Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 31-05-1988 ore 00:52:50 (UTC) in zona: 2 km E Carpinone (IS)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 2 km E Carpinone (IS), il

  • 31-05-1988 00:52:50 (UTC)
  • 31-05-1988 02:52:50 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.5940, 14.3500 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Carpinone IS 2 1157 1157
Castelpetroso IS 4 1680 2837
Santa Maria del Molise IS 5 665 3502
Sessano del Molise IS 5 727 4229
Pesche IS 6 1661 5890
Macchiagodena IS 6 1854 7744
Pettoranello del Molise IS 6 460 8204
Frosolone IS 8 3170 11374
Cantalupo nel Sannio IS 9 739 12113
Castelpizzuto IS 9 155 12268
Civitanova del Sannio IS 10 945 13213
Pescolanciano IS 10 855 14068
Chiauci IS 10 233 14301
Miranda IS 10 1047 15348
Isernia IS 10 21842 37190
Sant'Elena Sannita IS 10 275 37465
Roccamandolfi IS 11 938 38403
Longano IS 12 690 39093
Duronia CB 12 405 39498
Sant'Agapito IS 12 1496 40994
San Massimo CB 12 855 41849
Molise CB 13 167 42016
Spinete CB 13 1320 43336
Carovilli IS 14 1359 44695
Casalciprano CB 15 564 45259
Roccasicura IS 15 550 45809
Torella del Sannio CB 15 795 46604
Bagnoli del Trigno IS 15 735 47339
Macchia d'Isernia IS 16 1035 48374
Bojano CB 16 8058 56432
Monteroduni IS 16 2264 58696
Colle d'Anchise CB 17 807 59503
Pietracupa CB 17 215 59718
Fornelli IS 17 1909 61627
Pietrabbondante IS 18 759 62386
Gallo Matese CE 18 579 62965
Letino CE 18 712 63677
Castropignano CB 18 947 64624
Forlì del Sannio IS 18 675 65299
Busso CB 18 1273 66572
Fossalto CB 19 1345 67917
Acquaviva d'Isernia IS 19 425 68342
Baranello CB 19 2673 71015
San Polo Matese CB 19 470 71485
Oratino CB 20 1641 73126
Montaquila IS 20 2456 75582
Castelverrino IS 20 115 75697

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
58 Km a N di Caserta (76326 abitanti)
63 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
70 Km a N di Aversa (53047 abitanti)
72 Km a N di Acerra (59573 abitanti)
75 Km a N di Afragola (65057 abitanti)
75 Km a N di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
77 Km a N di Casoria (77642 abitanti)
78 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
84 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
84 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
86 Km a N di Portici (55274 abitanti)
86 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
86 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
86 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
87 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
90 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
95 Km a N di Scafati (50787 abitanti)
98 Km a S di Pescara (121014 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9 1988-05-31
00:52:50
41.594 14.35 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 70559
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1988-05-31 00:52:50 ± 0.379
Latitudine 41.5940 ± 0.0206
Longitudine 14.3500 ± 0.0301
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 70559

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3396.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 125
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 10
Numero di fasi 10
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.8
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00089
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00907
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 6
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 6
Parametri della magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 70559
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:06:48
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MSC.Z. 1988-05-31T00:53:10.90 10.0 undecidable manual SG 215 0.4884 1.87 0.2
--.SOR.Z. 1988-05-31T00:53:09.20 10.0 undecidable manual PG 180 1.0101 -1.55 0.4
--.TR9.Z. 1988-05-31T00:53:09.50 10.0 undecidable manual PG 129 0.8547 1.61 0.5
--.SDI.Z. 1988-05-31T00:53:08.00 10.0 undecidable manual SG 286 0.4107 1.43 0.3
--.MSC.Z. 1988-05-31T00:53:01.20 10.0 undecidable manual PG 215 0.4884 0.07 1.9
--.SDI.Z. 1988-05-31T00:52:59.00 10.0 undecidable manual PG 286 0.4107 -0.71 1.7
--.SGG.Z. 1988-05-31T00:52:58.70 10.0 undecidable manual SG 174 0.2109 0.14 0.8
--.DUI.Z. 1988-05-31T00:52:55.50 10.0 undecidable manual SG 51 0.0999 0.83 0.6
--.SGG.Z. 1988-05-31T00:52:54.50 10.0 undecidable manual PG 174 0.2109 -0.58 1.8
--.DUI.Z. 1988-05-31T00:52:52.20 10.0 negative manual PG 51 0.0999 -0.64 1.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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