Terremoto di magnitudo ML 2.6 del 31-08-2007 ore 00:49:42 (Italia) in zona: 1 km NW Fontecchio (AQ)

Un terremoto di magnitudo ML 2.6 è avvenuto nella zona: 1 km NW Fontecchio (AQ), il

  • 30-08-2007 22:49:42 (UTC)
  • 31-08-2007 00:49:42 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.2410, 13.5970 ad una profondità di 4 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Fontecchio AQ 1 369 369
Fagnano Alto AQ 2 418 787
Prata d'Ansidonia AQ 4 496 1283
Tione degli Abruzzi AQ 5 310 1593
Villa Sant'Angelo AQ 6 424 2017
San Demetrio ne' Vestini AQ 6 1854 3871
Caporciano AQ 6 230 4101
San Pio delle Camere AQ 7 661 4762
Rocca di Mezzo AQ 7 1526 6288
Sant'Eusanio Forconese AQ 8 394 6682
Rocca di Cambio AQ 9 533 7215
Carapelle Calvisio AQ 10 87 7302
Barisciano AQ 10 1828 9130
Poggio Picenze AQ 10 1136 10266
Fossa AQ 11 721 10987
Castelvecchio Calvisio AQ 11 153 11140
Navelli AQ 11 554 11694
Ocre AQ 11 1167 12861
Secinaro AQ 12 359 13220
Santo Stefano di Sessanio AQ 12 111 13331
Acciano AQ 12 327 13658
Calascio AQ 13 137 13795
Ovindoli AQ 14 1227 15022
Capestrano AQ 15 884 15906
Gagliano Aterno AQ 15 254 16160
Collepietro AQ 15 237 16397
Molina Aterno AQ 15 386 16783
San Benedetto in Perillis AQ 16 113 16896
Castelvecchio Subequo AQ 16 982 17878
Ofena AQ 17 506 18384
Castel del Monte AQ 18 413 18797
Celano AQ 18 11017 29814
Aielli AQ 18 1475 31289
Villa Santa Lucia degli Abruzzi AQ 18 123 31412
Castel di Ieri AQ 18 303 31715
Bussi sul Tirino PE 19 2518 34233
Cerchio AQ 20 1635 35868
Collarmele AQ 20 894 36762

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
20 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
47 Km a S di Teramo (54892 abitanti)
49 Km a W di Chieti (51815 abitanti)
55 Km a SW di Montesilvano (53738 abitanti)
57 Km a W di Pescara (121014 abitanti)
73 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
77 Km a E di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
86 Km a E di Terni (111501 abitanti)
92 Km a NE di Velletri (53303 abitanti)
100 Km a E di Roma (2864731 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 1.9
ML 2.6
2007-08-30
22:49:42
42.241 13.597 4 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 649999
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2007-08-30 22:49:42 ± 0.18
Latitudine 42.2410 ± 0.0027
Longitudine 13.5970 ± 0.0109
Profondità (km) 4 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 649999

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 851
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 404
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 79
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 948.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 236
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 7
Numero di fasi 6
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.12
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.26350
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 4
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 3
Parametri delle magnitudo

ML:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza 0.0
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 649999
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 12:21:08

Md:1.9

Campo Valore
Valore 1.9
Incertezza 0.0
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 649999
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 12:21:08
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.SDI.SHZ. 2007-08-30T22:49:55.59 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PTQR.SHZ. 2007-08-30T22:49:52.70 0.3 undecidable manual Sg 214 29.2485 -0.004 72
IV.AQU.SHZ. 2007-08-30T22:49:49.76 0.6 undecidable manual Sg 308 20.3685 0.106 48
IV.PTQR.SHZ. 2007-08-30T22:49:48.39 0.1 undecidable manual Pg 214 29.2485 0.001 97
IV.AQU.SHZ. 2007-08-30T22:49:46.53 0.1 undecidable manual Pg 308 20.3685 -0.095 96
IV.FAGN.BHN. 2007-08-30T22:49:44.02 0.1 undecidable manual Sg 338 2.8971 -0.052 100
IV.FAGN.BHN. 2007-08-30T22:49:43.49 0.1 undecidable manual Pg 338 2.8971 0.086 99
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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