Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 01-03-2008 ore 09:49:27 (UTC) in zona: 5 km E Vernio (PO)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 5 km E Vernio (PO), il

  • 01-03-2008 09:49:27 (UTC)
  • 01-03-2008 10:49:27 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.0570, 11.2200 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Vernio PO 5 6060 6060
Barberino di Mugello FI 6 10836 16896
Cantagallo PO 9 3105 20001
Castiglione dei Pepoli BO 11 5648 25649
Vaiano PO 12 9895 35544
Scarperia e San Piero FI 13 12217 47761
Firenzuola FI 15 4726 52487
Camugnano BO 16 1885 54372
Vaglia FI 17 5073 59445
Borgo San Lorenzo FI 18 18211 77656
San Benedetto Val di Sambro BO 18 4315 81971
Sambuca Pistoiese PT 18 1626 83597
Castel di Casio BO 19 3448 87045
Monghidoro BO 20 3749 90794

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
22 Km a NE di Prato (191150 abitanti)
28 Km a E di Pistoia (90315 abitanti)
32 Km a N di Firenze (382808 abitanti)
33 Km a N di Scandicci (50609 abitanti)
50 Km a S di Bologna (386663 abitanti)
52 Km a SW di Imola (69797 abitanti)
59 Km a W di Faenza (58541 abitanti)
62 Km a E di Lucca (89046 abitanti)
68 Km a W di Forlì (117913 abitanti)
70 Km a SE di Modena (184973 abitanti)
76 Km a NE di Pisa (89158 abitanti)
80 Km a E di Viareggio (62467 abitanti)
82 Km a W di Cesena (96758 abitanti)
83 Km a N di Siena (53903 abitanti)
85 Km a NW di Arezzo (99543 abitanti)
85 Km a SE di Carpi (70699 abitanti)
85 Km a SE di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
86 Km a E di Massa (69479 abitanti)
88 Km a W di Ravenna (159116 abitanti)
90 Km a E di Carrara (63133 abitanti)
92 Km a NE di Livorno (159219 abitanti)
92 Km a SW di Ferrara (133155 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8 2008-03-01
09:49:27
44.057 11.22 5 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 677929
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2008-03-01 09:49:27 ± 0.12
Latitudine 44.0570 ± 0.0072
Longitudine 11.2200 ± 0.0075
Profondità (km) 5 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 677929

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 631
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 508
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 216
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1000.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 61
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 37
Numero di fasi 26
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.90472
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 23
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 15
Parametri della magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza 0.1
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 677929
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 12:51:20
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
MN.AQU.HHE. 2008-03-01T09:50:15.98 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
CH.FUSIO.HHE. 2008-03-01T09:50:13.68 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
GU.TRAV.HHE. 2008-03-01T09:50:11.81 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SIRI.HHE. 2008-03-01T09:49:59.47 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.CAFI.HHZ. 2008-03-01T09:49:58.40 0.6 undecidable manual Sg 143 100.4217 -0.107 42
.ERBM.EHE. 2008-03-01T09:49:53.00 0.3 undecidable manual Sg 302 75.7686 1.086 47
MN.VLC.HHZ. 2008-03-01T09:49:49.52 0.6 undecidable manual Sg 280 67.377 -0.163 44
IV.MDI.HHZ. 2008-03-01T09:49:48.61 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
.CSNT.BHE. 2008-03-01T09:49:48.89 0.3 undecidable manual Sg 175 64.9905 -0.141 67
IV.NOVE.EHN. 2008-03-01T09:49:46.39 0.3 undecidable manual Pg 334 91.4418 2.235 20
IV.CAFI.HHZ. 2008-03-01T09:49:46.50 0.1 undecidable manual Pg 143 100.4217 0.958 64
GU.MAIM.HHE. 2008-03-01T09:49:46.57 0.6 undecidable manual Sg 255 60.2952 -1.208 31
.SFI.EHE. 2008-03-01T09:49:45.18 0.3 undecidable manual Sg 108 52.8027 -0.602 61
IV.MABI.HHZ. 2008-03-01T09:49:43.90 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.CRE.BHN. 2008-03-01T09:49:42.30 0.3 undecidable manual Pg 129 76.0683 0.521 60
IV.MABI.HHZ. 2008-03-01T09:49:41.65 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
.ERBM.EHE. 2008-03-01T09:49:41.89 0.1 undecidable manual Pg 302 75.7686 0.154 87
.CRMI.HHZ. 2008-03-01T09:49:40.68 0.3 undecidable manual Sg 214 35.742 0.354 67
.CSNT.BHE. 2008-03-01T09:49:40.04 0.1 undecidable manual Pg 175 64.9905 -0.033 91
MN.VLC.HHZ. 2008-03-01T09:49:40.25 0.1 undecidable manual Pg 280 67.377 -0.198 88
GU.MAIM.HHE. 2008-03-01T09:49:39.56 0.3 undecidable manual Pg 255 60.2952 0.21 67
.MTRZ.HHN. 2008-03-01T09:49:39.82 0.6 undecidable manual Sg 30 32.745 0.501 44
IV.PZZT.HHN. 2008-03-01T09:49:38.05 0.1 undecidable manual Sg 286 29.748 -0.232 93
.GSCL.SHZ. 2008-03-01T09:49:38.95 0.1 undecidable manual Pg 303 59.8956 -0.345 86
IV.FIU.EHZ. 2008-03-01T09:49:37.88 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
.VMG.SHZ. 2008-03-01T09:49:37.46 0.6 undecidable manual Sg 112 27.8499 -0.186 47
.SFI.EHE. 2008-03-01T09:49:37.60 0.1 undecidable manual Pg 108 52.8027 -0.594 81
.CRMI.HHZ. 2008-03-01T09:49:35.14 0.1 positive manual Pg 214 35.742 0.095 95
.MTRZ.HHN. 2008-03-01T09:49:34.26 0.1 positive manual Pg 30 32.745 -0.203 93
IV.SIRI.HHE. 2008-03-01T09:49:34.38 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
.VMG.SHZ. 2008-03-01T09:49:33.19 0.1 negative manual Pg 112 27.8499 -0.308 92
IV.PZZT.HHN. 2008-03-01T09:49:33.77 0.1 positive manual Pg 286 29.748 -0.097 96
IV.FNVD.HHN. 2008-03-01T09:49:32.78 0.3 undecidable manual Sg 328 14.5743 -0.371 70
IV.FNVD.HHN. 2008-03-01T09:49:30.88 0.1 positive manual Pg 328 14.5743 -0.025 100
.SEI.SHZ. 2008-03-01T09:49:30.63 0.1 positive manual Pg 91 11.0778 0.39 93
IV.SALO.HHE. 2008-03-01T09:49:29.45 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.SALO.HHE. 2008-03-01T09:49:25.76 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
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