Terremoto di magnitudo ML 3.0 del 27-12-2008 ore 14:23:30 (Italia) in zona: 6 km NE Vetto (RE)

Un terremoto di magnitudo ML 3.0 è avvenuto nella zona: 6 km NE Vetto (RE), il

  • 27-12-2008 13:23:30 (UTC)
  • 27-12-2008 14:23:30 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.5350, 10.3800 ad una profondità di 25 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Vetto RE 6 1860 1860
Canossa RE 7 3844 5704
Neviano degli Arduini PR 7 3649 9353
Casina RE 10 4504 13857
San Polo d'Enza RE 11 6083 19940
Castelnovo ne' Monti RE 11 10465 30405
Traversetolo PR 12 9425 39830
Langhirano PR 13 10315 50145
Quattro Castella RE 14 13195 63340
Lesignano de' Bagni PR 14 5028 68368
Carpineti RE 14 4064 72432
Tizzano Val Parma PR 14 2077 74509
Vezzano sul Crostolo RE 15 4259 78768
Bibbiano RE 16 10268 89036
Baiso RE 18 3315 92351
Montechiarugolo PR 18 10813 103164
Palanzano PR 18 1142 104306
Ventasso RE 19 4295 108601
Viano RE 19 3374 111975
Montecchio Emilia RE 19 10530 122505
Villa Minozzo RE 20 3750 126255

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
27 Km a SW di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
30 Km a S di Parma (192836 abitanti)
45 Km a W di Modena (184973 abitanti)
49 Km a SW di Carpi (70699 abitanti)
56 Km a NE di Carrara (63133 abitanti)
58 Km a NE di Massa (69479 abitanti)
65 Km a NE di La Spezia (93959 abitanti)
72 Km a SE di Cremona (71901 abitanti)
75 Km a N di Viareggio (62467 abitanti)
77 Km a W di Bologna (386663 abitanti)
77 Km a N di Lucca (89046 abitanti)
79 Km a SE di Piacenza (102191 abitanti)
79 Km a NW di Pistoia (90315 abitanti)
91 Km a N di Pisa (89158 abitanti)
93 Km a NW di Prato (191150 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML 3.0
2008-12-27
13:23:30
44.535 10.38 25 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 736519
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2008-12-27 13:23:30 ± 0.16
Latitudine 44.5350 ± 0.0126
Longitudine 10.3800 ± 0.0265
Profondità (km) 25 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 736519

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 2243
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 834
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 244
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2523.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 85
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 44
Numero di fasi 26
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.87
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 2.06664
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 38
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 23
Parametri delle magnitudo

ML:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza 0.5
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 736519
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 13:55:54

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza 0.5
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 736519
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 13:55:54
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.PTCC.HHZ. 2008-12-27T13:24:45.99 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
CH.BERNI.HHE. 2008-12-27T13:24:25.95 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.CMPO.HHZ. 2008-12-27T13:24:14.18 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.OC9.EHZ. 2008-12-27T13:24:14.22 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PTCC.HHZ. 2008-12-27T13:24:13.85 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
NI.AGOR.HHE. 2008-12-27T13:24:10.80 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.ORO.SHZ. 2008-12-27T13:24:09.85 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
NI.AGOR.HHE. 2008-12-27T13:24:08.22 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ASS.SHZ. 2008-12-27T13:24:08.81 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SNTG.SHZ. 2008-12-27T13:24:07.86 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.BRMO.HHZ. 2008-12-27T13:24:05.55 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
MN.TUE.HHN. 2008-12-27T13:24:05.40 0.3 undecidable manual Pg 340 229.3926 0.861 33
CH.BERNI.HHE. 2008-12-27T13:24:05.80 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.APPI.EHZ. 2008-12-27T13:24:04.05 0.3 undecidable manual Pg 17 225.4077 0.006 41
IV.CTI.EHZ. 2008-12-27T13:23:59.37 0.3 undecidable manual Pg 30 194.8605 -0.872 38
CH.MUGIO.HHN. 2008-12-27T13:23:58.88 0.3 undecidable manual Pg 326 185.9694 -0.26 49
IV.MABI.HHZ. 2008-12-27T13:23:56.70 0.3 undecidable manual Pg 3 168.9087 -0.311 53
IV.SFI.EHN. 2008-12-27T13:23:55.25 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MDI.HHZ. 2008-12-27T13:23:54.14 0.6 undecidable manual Pg 339 146.4423 -0.079 41
IV.ASQU.HHE. 2008-12-27T13:23:54.60 0.6 undecidable manual Pg 126 138.861 1.332 27
IV.CSNT.HHE. 2008-12-27T13:23:53.65 0.6 undecidable manual Pg 148 138.3615 0.436 40
IV.ROVR.HHZ. 2008-12-27T13:23:51.80 0.3 undecidable manual Pg 23 134.6652 -0.95 47
IV.SALO.HHZ. 2008-12-27T13:23:50.70 0.3 undecidable manual Pg 5 120.6903 -0.121 65
IV.VMG.SHZ. 2008-12-27T13:23:50.40 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.BDI.HHN. 2008-12-27T13:23:48.50 0.6 undecidable manual Sg 162 55.2003 0.034 50
IV.CRMI.HHE. 2008-12-27T13:23:47.37 0.3 undecidable manual Pg 150 95.0382 0.455 65
IV.FIU.EHN. 2008-12-27T13:23:47.04 0.6 undecidable manual Pg 82 88.5447 1.108 33
IV.MTRZ.HHE. 2008-12-27T13:23:47.74 0.6 undecidable manual Pg 106 86.3469 2.144 16
IV.SEI.SHZ. 2008-12-27T13:23:46.35 0.6 undecidable manual Pg 124 94.239 -0.438 43
IV.RAVA.EHE. 2008-12-27T13:23:45.95 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.BOB.HHN. 2008-12-27T13:23:45.58 0.6 undecidable manual Pg 290 77.9664 1.243 32
IV.SBPO.HHZ. 2008-12-27T13:23:44.68 0.6 undecidable manual Pg 36 71.2731 1.356 30
GU.SC2M.HHE. 2008-12-27T13:23:43.36 0.3 undecidable manual Pg 258 68.5758 0.443 69
IV.PRMA.HHZ. 2008-12-27T13:23:42.05 0.3 undecidable manual Sg 348 25.8519 0.549 71
GU.MAIM.HHZ. 2008-12-27T13:23:42.85 0.3 undecidable manual Pg 173 69.4749 -0.202 72
IV.BDI.HHN. 2008-12-27T13:23:40.36 0.3 undecidable manual Pg 162 55.2003 -0.581 67
IV.ZCCA.HHE. 2008-12-27T13:23:40.84 0.6 undecidable manual Pg 113 51.4152 0.446 47
IV.ERBM.EHZ. 2008-12-27T13:23:39.45 0.3 undecidable manual Sg 169 13.0758 0.208 78
IV.CRAC.EHE. 2008-12-27T13:23:37.74 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PRMA.HHZ. 2008-12-27T13:23:36.28 0.1 undecidable manual Pg 348 25.8519 -0.639 92
IV.GSCL.SHZ. 2008-12-27T13:23:36.07 0.1 undecidable manual Pg 141 26.2515 -0.895 84
IV.ERBM.EHZ. 2008-12-27T13:23:35.12 0.1 undecidable manual Pg 169 13.0758 -0.493 100
IV.FNVD.HHZ. 2008-12-27T13:23:17.95 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.NRCA.SHZ. 2008-12-27T13:23:15.48 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
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