Terremoto di magnitudo ML 3.0 del 14-08-2008 ore 03:32:52 (UTC) in zona: 2 km N Castelmagno (CN)

Un terremoto di magnitudo ML 3.0 è avvenuto nella zona: 2 km N Castelmagno (CN), il

  • 14-08-2008 03:32:52 (UTC)
  • 14-08-2008 05:32:52 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.4320, 7.2100 ad una profondità di 18 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Castelmagno CN 2 66 66
Pradleves CN 6 250 316
Celle di Macra CN 6 100 416
San Damiano Macra CN 7 430 846
Macra CN 8 59 905
Cartignano CN 8 190 1095
Marmora CN 10 68 1163
Monterosso Grana CN 10 505 1668
Canosio CN 11 80 1748
Stroppo CN 11 103 1851
Roccabruna CN 12 1585 3436
Dronero CN 13 7035 10471
Montemale di Cuneo CN 13 241 10712
Aisone CN 13 248 10960
Prazzo CN 14 170 11130
Valgrana CN 14 786 11916
Vinadio CN 14 644 12560
Demonte CN 15 2003 14563
Sambuco CN 15 92 14655
Villar San Costanzo CN 15 1547 16202
Elva CN 15 97 16299
Frassino CN 17 265 16564
Sampeyre CN 17 1022 17586
Valmala CN 17 52 17638
Valloriate CN 17 109 17747
Pietraporzio CN 17 77 17824
Melle CN 17 292 18116
Caraglio CN 17 6836 24952
Rittana CN 18 109 25061
Acceglio CN 18 162 25223
Bernezzo CN 19 4104 29327
Moiola CN 19 234 29561
Gaiola CN 19 582 30143
Brossasco CN 20 1084 31227
Argentera CN 20 83 31310

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
28 Km a W di Cuneo (56081 abitanti)
74 Km a SW di Moncalieri (57294 abitanti)
81 Km a SW di Torino (890529 abitanti)
82 Km a NW di Sanremo (54807 abitanti)
94 Km a SW di Asti (76202 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML 3.0
2008-08-14
03:32:52
44.432 7.21 18 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 710559
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2008-08-14 03:32:52 ± 0.25
Latitudine 44.4320 ± 0.0126
Longitudine 7.2100 ± 0.0164
Profondità (km) 18 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 710559

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1177
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 1089
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 12
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1910.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 162
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 29
Numero di fasi 20
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.79
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 2.48303
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 22
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri delle magnitudo

ML:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza 0.5
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 710559
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 13:27:09

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 710559
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 13:27:09
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.GRI.EHN. 2008-08-14T03:35:08.10 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.GRI.EHN. 2008-08-14T03:33:51.56 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
CH.EMV.HHE. 2008-08-14T03:33:33.79 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PII.SHZ. 2008-08-14T03:33:31.58 0.1 undecidable manual Pg 105 275.613 -1.226 24
IV.MDI.HHE. 2008-08-14T03:33:29.18 0.6 undecidable manual Pg 52 246.0648 0.059 23
GU.SC2M.HHE. 2008-08-14T03:33:26.81 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
GU.LSD.HHZ. 2008-08-14T03:33:25.30 0.6 undecidable manual Sg 357 114.1968 -0.147 43
IV.BOB.HHZ. 2008-08-14T03:33:23.77 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
GU.PCP.HHE. 2008-08-14T03:33:23.35 0.1 undecidable manual Sg 83 106.4157 -0.019 90
CH.DIX.HHZ. 2008-08-14T03:33:22.47 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
CH.MMK.HHZ. 2008-08-14T03:33:21.36 0.6 undecidable manual Pg 18 189.1662 -0.68 28
IV.QLNO.HHN. 2008-08-14T03:33:18.47 0.1 undecidable manual Sg 97 90.8424 -0.769 76
IV.MRGE.HHZ. 2008-08-14T03:33:17.17 0.6 undecidable manual Pg 356 148.9398 0.321 39
IV.ORO.SHZ. 2008-08-14T03:33:14.19 0.3 undecidable manual Pg 24 145.743 -2.169 21
GU.TRAV.HHE. 2008-08-14T03:33:14.27 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
GU.PCP.HHE. 2008-08-14T03:33:11.03 0.1 undecidable manual Pg 83 106.4157 0.725 74
GU.LSD.HHZ. 2008-08-14T03:33:11.35 0.6 undecidable manual Pg 357 114.1968 -0.156 43
IV.MONC.HHZ. 2008-08-14T03:33:08.77 0.3 undecidable manual Pg 38 90.9423 0.837 55
IV.QLNO.HHN. 2008-08-14T03:33:08.52 0.1 undecidable manual Pg 97 90.8424 0.598 80
IV.SCLL.SHZ. 2008-08-14T03:33:06.15 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
GU.RSP.HHZ. 2008-08-14T03:33:05.85 0.1 undecidable manual Pg 3 79.5648 -0.344 89
GU.STV.HHN. 2008-08-14T03:33:00.93 0.1 undecidable manual Sg 156 22.6551 -0.481 96
GU.BHB.HHZ. 2008-08-14T03:33:00.99 0.1 undecidable manual Pg 5 44.9217 0.085 100
GU.PZZ.HHE. 2008-08-14T03:32:58.68 0.1 undecidable manual Sg 318 11.1777 -0.344 100
GU.STV.HHN. 2008-08-14T03:32:58.00 0.1 undecidable manual Pg 156 22.6551 0.372 98
IV.DOI.HHZ. 2008-08-14T03:32:58.39 0.3 undecidable manual Sg 20 8.5803 -0.235 77
IV.DOI.HHZ. 2008-08-14T03:32:56.46 0.1 undecidable manual Pg 20 8.5803 0.44 99
GU.PZZ.HHE. 2008-08-14T03:32:56.71 0.1 undecidable manual Pg 318 11.1777 0.461 98
IV.CMPO.HHE. 2008-08-14T03:32:46.70 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download
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