Terremoto di magnitudo ML 2.9 del 04-01-2009 ore 19:36:19 (UTC) in zona: 2 km SE San Calogero (VV)

Un terremoto di magnitudo ML 2.9 è avvenuto nella zona: 2 km SE San Calogero (VV), il

  • 04-01-2009 19:36:19 (UTC)
  • 04-01-2009 20:36:19 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.5580, 16.0230 ad una profondità di 21 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
San Calogero VV 2 4315 4315
Rombiolo VV 5 4569 8884
Limbadi VV 5 3695 12579
Mileto VV 6 6763 19342
Filandari VV 7 1853 21195
Nicotera VV 8 6290 27485
Candidoni RC 8 416 27901
Ionadi VV 8 4238 32139
Rosarno RC 8 14841 46980
Serrata RC 9 845 47825
Laureana di Borrello RC 9 5174 52999
San Costantino Calabro VV 10 2239 55238
Francica VV 10 1651 56889
San Pietro di Caridà RC 10 1195 58084
Feroleto della Chiesa RC 11 1695 59779
Joppolo VV 11 1926 61705
Dinami VV 11 2168 63873
Zungri VV 12 1976 65849
San Gregorio d'Ippona VV 12 2527 68376
Cessaniti VV 12 3290 71666
San Ferdinando RC 12 4490 76156
Spilinga VV 13 1464 77620
Galatro RC 13 1709 79329
Melicucco RC 14 5101 84430
Maropati RC 14 1524 85954
Zaccanopoli VV 14 752 86706
Anoia RC 15 2212 88918
Acquaro VV 15 2484 91402
Vibo Valentia VV 15 33941 125343
Dasà VV 15 1208 126551
Ricadi VV 16 4900 131451
Drapia VV 16 2085 133536
Zambrone VV 16 1775 135311
Stefanaconi VV 16 2494 137805
Arena VV 16 1456 139261
Parghelia VV 16 1300 140561
Cinquefrondi RC 17 6539 147100
Rizziconi RC 17 7829 154929
Polistena RC 17 10496 165425
Giffone RC 17 1907 167332
Tropea VV 17 6441 173773
Gerocarne VV 18 2248 176021
Gioia Tauro RC 18 19864 195885
Soriano Calabro VV 19 2421 198306
Sorianello VV 19 1176 199482
Briatico VV 19 4053 203535
Sant'Onofrio VV 19 3067 206602

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
53 Km a SW di Lamezia Terme (70714 abitanti)
57 Km a NE di Messina (238439 abitanti)
60 Km a NE di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
63 Km a SW di Catanzaro (90612 abitanti)
84 Km a S di Cosenza (67546 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML 2.9
2009-01-04
19:36:19
38.558 16.023 21 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 738149
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2009-01-04 19:36:19 ± 0.13
Latitudine 38.5580 ± 0.0072
Longitudine 16.0230 ± 0.0092
Profondità (km) 21 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 738149

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 904
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 58
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 309
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1131.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 69
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 38
Numero di fasi 32
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.71
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.62687
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 26
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 20
Parametri delle magnitudo

ML:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 738149
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 13:57:43

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 738149
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 13:57:43
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
BA.PZUN.HHE. 2009-01-04T19:37:05.05 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ARCI.HHZ. 2009-01-04T19:36:57.87 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.IFIL.BHZ. 2009-01-04T19:36:54.30 0.6 undecidable manual Sg 271 125.5743 -1.255 27
IV.GALF.HHE. 2009-01-04T19:36:50.39 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MMME.BHE. 2009-01-04T19:36:48.59 0.6 undecidable manual Sg 224 96.3258 0.825 34
IV.IVPL.BHZ. 2009-01-04T19:36:48.31 0.6 undecidable manual Sg 258 92.8404 1.463 24
IV.SIRI.HHE. 2009-01-04T19:36:46.52 0.1 undecidable manual Pg 356 180.5859 -1.163 45
MN.CUC.HHZ. 2009-01-04T19:36:43.79 0.1 undecidable manual Pg 354 160.2174 -1.36 45
IV.CARO.HHZ. 2009-01-04T19:36:43.85 0.3 undecidable manual Sg 12 78.9654 0.665 56
IV.MILZ.HHZ. 2009-01-04T19:36:42.23 0.6 undecidable manual Sg 245 75.8685 -0.132 44
IV.MNO.SHZ. 2009-01-04T19:36:42.12 0.3 undecidable manual Pg 239 135.0648 0.368 56
IV.PIPA.HHZ. 2009-01-04T19:36:41.90 0.6 undecidable manual Pg 33 123.3876 1.934 17
IV.SCHR.EHZ. 2009-01-04T19:36:39.13 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MPAZ.BHZ. 2009-01-04T19:36:39.81 0.6 undecidable manual Sg 181 67.1772 -0.26 43
IV.IFIL.BHZ. 2009-01-04T19:36:39.53 0.1 undecidable manual Pg 271 125.5743 -0.767 67
IV.CDCA.EHE. 2009-01-04T19:36:38.38 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MSRU.BHN. 2009-01-04T19:36:37.02 0.6 undecidable manual Sg 234 55.4001 0.027 46
IV.MMME.BHE. 2009-01-04T19:36:36.26 0.1 undecidable manual Pg 224 96.3258 0.453 79
IV.SOI.EHZ. 2009-01-04T19:36:36.24 0.3 undecidable manual Sg 177 53.9016 -0.358 65
IV.IVPL.BHZ. 2009-01-04T19:36:35.22 0.1 undecidable manual Pg 258 92.8404 -0.055 87
IV.ILLI.BHE. 2009-01-04T19:36:35.72 0.3 undecidable manual Pg 263 94.1391 0.242 62
IV.GRI.EHZ. 2009-01-04T19:36:34.26 0.3 undecidable manual Sg 49 45.1215 -0.075 71
IV.CARO.HHZ. 2009-01-04T19:36:33.62 0.1 undecidable manual Pg 12 78.9654 0.458 82
IV.STR4.BHN. 2009-01-04T19:36:32.85 0.6 undecidable manual Pg 289 74.2701 0.413 41
IV.PLAC.HHE. 2009-01-04T19:36:32.69 0.6 undecidable manual Sg 108 38.0286 0.16 48
IV.STR3.BHE. 2009-01-04T19:36:32.65 0.3 undecidable manual Pg 291 73.5708 0.309 64
IV.MILZ.HHZ. 2009-01-04T19:36:32.95 0.1 undecidable manual Pg 245 75.8685 0.272 85
MN.CEL.HHZ. 2009-01-04T19:36:31.39 0.3 undecidable manual Sg 199 34.9428 -0.37 68
IV.MPAZ.BHZ. 2009-01-04T19:36:31.31 0.1 undecidable manual Pg 181 67.1772 -0.049 90
IV.MTTG.HHN. 2009-01-04T19:36:31.34 0.1 undecidable manual Pg 205 67.7766 -0.104 90
IV.SOI.EHZ. 2009-01-04T19:36:29.33 0.1 undecidable manual Pg 177 53.9016 -0.028 93
IV.MSRU.BHN. 2009-01-04T19:36:29.81 0.1 undecidable manual Pg 234 55.4001 0.227 90
IV.GRI.EHZ. 2009-01-04T19:36:28.07 0.1 undecidable manual Pg 49 45.1215 0.023 96
IV.PLAC.HHE. 2009-01-04T19:36:27.17 0.1 undecidable manual Pg 108 38.0286 0.167 95
MN.CEL.HHZ. 2009-01-04T19:36:26.49 0.1 undecidable manual Pg 199 34.9428 -0.07 96
IV.JOPP.HHZ. 2009-01-04T19:36:26.40 0.1 undecidable manual Sg 294 13.0758 -0.617 90
IV.JOPP.HHZ. 2009-01-04T19:36:23.84 0.1 undecidable manual Pg 294 13.0758 0.021 100
IV.GAVE.SHZ. 2009-01-04T19:36:14.09 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
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