Terremoto di magnitudo ML 3.4 del 21-05-2008 ore 00:56:03 (Italia) in zona: 2 km W Laino Borgo (CS)

Un terremoto di magnitudo ML 3.4 è avvenuto nella zona: 2 km W Laino Borgo (CS), il

  • 20-05-2008 22:56:03 (UTC)
  • 21-05-2008 00:56:03 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.9580, 15.9520 ad una profondità di 277 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Laino Borgo CS 2 1921 1921
Laino Castello CS 3 848 2769
Castelluccio Inferiore PZ 6 2131 4900
Castelluccio Superiore PZ 6 824 5724
Rotonda PZ 7 3494 9218
Mormanno CS 8 3027 12245
Papasidero CS 10 734 12979
Aieta CS 11 823 13802
Viggianello PZ 12 3025 16827
Lauria PZ 14 12919 29746
Latronico PZ 15 4556 34302
Praia a Mare CS 16 6725 41027
Tortora CS 16 6187 47214
Trecchina PZ 17 2316 49530
Santa Domenica Talao CS 17 1263 50793
San Severino Lucano PZ 18 1563 52356
Nemoli PZ 18 1495 53851
Orsomarso CS 18 1265 55116
Episcopia PZ 18 1434 56550
San Nicola Arcella CS 18 1957 58507
Maratea PZ 20 5139 63646

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
77 Km a S di Potenza (67122 abitanti)
78 Km a NW di Cosenza (67546 abitanti)
96 Km a SW di Matera (60436 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 3.4 2008-05-20
22:56:03
39.958 15.952 277 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 691929
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2008-05-20 22:56:03 ± 0.38
Latitudine 39.9580 ± 0.0180
Longitudine 15.9520 ± 0.0563
Profondità (km) 277 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 691929

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 4680
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 1576
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 94
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 5200.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 83
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 45
Numero di fasi 42
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.77
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 3.06669
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 35
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 32
Parametri della magnitudo

ML:3.4

Campo Valore
Valore 3.4
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 691929
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 13:06:34
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.JOPP.HHZ. 2008-05-20T22:57:12.94 0.3 undecidable manual Sg 182 150.0387 -1.207 39
IV.SERS.HHZ. 2008-05-20T22:57:11.61 0.3 undecidable manual Sg 148 120.1908 0.381 59
MN.TIP.HHZ. 2008-05-20T22:57:11.33 1.0 undecidable manual Sg 141 110.5005 0.928 17
IV.NOCI.HHZ. 2008-05-20T22:57:11.43 0.6 undecidable manual Sg 45 131.5683 -0.853 33
GE.MATE.HHZ. 2008-05-20T22:57:08.66 0.3 undecidable manual Sg 39 99.6225 -0.877 51
IV.CRAC.EHZ. 2008-05-20T22:57:08.00 0.3 undecidable manual Sg 42 60.8946 0.868 56
IV.LTRZ.EHZ. 2008-05-20T22:57:08.84 0.3 undecidable manual Sg 45 102.4197 -0.909 50
IV.ORI.EHZ. 2008-05-20T22:57:07.26 1.0 undecidable manual Sg 76 43.5231 0.844 20
IV.CARO.HHZ. 2008-05-20T22:57:07.63 0.3 undecidable manual Sg 164 81.3519 -0.639 58
IV.SCHR.EHZ. 2008-05-20T22:57:06.90 0.3 undecidable manual Sg 21 28.749 0.914 58
IV.RAFF.HHZ. 2008-05-20T22:57:00.01 0.3 undecidable manual Pg 205 333.3108 0.651 16
IV.HAVL.BHZ. 2008-05-20T22:56:59.02 0.1 negative manual Pg 192 340.4037 -1.029 18
IV.HVZN.BHZ. 2008-05-20T22:56:59.21 0.1 negative manual Pg 200 326.5287 0.519 23
IV.ALJA.HHE. 2008-05-20T22:56:58.64 0.3 undecidable manual Pg 218 310.0563 1.533 11
IV.CIGN.HHN. 2008-05-20T22:56:57.15 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SSY.BHZ. 2008-05-20T22:56:57.24 0.1 undecidable manual Pg 194 319.9353 -0.808 21
IV.GALF.HHZ. 2008-05-20T22:56:56.24 0.1 undecidable manual Pg 206 276.612 2.241 11
IV.GIB.EHZ. 2008-05-20T22:56:54.44 0.1 undecidable manual Pg 218 274.3143 0.642 30
IV.MMME.BHZ. 2008-05-20T22:56:50.42 0.1 positive manual Pg 195 232.3896 0.247 48
IV.MPAZ.BHZ. 2008-05-20T22:56:49.16 0.1 positive manual Pg 179 222.5106 -0.215 52
IV.MTTG.HHZ. 2008-05-20T22:56:48.91 0.1 positive manual Pg 186 218.0151 -0.105 54
IV.SOI.EHZ. 2008-05-20T22:56:48.10 0.1 undecidable manual Pg 178 209.3349 -0.23 56
I1.MSCL.BHZ. 2008-05-20T22:56:46.36 0.1 positive manual Pg 184 192.0633 -0.67 55
IV.SCLL.SHZ. 2008-05-20T22:56:46.22 0.1 positive manual Pg 186 189.9654 -0.658 55
IV.MSRU.BHZ. 2008-05-20T22:56:46.35 0.1 positive manual Pg 192 191.8635 -0.663 55
IV.RGNG.SHZ. 2008-05-20T22:56:46.54 0.3 undecidable manual Pg 351 192.7626 -0.547 43
MN.CEL.HHE. 2008-05-20T22:56:46.28 0.1 positive manual Pg 182 188.4669 -0.488 60
IV.PLAC.HHZ. 2008-05-20T22:56:45.98 0.1 positive manual Pg 166 172.494 0.323 67
IV.GRI.SHZ. 2008-05-20T22:56:44.08 0.1 positive manual Pg 162 132.2676 0.918 63
IV.NOCI.HHZ. 2008-05-20T22:56:43.09 0.1 positive manual Pg 45 131.5683 -0.03 83
IV.SERS.HHZ. 2008-05-20T22:56:43.33 0.1 positive manual Pg 148 120.1908 0.813 67
IV.JOPP.HHZ. 2008-05-20T22:56:43.92 0.1 positive manual Pg 182 150.0387 -0.277 75
MN.TIP.HHZ. 2008-05-20T22:56:42.85 0.1 positive manual Pg 141 110.5005 0.814 69
GE.MATE.HHZ. 2008-05-20T22:56:41.32 0.1 positive manual Pg 39 99.6225 -0.216 85
IV.LTRZ.EHZ. 2008-05-20T22:56:41.51 0.1 positive manual Pg 45 102.4197 -0.155 86
IV.SGO.SHZ. 2008-05-20T22:56:41.11 0.3 undecidable manual Pg 321 86.247 0.12 67
IV.CARO.HHZ. 2008-05-20T22:56:40.52 0.1 undecidable manual Pg 164 81.3519 -0.284 87
IV.CDRU.HHE. 2008-05-20T22:56:40.75 0.1 positive manual Pg 317 80.4639 -0.025 92
IV.ORI.EHZ. 2008-05-20T22:56:40.14 0.1 undecidable manual Pg 76 43.5231 0.405 91
IV.CRAC.EHZ. 2008-05-20T22:56:40.37 0.1 positive manual Pg 42 60.8946 0.217 91
IV.MGR.HHE. 2008-05-20T22:56:39.42 0.1 positive manual Pg 301 39.2274 -0.231 95
IV.SCHR.EHZ. 2008-05-20T22:56:39.75 0.1 positive manual Pg 21 28.749 0.263 96
IV.SIRI.HHE. 2008-05-20T22:56:39.54 0.1 undecidable manual Pg 344 25.8519 0.088 100
IV.MILZ.HHZ. 2008-05-20T22:56:33.31 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CDCA.EHE. 2008-05-20T22:56:19.98 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download
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