IV.MA9.HHN. 2009-02-07T08:02:40.11 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ALJA.HHZ. 2009-02-07T08:02:39.72 0.1 undecidable manual Sg 288 9.7791 0.331 97
IV.RESU.HHZ. 2009-02-07T08:02:38.80 0.1 negative manual Pg 116 19.2696 -0.562 90
IV.ALJA.HHZ. 2009-02-07T08:02:37.45 0.1 undecidable manual Pg 288 9.7791 -0.205 100
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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