Terremoto di magnitudo Md 3.3 del 01-05-1988 ore 02:58:03 (UTC) in zona: 3 km NW Traversetolo (PR)

Un terremoto di magnitudo Md 3.3 è avvenuto nella zona: 3 km NW Traversetolo (PR), il

  • 01-05-1988 02:58:03 (UTC)
  • 01-05-1988 04:58:03 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.6640, 10.3680 ad una profondità di 21 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Traversetolo PR 3 9425 9425
Montechiarugolo PR 6 10813 20238
Lesignano de' Bagni PR 6 5028 25266
San Polo d'Enza RE 6 6083 31349
Montecchio Emilia RE 8 10530 41879
Bibbiano RE 8 10268 52147
Canossa RE 9 3844 55991
Quattro Castella RE 9 13195 69186
Langhirano PR 10 10315 79501
Neviano degli Arduini PR 10 3649 83150
Felino PR 11 8790 91940
Sala Baganza PR 12 5561 97501
Sant'Ilario d'Enza RE 13 11205 108706
Cavriago RE 13 9839 118545
Collecchio PR 16 14403 132948
Parma PR 16 192836 325784
Vezzano sul Crostolo RE 16 4259 330043
Gattatico RE 18 5837 335880
Campegine RE 19 5029 340909
Albinea RE 19 8860 349769
Casina RE 20 4504 354273
Vetto RE 20 1860 356133

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
16 Km a S di Parma (192836 abitanti)
21 Km a W di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
43 Km a W di Carpi (70699 abitanti)
44 Km a W di Modena (184973 abitanti)
59 Km a SE di Cremona (71901 abitanti)
69 Km a SE di Piacenza (102191 abitanti)
69 Km a NE di Carrara (63133 abitanti)
72 Km a N di Massa (69479 abitanti)
75 Km a NE di La Spezia (93959 abitanti)
79 Km a W di Bologna (386663 abitanti)
89 Km a N di Viareggio (62467 abitanti)
92 Km a N di Lucca (89046 abitanti)
92 Km a NW di Pistoia (90315 abitanti)
98 Km a S di Brescia (196480 abitanti)
99 Km a SW di Verona (258765 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.3
ML-VAX 2.5
1988-05-01
02:58:03
44.664 10.368 21 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 68579
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1988-05-01 02:58:03 ± 0.212
Latitudine 44.6640 ± 0.0154
Longitudine 10.3680 ± 0.0157
Profondità (km) 21 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 68579

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2117.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 78
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 31
Numero di fasi 31
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00389
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02566
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 23
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 23
Parametri delle magnitudo

Md:3.3

Campo Valore
Valore 3.3
Incertezza
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 68579
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:04:59

ML:2.5

Campo Valore
Valore 2.5
Incertezza
Num. stazioni usate 12
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 68579
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ASS.Z. 1988-05-01T02:59:06.37 10.0 undecidable manual SN 133 2.2866 -0.02 0.6
--.ORO.Z. 1988-05-01T02:58:58.68 10.0 undecidable manual SN 300 1.9314 0.78 0.4
--.FIN.Z. 1988-05-01T02:58:49.40 10.0 undecidable manual SN 253 1.5984 -0.6 0.4
--.CKI.Z. 1988-05-01T02:58:48.24 10.0 undecidable manual SN 261 1.4985 0.58 0.6
--.RBL.Z. 1988-05-01T02:58:46.44 10.0 undecidable manual PN 50 2.8527 -1.09 0.7
--.PGD.Z. 1988-05-01T02:58:43.20 10.0 undecidable manual SN 128 1.2432 1.53 0.1
--.FVI.Z. 1988-05-01T02:58:43.88 10.0 undecidable manual PN 39 2.553 0.41 0.9
--.TRI.Z. 1988-05-01T02:58:42.41 10.0 negative manual PN 64 2.6085 -1.72 0.4
--.DOI.Z. 1988-05-01T02:58:39.70 10.0 undecidable manual PN 266 2.22 0.81 0.8
--.MAO.Z. 1988-05-01T02:58:39.30 10.0 undecidable manual PN 165 2.3088 -0.8 0.8
--.ASS.Z. 1988-05-01T02:58:38.99 10.0 undecidable manual PN 133 2.2866 -0.82 0.9
--.ARV.Z. 1988-05-01T02:58:38.68 10.0 undecidable manual PN 120 2.1756 0.38 1.1
--.GEN.Z. 1988-05-01T02:58:35.80 10.0 undecidable manual SN 256 1.0434 -0.9 0.2
--.ORO.Z. 1988-05-01T02:58:35.59 10.0 undecidable manual PN 300 1.9314 0.68 1
--.SAL.Z. 1988-05-01T02:58:35.13 10.0 undecidable manual SN 6 0.9435 0.74 0.3
--.RS9.Z. 1988-05-01T02:58:31.61 10.0 undecidable manual PN 115 1.6539 0.49 1.2
--.RSM.Z. 1988-05-01T02:58:31.61 10.0 undecidable manual PN 115 1.6539 0.51 1.1
--.CTI.Z. 1988-05-01T02:58:30.24 10.0 undecidable manual PN 32 1.6428 -0.72 1.4
--.FIN.Z. 1988-05-01T02:58:29.90 10.0 undecidable manual PN 253 1.5984 -0.45 1.3
--.CRE.Z. 1988-05-01T02:58:29.54 10.0 undecidable manual PN 131 1.5318 0.08 1.7
--.CKI.Z. 1988-05-01T02:58:28.67 10.0 undecidable manual PN 261 1.4985 -0.33 1.5
--.PGD.Z. 1988-05-01T02:58:26.25 10.0 undecidable manual PN 128 1.2432 0.81 0.8
--.SS9.Z. 1988-05-01T02:58:26.74 10.0 undecidable manual PN 124 1.2987 0.66 1
--.VEA.Z. 1988-05-01T02:58:23.50 10.0 undecidable manual SG 292 0.5772 -0.81 0.4
--.GEN.Z. 1988-05-01T02:58:22.20 10.0 undecidable manual PN 256 1.0434 -0.47 1.3
--.SAL.Z. 1988-05-01T02:58:21.24 10.0 undecidable manual PN 6 0.9435 -0.1 1.7
--.BOB.Z. 1988-05-01T02:58:17.42 10.0 undecidable manual PG 278 0.6549 0.37 1.5
--.VEA.Z. 1988-05-01T02:58:16.40 10.0 undecidable manual PG 292 0.5772 0.88 0.8
--.BDI.Z. 1988-05-01T02:58:15.60 10.0 undecidable manual PG 164 0.6216 -0.74 1.1
--.MME.Z. 1988-05-01T02:58:14.72 10.0 positive manual PG 152 0.5217 0.12 3.4
--.BVT.Z. 1988-05-01T02:58:12.90 10.0 undecidable manual PG 244 0.4329 -0.1 1.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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