Terremoto di magnitudo ML 2.7 del 21-05-2008 ore 02:22:00 (UTC) in zona: 10 km E Parenti (CS)

Un terremoto di magnitudo ML 2.7 è avvenuto nella zona: 10 km E Parenti (CS), il

  • 21-05-2008 02:22:00 (UTC)
  • 21-05-2008 04:22:00 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.1660, 16.5340 ad una profondità di 8 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Parenti CS 10 2188 2188
Colosimi CS 13 1247 3435
Bianchi CS 13 1305 4740
Panettieri CS 14 351 5091
Carlopoli CZ 14 1516 6607
Cotronei KR 14 5480 12087
Cicala CZ 16 968 13055
Soveria Mannelli CZ 17 3076 16131
Sorbo San Basile CZ 17 809 16940
Albi CZ 17 949 17889
Taverna CZ 17 2703 20592
San Giovanni in Fiore CS 17 17372 37964
Mangone CS 18 1891 39855
Rogliano CS 18 5637 45492
Cellara CS 18 504 45996
Santo Stefano di Rogliano CS 19 1725 47721
Magisano CZ 19 1258 48979
Aprigliano CS 19 2890 51869
San Pietro Apostolo CZ 19 1691 53560
Figline Vegliaturo CS 19 1137 54697
Fossato Serralta CZ 19 594 55291
Marzi CS 20 989 56280
Serrastretta CZ 20 3176 59456
Piane Crati CS 20 1423 60879
Pietrafitta CS 20 1310 62189
Carpanzano CS 20 255 62444
Scigliano CS 20 1226 63670

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
28 Km a SE di Cosenza (67546 abitanti)
28 Km a NE di Lamezia Terme (70714 abitanti)
29 Km a N di Catanzaro (90612 abitanti)
52 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.5
ML 2.7
2008-05-21
02:22:00
39.166 16.534 8 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 691939
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2008-05-21 02:22:00 ± 0.11
Latitudine 39.1660 ± 0.0081
Longitudine 16.5340 ± 0.0081
Profondità (km) 8 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 691939

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 733
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 694
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 43
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1140.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 89
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 16
Numero di fasi 15
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.45
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.15383
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 12
Parametri delle magnitudo

ML:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 691939
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 13:06:35

Md:2.5

Campo Valore
Valore 2.5
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 691939
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 13:06:35
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.SOI.SHZ. 2008-05-21T02:22:22.29 0.3 undecidable manual Pg 199 128.0718 -0.167 59
IV.SCLL.SHZ. 2008-05-21T02:22:22.41 0.3 undecidable manual Pg 215 123.2877 0.692 52
I1.MSCL.BHZ. 2008-05-21T02:22:22.30 0.3 undecidable manual Pg 212 121.989 0.792 50
IV.SIRI.HHN. 2008-05-21T02:22:22.53 0.1 undecidable manual Pg 333 126.2736 0.358 76
MN.CEL.HHZ. 2008-05-21T02:22:20.43 0.3 undecidable manual Pg 209 114.6963 0.042 63
IV.ORI.EHZ. 2008-05-21T02:22:17.82 0.3 undecidable manual Pg 356 98.4237 -0.064 64
IV.JOPP.HHZ. 2008-05-21T02:22:15.36 0.3 undecidable manual Pg 222 83.5497 -0.223 64
IV.PLAC.HHE. 2008-05-21T02:22:14.21 0.3 undecidable manual Pg 186 79.8645 -0.815 54
IV.CARO.HHZ. 2008-05-21T02:22:11.21 0.1 undecidable manual Sg 290 28.749 -0.004 99
MN.TIP.HHZ. 2008-05-21T02:22:08.09 0.1 undecidable manual Sg 85 19.3695 -0.035 100
IV.GRI.SHZ. 2008-05-21T02:22:08.37 0.3 undecidable manual Pg 194 39.3273 -0.407 67
IV.SERS.HHZ. 2008-05-21T02:22:08.42 0.1 undecidable manual Sg 137 19.6692 0.202 97
IV.CIGN.HHZ. 2008-05-21T02:22:08.46 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CARO.HHZ. 2008-05-21T02:22:06.62 0.3 undecidable manual Pg 290 28.749 -0.224 71
IV.SERS.HHZ. 2008-05-21T02:22:05.18 0.1 positive manual Pg 137 19.6692 0.071 99
MN.TIP.HHZ. 2008-05-21T02:22:04.93 0.1 positive manual Pg 85 19.3695 -0.131 98
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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Tipo Descrizione Link
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