Terremoto di magnitudo ML 2.9 del 16-12-2008 ore 08:29:18 (UTC) in zona: 4 km NE Ragalna (CT)

Un terremoto di magnitudo ML 2.9 è avvenuto nella zona: 4 km NE Ragalna (CT), il

  • 16-12-2008 08:29:18 (UTC)
  • 16-12-2008 09:29:18 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 37.6600, 14.9570 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Ragalna CT 4 3924 3924
Belpasso CT 8 28108 32032
Santa Maria di Licodia CT 8 7641 39673
Nicolosi CT 8 7463 47136
Biancavilla CT 8 24007 71143
Pedara CT 10 14102 85245
Paternò CT 10 48228 133473
Adrano CT 11 36122 169595
Camporotondo Etneo CT 11 5023 174618
San Pietro Clarenza CT 11 7743 182361
Trecastagni CT 12 10910 193271
Mascalucia CT 13 31958 225229
Viagrande CT 13 8563 233792
Zafferana Etnea CT 14 9517 243309
Tremestieri Etneo CT 14 20589 263898
Gravina di Catania CT 14 25838 289736
Aci Bonaccorsi CT 15 3524 293260
San Giovanni la Punta CT 15 23060 316320
Sant'Agata li Battiati CT 16 9479 325799
Milo CT 16 1087 326886
Aci Sant'Antonio CT 16 17984 344870
Misterbianco CT 16 49410 394280
Santa Venerina CT 16 8592 402872
Motta Sant'Anastasia CT 16 12116 414988
San Gregorio di Catania CT 17 11966 426954
Valverde CT 17 7840 434794
Aci Catena CT 18 29851 464645
Bronte CT 18 19172 483817
Sant'Alfio CT 19 1582 485399
Acireale CT 19 52622 538021
Centuripe EN 19 5470 543491

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
19 Km a W di Acireale (52622 abitanti)
21 Km a NW di Catania (314555 abitanti)
73 Km a NW di Siracusa (122291 abitanti)
78 Km a SW di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
79 Km a SW di Messina (238439 abitanti)
81 Km a E di Caltanissetta (63360 abitanti)
84 Km a N di Ragusa (73313 abitanti)
87 Km a NE di Vittoria (63339 abitanti)
91 Km a N di Modica (54633 abitanti)
91 Km a NE di Gela (75827 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.5
ML 2.9
2008-12-16
08:29:18
37.66 14.957 5 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 732629
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2008-12-16 08:29:18 ± 0.14
Latitudine 37.6600 ± 0.0045
Longitudine 14.9570 ± 0.0091
Profondità (km) 5 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 732629

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 706
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 445
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 84
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 943.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 82
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 32
Numero di fasi 25
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.46
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.19520
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 25
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 18
Parametri delle magnitudo

ML:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza 0.4
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 732629
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 13:51:32

Md:2.5

Campo Valore
Valore 2.5
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 732629
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 13:51:32
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.SGG.HHE. 2008-12-16T08:30:02.98 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ORI.EHE. 2008-12-16T08:29:50.25 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.HMDC.BHZ. 2008-12-16T08:29:43.81 0.6 undecidable manual Sg 191 79.2651 0.526 43
IV.HAVL.BHE. 2008-12-16T08:29:43.44 0.3 undecidable manual Sg 169 79.0653 0.214 69
IV.JOPP.HHN. 2008-12-16T08:29:40.73 0.6 undecidable manual Pg 37 132.6672 -0.228 41
IV.HVZN.BHZ. 2008-12-16T08:29:37.60 0.3 undecidable manual Sg 202 57.498 0.119 74
IV.SSY.BHZ. 2008-12-16T08:29:37.64 0.3 undecidable manual Sg 170 56.6988 0.391 70
IV.SOI.EHN. 2008-12-16T08:29:37.51 0.3 undecidable manual Pg 64 106.4157 0.589 60
MN.CEL.HHZ. 2008-12-16T08:29:36.74 0.6 undecidable manual Pg 51 105.6165 -0.047 45
IV.IFIL.BHZ. 2008-12-16T08:29:36.50 0.3 undecidable manual Pg 342 105.7164 -0.306 65
IV.MPAZ.BHN. 2008-12-16T08:29:36.32 0.6 undecidable manual Pg 70 97.5246 0.77 38
IV.AGST.EHE. 2008-12-16T08:29:35.73 0.3 undecidable manual Sg 152 50.7159 0.077 75
I1.MSCL.BHZ. 2008-12-16T08:29:35.63 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.GIB.EHN. 2008-12-16T08:29:35.44 0.6 undecidable manual Pg 294 89.4438 1.142 32
IV.RESU.HHN. 2008-12-16T08:29:34.06 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.HCRL.BHZ. 2008-12-16T08:29:33.41 0.3 undecidable manual Sg 171 42.3243 0.31 73
IV.MSRU.BHZ. 2008-12-16T08:29:33.30 0.3 undecidable manual Pg 36 82.5507 0.066 71
IV.HAVL.BHE. 2008-12-16T08:29:32.27 0.1 undecidable manual Pg 169 79.0653 -0.427 88
IV.HMDC.BHZ. 2008-12-16T08:29:32.37 0.1 undecidable manual Pg 191 79.2651 -0.361 90
IV.IVPL.BHZ. 2008-12-16T08:29:32.76 0.3 undecidable manual Pg 1 79.4649 -0.006 72
IV.RAFF.HHE. 2008-12-16T08:29:31.12 0.6 undecidable manual Pg 227 71.373 -0.402 45
IV.MILZ.HHZ. 2008-12-16T08:29:31.22 0.3 undecidable manual Pg 19 71.9724 -0.38 68
IV.GALF.HHZ. 2008-12-16T08:29:30.10 0.6 undecidable manual Sg 279 34.743 -0.397 48
IV.MCEL.HHN. 2008-12-16T08:29:29.06 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.HVZN.BHZ. 2008-12-16T08:29:29.07 0.1 undecidable manual Pg 202 57.498 -0.309 94
IV.SSY.BHZ. 2008-12-16T08:29:29.05 0.1 undecidable manual Pg 170 56.6988 -0.195 97
IV.AGST.EHE. 2008-12-16T08:29:27.92 0.1 undecidable manual Pg 152 50.7159 -0.405 94
IV.HCRL.BHZ. 2008-12-16T08:29:26.68 0.1 undecidable manual Pg 171 42.3243 -0.171 100
IV.GALF.HHZ. 2008-12-16T08:29:26.01 0.1 undecidable manual Pg 279 34.743 0.663 89
IV.MMME.BHZ. 2008-12-16T08:29:26.45 0.3 undecidable manual Pg 40 40.1265 0.04 77
IV.CRAC.EHE. 2008-12-16T08:29:20.57 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.GUAR.HHZ. 2008-12-16T08:29:12.05 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
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