Terremoto di magnitudo ML 2.6 del 09-11-2007 ore 09:27:01 (UTC) in zona: 6 km N Montieri (GR)

Un terremoto di magnitudo ML 2.6 è avvenuto nella zona: 6 km N Montieri (GR), il

  • 09-11-2007 09:27:01 (UTC)
  • 09-11-2007 10:27:01 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.1870, 11.0230 ad una profondità di 11 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Montieri GR 6 1204 1204
Chiusdino SI 6 1903 3107
Radicondoli SI 9 914 4021
Castelnuovo di Val di Cecina PI 10 2231 6252
Monticiano SI 14 1571 7823
Monterotondo Marittimo GR 14 1371 9194
Casole d'Elsa SI 17 3897 13091
Pomarance PI 18 5897 18988
Massa Marittima GR 19 8375 27363
Sovicille SI 20 10116 37479

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
29 Km a SW di Siena (53903 abitanti)
48 Km a N di Grosseto (82087 abitanti)
65 Km a S di Scandicci (50609 abitanti)
68 Km a S di Firenze (382808 abitanti)
71 Km a SE di Livorno (159219 abitanti)
76 Km a W di Arezzo (99543 abitanti)
77 Km a SE di Pisa (89158 abitanti)
78 Km a S di Prato (191150 abitanti)
84 Km a S di Pistoia (90315 abitanti)
84 Km a SE di Lucca (89046 abitanti)
98 Km a SE di Viareggio (62467 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.5
ML 2.6
2007-11-09
09:27:01
43.187 11.023 11 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 661739
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2007-11-09 09:27:01 ± 0.09
Latitudine 43.1870 ± 0.0072
Longitudine 11.0230 ± 0.0049
Profondità (km) 11 ± 0 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 661739

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 809
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 333
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 186
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 894.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 130
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 41
Numero di fasi 31
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.52
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.56842
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 31
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 23
Parametri delle magnitudo

ML:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza 0.4
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 661739
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 12:33:49

Md:2.5

Campo Valore
Valore 2.5
Incertezza 0.1
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 661739
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 12:33:49
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.NRCA.SHZ. 2007-11-09T09:27:29.16 0.1 undecidable manual Pg 102 174.0924 -0.102 74
IV.VMG.SHZ. 2007-11-09T09:27:29.78 0.1 undecidable manual Sg 26 95.5377 0.812 79
IV.FSSB.SHZ. 2007-11-09T09:27:27.37 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CRE.BHZ. 2007-11-09T09:27:27.12 0.1 undecidable manual Sg 57 88.8444 -0.063 95
IV.SNTG.SHZ. 2007-11-09T09:27:27.56 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ERBM.EHZ. 2007-11-09T09:27:26.19 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MAON.HHZ. 2007-11-09T09:27:26.61 0.1 undecidable manual Sg 174 84.6486 0.547 86
IV.RSM.SHZ. 2007-11-09T09:27:25.56 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CESI.BHE. 2007-11-09T09:27:25.96 0.1 undecidable manual Pg 97 153.735 -0.157 81
IV.ZCCA.BHZ. 2007-11-09T09:27:24.14 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ASS.SHZ. 2007-11-09T09:27:23.05 0.1 undecidable manual Pg 95 132.5673 0.188 86
IV.GSCL.SHZ. 2007-11-09T09:27:23.81 0.1 undecidable manual Pg 345 133.6662 0.781 73
IV.GROG.HHE. 2007-11-09T09:27:22.13 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CDCA.SHN. 2007-11-09T09:27:22.62 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.PIEI.BHZ. 2007-11-09T09:27:22.60 0.1 undecidable manual Pg 72 127.9719 0.46 82
IV.PII.SHZ. 2007-11-09T09:27:22.52 0.1 undecidable manual Sg 326 71.5728 -0.052 98
IV.MURB.HHZ. 2007-11-09T09:27:21.69 0.1 undecidable manual Pg 86 121.6893 0.51 82
IV.CRMI.HHZ. 2007-11-09T09:27:21.07 0.1 undecidable manual Sg 356 66.9774 -0.275 94
IV.LATE.HHZ. 2007-11-09T09:27:21.55 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.CDCA.SHN. 2007-11-09T09:27:19.44 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.FNVD.HHZ. 2007-11-09T09:27:19.51 0.1 undecidable manual Pg 4 109.113 0.275 89
IV.BDI.HHZ. 2007-11-09T09:27:18.26 0.1 undecidable manual Pg 341 102.9192 -0.023 93
IV.BADI.EHZ. 2007-11-09T09:27:18.90 0.1 undecidable manual Pg 70 104.8173 0.319 89
IV.SEI.SHZ. 2007-11-09T09:27:18.21 0.1 undecidable manual Pg 16 99.9222 0.395 89
IV.SFI.EHZ. 2007-11-09T09:27:18.45 0.1 undecidable manual Pg 39 103.5186 0.066 94
IV.PZZT.HHZ. 2007-11-09T09:27:18.94 0.1 undecidable manual Pg 353 105.5166 0.252 90
IV.LATE.HHZ. 2007-11-09T09:27:17.95 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ARCI.HHZ. 2007-11-09T09:27:17.07 0.1 undecidable manual Sg 135 52.3032 -0.345 97
IV.VMG.SHZ. 2007-11-09T09:27:17.70 0.1 undecidable manual Pg 26 95.5377 0.547 86
GU.MAIM.HHZ. 2007-11-09T09:27:16.27 0.1 undecidable manual Pg 332 91.242 -0.221 91
IV.CRE.BHZ. 2007-11-09T09:27:16.35 0.1 undecidable manual Pg 57 88.8444 0.231 93
IV.MAON.HHZ. 2007-11-09T09:27:16.05 0.1 undecidable manual Pg 174 84.6486 0.577 85
IV.CASP.HHN. 2007-11-09T09:27:14.83 0.1 undecidable manual Sg 196 45.8208 -0.866 82
IV.SACS.HHE. 2007-11-09T09:27:14.82 0.1 undecidable manual Pg 117 81.1521 -0.109 96
IV.CAFI.HHN. 2007-11-09T09:27:14.12 0.1 undecidable manual Pg 78 77.8665 -0.3 92
IV.PII.SHZ. 2007-11-09T09:27:13.18 0.1 undecidable manual Pg 326 71.5728 -0.278 94
IV.CRMI.HHZ. 2007-11-09T09:27:12.35 0.1 undecidable manual Pg 356 66.9774 -0.399 92
IV.CSNT.BHZ. 2007-11-09T09:27:12.29 0.3 undecidable manual Sg 34 38.3283 -1.41 45
IV.ARCI.HHZ. 2007-11-09T09:27:10.30 0.1 undecidable manual Pg 135 52.3032 -0.18 100
IV.CASP.HHN. 2007-11-09T09:27:09.23 0.1 undecidable manual Pg 196 45.8208 -0.257 100
IV.CSNT.BHZ. 2007-11-09T09:27:07.53 0.1 positive manual Pg 34 38.3283 -0.804 83
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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