Terremoto di magnitudo ML 2.9 del 27-12-2008 ore 03:59:48 (Italia) in zona: 6 km SW Canossa (RE)

Un terremoto di magnitudo ML 2.9 è avvenuto nella zona: 6 km SW Canossa (RE), il

  • 27-12-2008 02:59:48 (UTC)
  • 27-12-2008 03:59:48 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.5400, 10.3860 ad una profondità di 26 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Canossa RE 6 3844 3844
Vetto RE 7 1860 5704
Neviano degli Arduini PR 7 3649 9353
Casina RE 10 4504 13857
San Polo d'Enza RE 10 6083 19940
Traversetolo PR 11 9425 29365
Castelnovo ne' Monti RE 11 10465 39830
Langhirano PR 13 10315 50145
Quattro Castella RE 13 13195 63340
Lesignano de' Bagni PR 13 5028 68368
Carpineti RE 14 4064 72432
Vezzano sul Crostolo RE 15 4259 76691
Tizzano Val Parma PR 15 2077 78768
Bibbiano RE 16 10268 89036
Montechiarugolo PR 17 10813 99849
Baiso RE 18 3315 103164
Montecchio Emilia RE 19 10530 113694
Viano RE 19 3374 117068
Palanzano PR 19 1142 118210
Albinea RE 19 8860 127070
Ventasso RE 20 4295 131365

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
26 Km a SW di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
30 Km a S di Parma (192836 abitanti)
45 Km a W di Modena (184973 abitanti)
48 Km a SW di Carpi (70699 abitanti)
56 Km a NE di Carrara (63133 abitanti)
59 Km a NE di Massa (69479 abitanti)
65 Km a NE di La Spezia (93959 abitanti)
72 Km a SE di Cremona (71901 abitanti)
76 Km a N di Viareggio (62467 abitanti)
76 Km a W di Bologna (386663 abitanti)
78 Km a N di Lucca (89046 abitanti)
79 Km a SE di Piacenza (102191 abitanti)
80 Km a NW di Pistoia (90315 abitanti)
92 Km a N di Pisa (89158 abitanti)
93 Km a NW di Prato (191150 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.5
ML 2.9
2008-12-27
02:59:48
44.54 10.386 27 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 736329
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2008-12-27 02:59:48 ± 0.16
Latitudine 44.5400 ± 0.0099
Longitudine 10.3860 ± 0.0189
Profondità (km) 27 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 736329

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1449
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 857
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 88
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1860.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 85
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 29
Numero di fasi 26
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.89
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 2.02527
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 22
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 19
Parametri delle magnitudo

ML:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza 0.4
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 736329
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 13:55:41

Md:2.5

Campo Valore
Valore 2.5
Incertezza 0.4
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 736329
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 13:55:41
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.ROVR.HHE. 2008-12-27T03:00:26.46 0.3 undecidable manual Sg 23 134.0658 -0.079 61
IV.SALO.HHZ. 2008-12-27T03:00:24.91 1.0 undecidable manual Sg 5 120.0909 1.492 12
IV.APPI.EHZ. 2008-12-27T03:00:21.87 0.1 undecidable manual Pg 17 224.8083 0.065 52
IV.ORO.SHZ. 2008-12-27T03:00:21.10 0.1 undecidable manual Pg 303 223.6095 -0.559 47
IV.FIU.EHN. 2008-12-27T03:00:19.68 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CTI.EHE. 2008-12-27T03:00:17.40 0.3 undecidable manual Pg 30 194.1612 -0.596 42
IV.MABI.HHN. 2008-12-27T03:00:14.47 0.3 undecidable manual Pg 3 168.3093 -0.31 51
IV.MDI.HHE. 2008-12-27T03:00:11.96 0.1 undecidable manual Pg 339 146.1426 -0.056 79
GU.SC2M.HHN. 2008-12-27T03:00:11.10 0.3 undecidable manual Sg 258 69.0753 1.043 50
IV.ROVR.HHE. 2008-12-27T03:00:09.82 0.1 undecidable manual Pg 23 134.0658 -0.687 69
IV.VMG.SHZ. 2008-12-27T03:00:09.71 0.3 undecidable manual Pg 124 112.1988 2.216 21
IV.SALO.HHZ. 2008-12-27T03:00:08.49 0.3 undecidable manual Pg 5 120.0909 -0.216 61
IV.CMPO.HHZ. 2008-12-27T03:00:07.53 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.BDI.HHE. 2008-12-27T03:00:06.63 0.1 undecidable manual Sg 162 55.5999 0.021 95
IV.SEI.SHZ. 2008-12-27T03:00:05.12 0.3 undecidable manual Pg 125 94.1391 0.36 63
IV.BOB.HHE. 2008-12-27T03:00:03.41 0.3 undecidable manual Pg 289 78.2661 1.051 49
IV.SBPO.HHZ. 2008-12-27T03:00:02.02 0.1 undecidable manual Pg 36 70.5738 0.807 74
IV.RAVA.EHZ. 2008-12-27T03:00:01.32 0.1 undecidable manual Pg 67 62.5929 1.291 60
GU.MAIM.HHN. 2008-12-27T03:00:01.31 0.3 undecidable manual Pg 173 69.9744 0.192 68
GU.SC2M.HHN. 2008-12-27T03:00:00.74 0.1 undecidable manual Pg 258 69.0753 -0.251 89
IV.PRMA.HHZ. 2008-12-27T02:59:59.29 0.3 undecidable manual Sg 347 25.4523 -0.276 72
IV.ZCCA.HHN. 2008-12-27T02:59:59.54 0.1 undecidable manual Pg 114 51.2154 1.163 66
IV.BDI.HHE. 2008-12-27T02:59:58.20 0.1 undecidable manual Pg 162 55.5999 -0.8 75
IV.GSCL.SHZ. 2008-12-27T02:59:58.97 0.1 undecidable manual Sg 143 26.4513 -0.788 79
IV.ERBM.EHZ. 2008-12-27T02:59:57.73 0.1 undecidable manual Sg 171 13.5753 0.208 100
IV.GSCL.SHZ. 2008-12-27T02:59:54.65 0.3 positive manual Pg 143 26.4513 -0.395 69
IV.ERBM.EHZ. 2008-12-27T02:59:53.30 0.1 undecidable manual Pg 171 13.5753 -0.455 93
IV.PRMA.HHZ. 2008-12-27T02:59:53.90 0.1 undecidable manual Pg 347 25.4523 -1.034 73
IV.ORI.EHZ. 2008-12-27T02:59:50.93 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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