Terremoto di magnitudo ML 2.9 del 08-01-2008 ore 15:37:29 (Italia) in zona: Costa Siciliana nord orientale (Messina)

Un terremoto di magnitudo ML 2.9 è avvenuto nella zona: Costa Siciliana nord orientale (Messina), il

  • 08-01-2008 14:37:29 (UTC)
  • 08-01-2008 15:37:29 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.3000, 15.1480 ad una profondità di 116 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Milazzo ME 12 31646 31646
Merì ME 17 2338 33984
Barcellona Pozzo di Gotto ME 18 41583 75567
Terme Vigliatore ME 18 7395 82962
San Filippo del Mela ME 18 7115 90077
Pace del Mela ME 19 6239 96316

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
38 Km a W di Messina (238439 abitanti)
48 Km a W di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
76 Km a N di Acireale (52622 abitanti)
89 Km a N di Catania (314555 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 2.9 2008-01-08
14:37:29
38.3 15.148 116 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 668749
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2008-01-08 14:37:29 ± 0.21
Latitudine 38.3000 ± 0.0108
Longitudine 15.1480 ± 0.0126
Profondità (km) 116 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 668749

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1276
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 407
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 328
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1627.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 117
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 40
Numero di fasi 35
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.45
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.96142
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 25
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 20
Parametri della magnitudo

ML:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza 0.4
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 668749
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 12:41:22
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
MN.TUE.HHE. 2008-01-08T14:38:28.05 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
MN.TIP.HHZ. 2008-01-08T14:38:18.75 1.0 undecidable manual Sg 54 170.0964 0.259 17
IV.SFI.EHZ. 2008-01-08T14:38:18.20 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SERS.HHZ. 2008-01-08T14:38:16.30 0.6 undecidable manual Sg 58 156.4212 0.334 35
IV.HAVL.BHZ. 2008-01-08T14:38:14.63 0.3 undecidable manual Sg 181 148.74 0.068 57
IV.CARO.HHN. 2008-01-08T14:38:12.78 0.6 undecidable manual Sg 41 140.6481 -0.354 36
IV.GALF.HHN. 2008-01-08T14:38:09.61 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
I1.HAGA.BHN. 2008-01-08T14:38:08.29 0.6 undecidable manual Sg 180 112.5984 -0.114 42
IV.PLAC.HHE. 2008-01-08T14:38:08.47 0.3 undecidable manual Sg 81 113.4975 -0.076 62
IV.SOI.EHZ. 2008-01-08T14:38:03.52 0.3 undecidable manual Sg 107 82.9503 -0.494 60
IV.MPAZ.BHN. 2008-01-08T14:38:03.88 0.6 undecidable manual Sg 117 84.249 -0.311 42
IV.SIRI.HHZ. 2008-01-08T14:38:03.85 0.1 undecidable manual Pg 16 217.7154 0.575 48
IV.JOPP.HHN. 2008-01-08T14:38:02.21 0.3 undecidable manual Sg 62 72.5718 -0.466 61
IV.MGR.BHZ. 2008-01-08T14:38:02.55 0.3 undecidable manual Pg 10 206.8374 0.518 39
IV.MTTG.HHZ. 2008-01-08T14:38:01.81 0.3 undecidable manual Sg 124 58.3971 0.755 57
IV.MMME.BHE. 2008-01-08T14:38:00.83 0.3 undecidable manual Sg 167 41.5251 1.324 44
IV.IFIL.BHE. 2008-01-08T14:38:00.44 0.3 undecidable manual Sg 300 58.3971 -0.618 60
IV.ILLI.BHN. 2008-01-08T14:38:00.69 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
MN.TIP.HHZ. 2008-01-08T14:37:58.18 0.1 positive manual Pg 54 170.0964 0.211 68
IV.IVPL.BHZ. 2008-01-08T14:37:58.76 0.3 undecidable manual Sg 300 16.872 0.655 64
IV.MSI.SHZ. 2008-01-08T14:37:58.09 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MSRU.BHZ. 2008-01-08T14:37:58.24 0.3 undecidable manual Sg 97 31.6461 -0.575 64
IV.MILZ.BHZ. 2008-01-08T14:37:57.78 0.1 undecidable manual Sg 113 7.9809 -0.104 100
IV.SERS.HHZ. 2008-01-08T14:37:56.80 0.1 positive manual Pg 58 156.4212 0.289 71
IV.HAVL.BHZ. 2008-01-08T14:37:55.45 0.1 negative manual Pg 181 148.74 -0.251 75
IV.CARO.HHN. 2008-01-08T14:37:54.75 0.1 positive manual Pg 41 140.6481 -0.127 77
IV.GRI.EHZ. 2008-01-08T14:37:53.26 0.3 undecidable manual Pg 62 124.6863 -0.025 61
IV.SSY.BHN. 2008-01-08T14:37:53.17 0.1 negative manual Pg 183 126.873 -0.33 77
IV.PLAC.HHE. 2008-01-08T14:37:52.30 0.1 undecidable manual Pg 81 113.4975 0.074 83
I1.HAGA.BHN. 2008-01-08T14:37:51.69 0.1 negative manual Pg 180 112.5984 -0.453 77
IV.SOI.EHZ. 2008-01-08T14:37:49.55 0.1 negative manual Pg 107 82.9503 -0.059 88
IV.MPAZ.BHN. 2008-01-08T14:37:49.63 0.1 negative manual Pg 117 84.249 -0.083 88
IV.JOPP.HHN. 2008-01-08T14:37:48.76 0.1 positive manual Pg 62 72.5718 -0.077 89
IV.MTTG.HHZ. 2008-01-08T14:37:48.17 0.1 negative manual Pg 124 58.3971 0.271 88
IV.MMME.BHE. 2008-01-08T14:37:47.55 0.1 negative manual Pg 167 41.5251 0.544 85
IV.IFIL.BHE. 2008-01-08T14:37:47.65 0.1 undecidable manual Pg 300 58.3971 -0.256 89
IV.SCLL.SHZ. 2008-01-08T14:37:47.20 0.1 undecidable manual Pg 95 49.617 -0.205 91
IV.MSRU.BHZ. 2008-01-08T14:37:46.36 0.1 undecidable manual Pg 97 31.6461 -0.249 93
IV.IVPL.BHZ. 2008-01-08T14:37:46.59 0.1 positive manual Pg 300 16.872 0.39 93
IV.MILZ.BHZ. 2008-01-08T14:37:45.96 0.1 positive manual Pg 113 7.9809 -0.111 100
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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