Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 19-03-1988 ore 03:04:06 (Italia) in zona: 2 km S Servigliano (FM)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 2 km S Servigliano (FM), il

  • 19-03-1988 02:04:06 (UTC)
  • 19-03-1988 03:04:06 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.0610, 13.4870 ad una profondità di 6 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Servigliano FM 2 2336 2336
Monteleone di Fermo FM 4 395 2731
Santa Vittoria in Matenano FM 5 1330 4061
Monte San Martino MC 5 765 4826
Penna San Giovanni MC 5 1108 5934
Falerone FM 5 3337 9271
Belmonte Piceno FM 6 646 9917
Monsampietro Morico FM 6 659 10576
Montelparo FM 6 778 11354
Monte Vidon Corrado FM 7 731 12085
Smerillo FM 7 365 12450
Montottone FM 8 979 13429
Montefalcone Appennino FM 8 424 13853
Monte Rinaldo FM 9 379 14232
Montappone FM 9 1682 15914
Sant'Angelo in Pontano MC 9 1436 17350
Montegiorgio FM 9 6851 24201
Massa Fermana FM 10 963 25164
Ortezzano FM 10 774 25938
Force AP 11 1354 27292
Grottazzolina FM 11 3398 30690
Monte Vidon Combatte FM 12 433 31123
Magliano di Tenna FM 12 1452 32575
Gualdo MC 12 815 33390
Monte Giberto FM 12 801 34191
Montalto delle Marche AP 13 2122 36313
Comunanza AP 13 3166 39479
Montedinove AP 13 488 39967
Loro Piceno MC 13 2401 42368
Rotella AP 13 906 43274
Ripe San Ginesio MC 13 852 44126
Amandola FM 14 3629 47755
Petritoli FM 14 2335 50090
Mogliano MC 14 4696 54786
Rapagnano FM 14 2145 56931
San Ginesio MC 15 3498 60429
Ponzano di Fermo FM 15 1674 62103
Francavilla d'Ete FM 15 964 63067
Sarnano MC 15 3264 66331
Colmurano MC 16 1263 67594
Carassai AP 16 1100 68694
Monte San Pietrangeli FM 17 2458 71152
Torre San Patrizio FM 17 2048 73200
Castignano AP 18 2796 75996
Urbisaglia MC 18 2628 78624
Montefortino FM 18 1178 79802
Palmiano AP 18 196 79998
Petriolo MC 18 1998 81996
Cossignano AP 19 978 82974
Monterubbiano FM 19 2230 85204
Cessapalombo MC 19 512 85716
Camporotondo di Fiastrone MC 20 563 86279
Venarotta AP 20 2066 88345

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
48 Km a NW di Teramo (54892 abitanti)
62 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
65 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
79 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
81 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
88 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
89 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
89 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
95 Km a SE di Fano (60888 abitanti)
97 Km a NW di Chieti (51815 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 2.3
1988-03-19
02:04:06
43.061 13.487 6 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 64849
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1988-03-19 02:04:06 ± 0.247
Latitudine 43.0610 ± 0.0100
Longitudine 13.4870 ± 0.0222
Profondità (km) 6 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 64849

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2119.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 142
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 25
Numero di fasi 25
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00210
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02930
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 14
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 64849
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:01:29

ML:2.3

Campo Valore
Valore 2.3
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 64849
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CTI.Z. 1988-03-19T02:04:57.11 10.0 undecidable manual PN 336 3.2523 -0.49 0.8
--.PGD.Z. 1988-03-19T02:04:54.24 10.0 undecidable manual SN 303 1.5096 0.42 0.6
--.SDI.Z. 1988-03-19T02:04:49.20 10.0 undecidable manual SN 169 1.3653 -1.15 0.3
--.CRE.Z. 1988-03-19T02:04:48.22 10.0 undecidable manual SN 297 1.2432 0.8 0.5
--.AZ9.Z. 1988-03-19T02:04:43.00 10.0 undecidable manual SN 181 1.0656 -0.23 0.7
--.PGD.Z. 1988-03-19T02:04:35.40 10.0 undecidable manual PN 303 1.5096 1.36 0.4
--.DUI.Z. 1988-03-19T02:04:34.50 10.0 undecidable manual PN 152 1.5651 0.04 1.5
--.SS9.Z. 1988-03-19T02:04:33.47 10.0 undecidable manual PN 306 1.4541 0.51 1.4
--.CRE.Z. 1988-03-19T02:04:31.20 10.0 undecidable manual PN 297 1.2432 1.03 0.9
--.AQU.Z. 1988-03-19T02:04:31.81 10.0 undecidable manual SG 185 0.6993 0.2 0.8
--.SDI.Z. 1988-03-19T02:04:31.53 10.0 undecidable manual PN 169 1.3653 -0.15 1.7
--.AZ9.Z. 1988-03-19T02:04:29.50 10.0 undecidable manual PN 181 1.0656 1.93 0.2
--.ARV.Z. 1988-03-19T02:04:27.76 10.0 undecidable manual SG 318 0.5883 -0.02 0.8
--.ASS.Z. 1988-03-19T02:04:27.89 10.0 undecidable manual SG 270 0.5994 -0.52 0.7
--.AM8.Z. 1988-03-19T02:04:24.61 10.0 undecidable manual SG 9 0.4995 -0.14 0.8
--.AQU.Z. 1988-03-19T02:04:19.73 10.0 undecidable manual PG 185 0.6993 -1.13 0.9
--.ASS.Z. 1988-03-19T02:04:18.10 10.0 undecidable manual PG 270 0.5994 -0.91 1.2
--.CM8.Z. 1988-03-19T02:04:17.40 10.0 undecidable manual SG 298 0.2775 0.09 0.8
--.ARV.Z. 1988-03-19T02:04:17.69 10.0 negative manual PG 318 0.5883 -0.96 2.2
--.ALP.Z. 1988-03-19T02:04:17.94 10.0 undecidable manual SG 168 0.2775 0.54 0.7
--.MC8.Z. 1988-03-19T02:04:16.84 10.0 undecidable manual SG 348 0.2331 1.27 0.3
--.AM8.Z. 1988-03-19T02:04:15.91 10.0 undecidable manual PG 9 0.4995 -0.99 1.1
--.ALP.Z. 1988-03-19T02:04:12.63 10.0 undecidable manual PG 168 0.2775 -0.03 2.1
--.MC8.Z. 1988-03-19T02:04:12.10 10.0 undecidable manual PG 348 0.2331 0.5 1.8
--.CM8.Z. 1988-03-19T02:04:12.35 10.0 undecidable manual PG 298 0.2775 -0.26 2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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