Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 23-04-1988 ore 05:26:38 (Italia) in zona: 1 km SW Tito (PZ)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 1 km SW Tito (PZ), il

  • 23-04-1988 03:26:38 (UTC)
  • 23-04-1988 05:26:38 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.5720, 15.6720 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Tito PZ 1 7332 7332
Satriano di Lucania PZ 4 2374 9706
Picerno PZ 8 5985 15691
Sasso di Castalda PZ 9 835 16526
Pignola PZ 10 6962 23488
Sant'Angelo Le Fratte PZ 10 1429 24917
Savoia di Lucania PZ 10 1127 26044
Brienza PZ 11 4078 30122
Potenza PZ 14 67122 97244
Baragiano PZ 14 2671 99915
Abriola PZ 14 1531 101446
Vietri di Potenza PZ 14 2832 104278
Caggiano SA 15 2765 107043
Balvano PZ 16 1830 108873
Atena Lucana SA 16 2336 111209
Polla SA 16 5279 116488
Ruoti PZ 16 3579 120067
Marsico Nuovo PZ 18 4098 124165
Salvitelle SA 18 560 124725
Avigliano PZ 18 11577 136302
Calvello PZ 18 1948 138250
Pertosa SA 19 690 138940
Ricigliano SA 19 1144 140084
Sant'Arsenio SA 19 2815 142899
Sala Consilina SA 20 12664 155563

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
14 Km a SW di Potenza (67122 abitanti)
58 Km a E di Battipaglia (50786 abitanti)
78 Km a E di Salerno (135261 abitanti)
79 Km a W di Matera (60436 abitanti)
80 Km a S di Cerignola (58396 abitanti)
80 Km a W di Altamura (70396 abitanti)
83 Km a E di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
83 Km a E di Avellino (54857 abitanti)
90 Km a SW di Andria (100440 abitanti)
97 Km a SE di Benevento (60091 abitanti)
98 Km a SW di Barletta (94814 abitanti)
99 Km a E di Scafati (50787 abitanti)
100 Km a S di Foggia (151991 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 1.5
1988-04-23
03:26:38
40.572 15.672 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 67109
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1988-04-23 03:26:38 ± 0.81
Latitudine 40.5720 ± 0.0222
Longitudine 15.6720 ± 0.0791
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 67109

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 7123.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 236
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 9
Numero di fasi 9
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00607
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01255
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 67109
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:03:28

ML:1.5

Campo Valore
Valore 1.5
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 67109
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.BRT.Z. 1988-04-23T03:27:18.26 10.0 undecidable manual SN 74 1.1544 0.1 0.6
--.CZI.Z. 1988-04-23T03:27:05.50 10.0 undecidable manual PN 165 1.3875 0.67 0.9
--.CDM.Z. 1988-04-23T03:27:04.00 10.0 undecidable manual SG 41 0.6771 0.57 0.5
--.BRT.Z. 1988-04-23T03:27:00.90 10.0 undecidable manual PN 74 1.1544 -0.62 1.1
--.TDS.Z. 1988-04-23T03:27:00.73 10.0 undecidable manual PG 150 1.0434 0.93 0.8
--.CSI.Z. 1988-04-23T03:26:58.00 10.0 undecidable manual PG 148 0.9213 0.51 1.4
--.ORI.Z. 1988-04-23T03:26:54.72 10.0 undecidable manual PG 131 0.777 -0.29 1.6
--.CDM.Z. 1988-04-23T03:26:53.00 10.0 undecidable manual PG 41 0.6771 -0.02 1.8
--.MMN.Z. 1988-04-23T03:26:52.40 10.0 undecidable manual PG 160 0.7215 -1.46 0.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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