Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 01-06-1988 ore 03:31:13 (UTC) in zona: 3 km SE Armo (IM)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 3 km SE Armo (IM), il

  • 01-06-1988 03:31:13 (UTC)
  • 01-06-1988 05:31:13 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.0690, 7.9340 ad una profondità di 11 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Armo IM 3 111 111
Pieve di Teco IM 3 1338 1449
Vessalico IM 3 282 1731
Borghetto d'Arroscia IM 4 456 2187
Pornassio IM 5 685 2872
Caprauna CN 6 104 2976
Aquila d'Arroscia IM 6 166 3142
Ranzo IM 7 557 3699
Alto CN 7 128 3827
Rezzo IM 7 366 4193
Cesio IM 8 283 4476
Cosio d'Arroscia IM 8 221 4697
Caravonica IM 9 282 4979
Ormea CN 9 1617 6596
Montegrosso Pian Latte IM 9 118 6714
Nasino SV 9 207 6921
Aurigo IM 10 347 7268
Onzo SV 10 219 7487
Casanova Lerrone SV 10 749 8236
Mendatica IM 10 185 8421
Borgomaro IM 10 865 9286
Testico SV 11 196 9482
Vendone SV 11 388 9870
Lucinasco IM 11 272 10142
Chiusanico IM 12 607 10749
Chiusavecchia IM 12 577 11326
Castelbianco SV 12 330 11656
Stellanello SV 13 808 12464
Ortovero SV 13 1586 14050
Carpasio IM 13 168 14218
Garlenda SV 14 1254 15472
Arnasco SV 14 645 16117
Briga Alta CN 15 39 16156
Vasia IM 15 389 16545
Zuccarello SV 15 309 16854
Molini di Triora IM 15 617 17471
Pontedassio IM 16 2323 19794
Erli SV 16 245 20039
Prelà IM 16 503 20542
Diano Arentino IM 16 722 21264
Triora IM 16 355 21619
Castelvecchio di Rocca Barbena SV 16 145 21764
Garessio CN 16 3244 25008
Villa Faraldi IM 17 444 25452
Villanova d'Albenga SV 17 2657 28109
Cisano sul Neva SV 17 2085 30194
Montalto Ligure IM 17 377 30571
Dolcedo IM 18 1415 31986
Badalucco IM 18 1136 33122
Diano San Pietro IM 19 1145 34267
Diano Castello IM 19 2214 36481
Pietrabruna IM 20 501 36982

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
30 Km a NE di Sanremo (54807 abitanti)
47 Km a SE di Cuneo (56081 abitanti)
51 Km a SW di Savona (61345 abitanti)
88 Km a W di Genova (586655 abitanti)
95 Km a S di Asti (76202 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 1988-06-01
03:31:13
44.069 7.934 11 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 70609
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1988-06-01 03:31:13 ± 0.189
Latitudine 44.0690 ± 0.0094
Longitudine 7.9340 ± 0.0164
Profondità (km) 11 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 70609

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1676.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 155
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 21
Numero di fasi 21
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00138
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01190
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 11
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 11
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 70609
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:06:51
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.LRG.Z. 1988-06-01T03:31:55.40 10.0 undecidable manual SN 242 1.2876 0.95 0.2
--.LMR.Z. 1988-06-01T03:31:52.80 10.0 undecidable manual SN 234 1.2543 -1.02 0.1
--.FRF.Z. 1988-06-01T03:31:48.00 10.0 undecidable manual SN 241 1.0545 -0.91 0.2
--.LRG.Z. 1988-06-01T03:31:38.20 10.0 undecidable manual PN 242 1.2876 1.11 0.2
--.PZZ.Z. 1988-06-01T03:31:38.40 10.0 undecidable manual SG 306 0.7326 -0.57 0.5
--.BNI.Z. 1988-06-01T03:31:37.00 10.0 undecidable manual PN 318 1.3209 -0.59 0.8
--.DOI.Z. 1988-06-01T03:31:36.00 10.0 undecidable manual SG 311 0.6438 -0.36 0.7
--.LMR.Z. 1988-06-01T03:31:36.50 10.0 undecidable manual PN 234 1.2543 -0.23 1.4
--.FRF.Z. 1988-06-01T03:31:34.20 10.0 undecidable manual PN 241 1.0545 0.3 1.6
--.STV.Z. 1988-06-01T03:31:29.70 10.0 undecidable manual SG 292 0.4662 -0.67 0.4
--.CKI.Z. 1988-06-01T03:31:29.00 10.0 undecidable manual SG 35 0.4218 -0.04 0.9
--.SBF.Z. 1988-06-01T03:31:28.40 10.0 undecidable manual SG 240 0.4107 -0.17 0.8
--.PZZ.Z. 1988-06-01T03:31:28.30 10.0 undecidable manual PG 306 0.7326 0.15 2.1
--.DOI.Z. 1988-06-01T03:31:27.50 10.0 undecidable manual PG 311 0.6438 0.85 0.7
--.STV.Z. 1988-06-01T03:31:23.40 10.0 undecidable manual PG 292 0.4662 0.21 2.1
--.CKI.Z. 1988-06-01T03:31:22.50 10.0 undecidable manual PG 35 0.4218 0.08 2.2
--.SBF.Z. 1988-06-01T03:31:22.70 10.0 undecidable manual PG 240 0.4107 0.55 1.5
--.ROB.Z. 1988-06-01T03:31:22.30 10.0 undecidable manual SG 349 0.2331 -0.59 0.5
--.IMI.Z. 1988-06-01T03:31:20.00 10.0 undecidable manual SG 190 0.1554 -0.5 0.5
--.ROB.Z. 1988-06-01T03:31:18.90 10.0 undecidable manual PG 349 0.2331 0.03 2.2
--.IMI.Z. 1988-06-01T03:31:17.10 10.0 undecidable manual PG 190 0.1554 -0.39 1.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download