Terremoto di magnitudo ML 2.7 del 25-03-2013 ore 20:33:20 (Italia) in zona: 1 km N Sant'Angelo in Pontano (MC)

Un terremoto di magnitudo ML 2.7 è avvenuto nella zona: 1 km N Sant'Angelo in Pontano (MC), il

  • 25-03-2013 19:33:20 (UTC)
  • 25-03-2013 20:33:20 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.1100, 13.3980 ad una profondità di 25 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Sant'Angelo in Pontano MC 1 1436 1436
Ripe San Ginesio MC 5 852 2288
Penna San Giovanni MC 6 1108 3396
Falerone FM 6 3337 6733
San Ginesio MC 7 3498 10231
Montappone FM 7 1682 11913
Loro Piceno MC 7 2401 14314
Gualdo MC 7 815 15129
Colmurano MC 7 1263 16392
Monte Vidon Corrado FM 7 731 17123
Massa Fermana FM 8 963 18086
Servigliano FM 8 2336 20422
Monte San Martino MC 9 765 21187
Urbisaglia MC 10 2628 23815
Camporotondo di Fiastrone MC 11 563 24378
Mogliano MC 11 4696 29074
Cessapalombo MC 11 512 29586
Sarnano MC 11 3264 32850
Montegiorgio FM 12 6851 39701
Belmonte Piceno FM 12 646 40347
Smerillo FM 12 365 40712
Monteleone di Fermo FM 13 395 41107
Santa Vittoria in Matenano FM 13 1330 42437
Petriolo MC 14 1998 44435
Monsampietro Morico FM 14 659 45094
Caldarola MC 14 1823 46917
Belforte del Chienti MC 14 1886 48803
Montefalcone Appennino FM 14 424 49227
Tolentino MC 14 20069 69296
Amandola FM 15 3629 72925
Francavilla d'Ete FM 15 964 73889
Montelparo FM 15 778 74667
Magliano di Tenna FM 16 1452 76119
Montottone FM 16 979 77098
Grottazzolina FM 17 3398 80496
Comunanza AP 17 3166 83662
Rapagnano FM 17 2145 85807
Monte Rinaldo FM 17 379 86186
Monte San Pietrangeli FM 18 2458 88644
Force AP 18 1354 89998
Corridonia MC 18 15430 105428
Pollenza MC 18 6618 112046
Serrapetrona MC 19 966 113012
Bolognola MC 19 142 113154
Montefortino FM 19 1178 114332
Torre San Patrizio FM 19 2048 116380
Monte Giberto FM 19 801 117181
Ortezzano FM 19 774 117955

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
56 Km a NW di Teramo (54892 abitanti)
57 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
59 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
82 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
84 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
86 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
87 Km a SE di Fano (60888 abitanti)
90 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
97 Km a SE di Pesaro (94582 abitanti)
98 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

In questa mappa è riportata la distribuzione del risentimento del terremoto sul territorio, espresso in termini di intensità in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg). Le intensità sono determinate utilizzando i dati dei questionari raccolti sul sito web http://www.hsit.it. Le intensità mostrate sono determinate considerando tutte le segnalazioni pervenute da ogni Comune, e sono tanto più affidabili quanto maggiore è il numero di questionari. I dati raccolti sono sottoposti ad un filtro automatico di tipo statistico, ma non sono verificati singolarmente. In particolare le intensità maggiori o uguali al VI grado della Scala MCS o EMS necessitano della verifica sul posto da parte di personale specializzato. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. Questa mappa viene aggiornata ogni qualvolta i cittadini compilano nuovi questionari. In alto a destra, sono mostrati il numero dei questionari elaborati per ottenere questa mappa, la data e l’ora dell’ultimo aggiornamento.
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 2.7 2013-03-25
19:33:20
43.1098 13.3977 25 2015-01-20
11:23:59
Bollettino Sismico Italiano INGV 3139611
Rivista
Rev100
ML 2.4 2013-03-25
19:33:20
43.1057 13.3955 24 2014-10-21
12:08:56
Sala Sismica INGV-Roma 3108531
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2013-03-25 19:33:20 ± 0.15
Latitudine 43.1098 ± 0.0063
Longitudine 13.3977 ± 0.0111
Profondità (km) 25 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 3139611

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 764
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 611
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 238
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 760.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 159
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 19
Numero di fasi 19
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.23
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.06565
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.37502
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 11
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 11
Parametri delle magnitudo

ML:2.4

Campo Valore
Valore 2.4
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate 18
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 3108531
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2013-03-25 19:50:48

ML:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 3139611
Agenzia INGV
Autore Manually reviewed by Franco Mele
Tempo di creazione (UTC) 2015-01-15 12:55:11
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.NRCA.HNZ. 2013-03-25T19:33:34.19 0.3 undecidable manual S 217 38.3283 116 0.22 71
IV.EL6.EHZ. 2013-03-25T19:33:33.42 0.3 undecidable manual S 316 34.1436 120 0.44 68
IV.CRM1.HNZ. 2013-03-25T19:33:32.41 0.3 undecidable manual S 292 29.6481 124 0.44 69
IV.CING.HHZ. 2013-03-25T19:33:32.99 0.3 undecidable manual S 331 33.744 120 0.11 73
IV.GAG1.HNZ. 2013-03-25T19:33:31.83 0.1 undecidable manual S 298 30.2475 123 -0.27 94
IV.FDMO.HHZ. 2013-03-25T19:33:31.37 0.1 undecidable manual S 252 26.4513 128 0.1 99
IV.CSP1.EHZ. 2013-03-25T19:33:29.12 0.3 undecidable manual S 263 15.7731 144 -0.14 75
IV.GUMA.HHZ. 2013-03-25T19:33:28.01 0.3 undecidable manual S 224 7.2927 162 -0.21 76
IV.CESI.HHZ. 2013-03-25T19:33:28.83 0.1 undecidable manual P 254 41.625 114 0.15 96
IV.NRCA.HNZ. 2013-03-25T19:33:28.07 0.1 undecidable manual P 217 38.3283 116 -0.15 96
IV.SNTG.HHZ. 2013-03-25T19:33:28.49 0.1 negative manual P 294 40.3263 115 -0.01 98
IV.CING.HHZ. 2013-03-25T19:33:27.41 0.1 undecidable manual P 331 33.744 120 -0.19 96
IV.OFFI.HHZ. 2013-03-25T19:33:27.50 0.1 undecidable manual P 130 30.3474 123 0.34 92
IV.GAG1.HNZ. 2013-03-25T19:33:27.16 0.1 negative manual P 298 30.2475 123 0.01 100
IV.CRM1.HNZ. 2013-03-25T19:33:27.19 0.1 undecidable manual P 292 29.6481 124 0.12 98
IV.EL6.EHZ. 2013-03-25T19:33:27.63 0.1 negative manual P 316 34.1436 120 -0.02 99
IV.FDMO.HHZ. 2013-03-25T19:33:26.53 0.1 positive manual P 252 26.4513 128 -0.13 98
IV.CSP1.EHZ. 2013-03-25T19:33:25.26 0.1 undecidable manual P 263 15.7731 144 -0.25 98
IV.GUMA.HHZ. 2013-03-25T19:33:24.60 0.1 undecidable manual P 224 7.2927 162 -0.3 99
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.CSP1.EHN. ML:2.8 0.003085 0.42 AML other m 2013-03-25T19:33:29.26
IV.CSP1.EHE. ML:2.6 0.002163 0.2 AML other m 2013-03-25T19:33:29.49
IV.EL6.EHN. ML:2.6 0.0012525 0.74 AML other m 2013-03-25T19:33:34.06
IV.EL6.EHE. ML:2.5 0.000997 1.12 AML other m 2013-03-25T19:33:36.38
IV.FDMO.HHE. ML:2.8 0.0028799999999999997 0.52 AML other m 2013-03-25T19:33:31.60
IV.FSSB.HHN. ML:2.6 0.0005430000000000001 0.3 AML other m 2013-03-25T19:33:51.35
IV.FSSB.HHE. ML:2.5 0.0004285 0.36 AML other m 2013-03-25T19:33:50.87
IV.GUMA.HHN. ML:2.9 0.00507 0.24 AML other m 2013-03-25T19:33:28.26
IV.GUMA.HHE. ML:2.8 0.0035499999999999998 0.24 AML other m 2013-03-25T19:33:28.41
IV.MURB.HHN. ML:2.5 0.000433 1.24 AML other m 2013-03-25T19:33:49.87
IV.MURB.HHE. ML:2.4 0.00041600000000000003 0.78 AML other m 2013-03-25T19:33:45.10
IV.MURB.HNE. ML:2.7 0.0007384999999999999 1.6 AML other m 2013-03-25T19:34:33.76
IV.SNTG.HHN. ML:2.9 0.0021399999999999995 0.32 AML other m 2013-03-25T19:33:35.47
IV.SNTG.HHE. ML:2.8 0.00188 0.16 AML other m 2013-03-25T19:33:35.53
IV.SSFR.HHE. ML:2.5 0.0005515 0.22 AML other m 2013-03-25T19:33:42.42
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
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