Terremoto di magnitudo ML 2.6 del 25-12-2008 ore 19:48:46 (Italia) in zona: 4 km SE Longobucco (CS)

Un terremoto di magnitudo ML 2.6 è avvenuto nella zona: 4 km SE Longobucco (CS), il

  • 25-12-2008 18:48:46 (UTC)
  • 25-12-2008 19:48:46 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.4230, 16.6420 ad una profondità di 29 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Longobucco CS 4 3183 3183
Bocchigliero CS 10 1298 4481
Paludi CS 13 1062 5543
Cropalati CS 13 1084 6627
Caloveto CS 14 1263 7890
Campana CS 16 1813 9703
Pietrapaola CS 17 1141 10844
Rossano CS 17 36842 47686
Savelli KR 17 1271 48957
Mandatoriccio CS 18 2872 51829
San Giovanni in Fiore CS 19 17372 69201
Crosia CS 20 9762 78963
Castelsilano KR 20 1015 79978

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
36 Km a E di Cosenza (67546 abitanti)
56 Km a NW di Crotone (62178 abitanti)
57 Km a NE di Lamezia Terme (70714 abitanti)
58 Km a N di Catanzaro (90612 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML 2.6
2008-12-25
18:48:46
39.423 16.642 29 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 736039
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2008-12-25 18:48:46 ± 0.16
Latitudine 39.4230 ± 0.0108
Longitudine 16.6420 ± 0.0210
Profondità (km) 29 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 736039

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1854
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 1009
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 112
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2163.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 124
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 39
Numero di fasi 22
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.56
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.48388
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 32
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 18
Parametri delle magnitudo

ML:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 736039
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 13:55:22

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 736039
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 13:55:22
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.MRVN.HHE. 2008-12-25T18:49:40.02 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.MILZ.HHN. 2008-12-25T18:49:35.63 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.IVPL.BHE. 2008-12-25T18:49:31.17 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.RGNG.SHZ. 2008-12-25T18:49:26.98 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
GE.MATE.HHZ. 2008-12-25T18:49:25.35 0.6 undecidable manual Sg 2 136.1637 0.64 37
IV.CSSN.SHZ. 2008-12-25T18:49:22.37 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.JOPP.HHZ. 2008-12-25T18:49:20.25 0.6 undecidable manual Sg 216 111.4995 0.841 37
IV.MCRV.HHE. 2008-12-25T18:49:19.00 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MPAZ.BHN. 2008-12-25T18:49:18.19 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.IVPL.BHE. 2008-12-25T18:49:18.96 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MRVN.HHE. 2008-12-25T18:49:17.09 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MRLC.HHZ. 2008-12-25T18:49:16.68 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MILZ.HHN. 2008-12-25T18:49:14.01 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SGO.SHZ. 2008-12-25T18:49:14.22 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
I1.MSCL.BHN. 2008-12-25T18:49:13.46 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
BA.PZUN.HHZ. 2008-12-25T18:49:13.47 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ACER.HHZ. 2008-12-25T18:49:12.06 0.6 undecidable manual Pg 339 162.5151 0.107 39
IV.SOI.EHZ. 2008-12-25T18:49:12.58 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CDRU.HHZ. 2008-12-25T18:49:12.29 0.3 undecidable manual Pg 317 164.1135 0.134 58
IV.MSRU.BHZ. 2008-12-25T18:49:11.53 0.3 undecidable manual Pg 218 161.616 -0.312 56
IV.AMUR.HHN. 2008-12-25T18:49:11.44 0.6 undecidable manual Pg 359 164.7129 -0.79 31
IV.CMPR.HHZ. 2008-12-25T18:49:10.18 0.6 undecidable manual Pg 312 151.1376 -0.365 39
IV.PTRP.EHZ. 2008-12-25T18:49:09.09 0.6 undecidable manual Pg 338 131.4684 0.998 32
IV.NOCI.HHZ. 2008-12-25T18:49:09.47 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
GE.MATE.HHZ. 2008-12-25T18:49:07.65 0.6 undecidable manual Pg 2 136.1637 -1.026 31
IV.BULG.HHE. 2008-12-25T18:49:07.88 0.6 undecidable manual Pg 304 130.0698 -0.032 44
IV.MCEL.HHZ. 2008-12-25T18:49:07.37 0.6 undecidable manual Pg 325 122.988 0.33 42
IV.CRAC.EHZ. 2008-12-25T18:49:05.33 1.0 undecidable manual Pg 351 106.0161 0.538 20
IV.JOPP.HHZ. 2008-12-25T18:49:05.72 0.3 undecidable manual Pg 216 111.4995 0.106 68
IV.SIRI.HHZ. 2008-12-25T18:49:05.22 0.6 undecidable manual Pg 322 107.0151 0.277 43
IV.PLAC.HHZ. 2008-12-25T18:49:05.41 0.6 undecidable manual Pg 189 109.4127 0.1 45
MN.CUC.HHN. 2008-12-25T18:49:03.07 0.6 undecidable manual Pg 312 94.7385 -0.028 47
IV.SCHR.EHZ. 2008-12-25T18:49:03.54 0.6 undecidable manual Pg 331 98.7234 -0.151 46
IV.CARO.HHZ. 2008-12-25T18:49:01.71 0.3 undecidable manual Sg 243 40.8258 0.216 75
IV.ORI.EHZ. 2008-12-25T18:48:59.23 0.6 undecidable manual Pg 347 71.5728 -0.41 46
IV.GRI.SHZ. 2008-12-25T18:48:58.90 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PIPA.HHN. 2008-12-25T18:48:57.13 0.1 undecidable manual Sg 65 16.4724 0.41 100
IV.CARO.HHZ. 2008-12-25T18:48:54.64 0.1 undecidable manual Pg 243 40.8258 -0.629 90
IV.PIPA.HHN. 2008-12-25T18:48:52.07 0.3 undecidable manual Pg 65 16.4724 -0.445 75
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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Tipo Descrizione Link
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