Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 11-04-1988 ore 05:59:35 (UTC) in zona: 5 km E Ala (TN)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 5 km E Ala (TN), il

  • 11-04-1988 05:59:35 (UTC)
  • 11-04-1988 07:59:35 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 45.7490, 11.0630 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Ala TN 5 8913 8913
Vallarsa TN 6 1395 10308
Avio TN 10 4133 14441
Brentonico TN 11 4015 18456
Erbezzo VR 13 740 19196
Mori TN 13 9678 28874
Trambileno TN 14 1452 30326
Recoaro Terme VI 14 6453 36779
Bosco Chiesanuova VR 14 3600 40379
Valli del Pasubio VI 15 3242 43621
Rovereto TN 15 39289 82910
Isera TN 16 2735 85645
Sant'Anna d'Alfaedo VR 16 2553 88198
Velo Veronese VR 16 770 88968
Terragnolo TN 16 716 89684
Posina VI 16 566 90250
Selva di Progno VR 16 933 91183
Brentino Belluno VR 17 1395 92578
Roverè Veronese VR 17 2115 94693
Ferrara di Monte Baldo VR 18 226 94919
Ronzo-Chienis TN 18 976 95895
Laghi VI 18 133 96028
Nogaredo TN 19 2065 98093
Volano TN 19 3169 101262
Villa Lagarina TN 19 3778 105040
Crespadoro VI 19 1330 106370
Torrebelvicino VI 19 5917 112287
Cerro Veronese VR 19 2471 114758
Nago-Torbole TN 20 2867 117625
Malcesine VR 20 3736 121361
Pomarolo TN 20 2452 123813

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
35 Km a N di Verona (258765 abitanti)
36 Km a S di Trento (117317 abitanti)
44 Km a NW di Vicenza (112953 abitanti)
70 Km a E di Brescia (196480 abitanti)
74 Km a NW di Padova (210401 abitanti)
87 Km a S di Bolzano (106441 abitanti)
92 Km a W di Treviso (83731 abitanti)
94 Km a NW di Rovigo (51867 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML-VAX 1.8
1988-04-11
05:59:35
45.749 11.063 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 66249
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1988-04-11 05:59:35 ± 0.215
Latitudine 45.7490 ± 0.0594
Longitudine 11.0630 ± 0.0544
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 66249

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 7834.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 175
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 8
Numero di fasi 8
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00356
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01344
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 4
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 4
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 66249
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:02:44

ML:1.8

Campo Valore
Valore 1.8
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 66249
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.BOB.Z. 1988-04-11T06:00:23.28 10.0 undecidable manual SN 229 1.4874 0.51 0.6
--.FVI.Z. 1988-04-11T06:00:21.50 10.0 undecidable manual SN 53 1.4541 -0.23 0.6
--.FVI.Z. 1988-04-11T06:00:03.90 10.0 undecidable manual PN 53 1.4541 1.02 0.8
--.BOB.Z. 1988-04-11T06:00:02.43 10.0 undecidable manual PN 229 1.4874 -0.24 1.6
--.CTI.Z. 1988-04-11T05:59:54.35 10.0 undecidable manual SG 53 0.4995 0.02 0.9
--.SAL.Z. 1988-04-11T05:59:51.50 10.0 undecidable manual SG 249 0.3996 0.74 0.5
--.CTI.Z. 1988-04-11T05:59:46.80 10.0 undecidable manual PG 53 0.4995 -0.17 2
--.SAL.Z. 1988-04-11T05:59:43.50 10.0 undecidable manual PG 249 0.3996 -0.69 1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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