Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 10-03-1988 ore 19:26:23 (UTC) in zona: 3 km E Nemi (RM)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 3 km E Nemi (RM), il

  • 10-03-1988 19:26:23 (UTC)
  • 10-03-1988 20:26:23 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.7340, 12.7500 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Nemi RM 3 1943 1943
Rocca di Papa RM 5 17034 18977
Genzano di Roma RM 6 23970 42947
Velletri RM 6 53303 96250
Ariccia RM 7 19407 115657
Rocca Priora RM 7 11962 127619
Lariano RM 7 13432 141051
Lanuvio RM 7 13632 154683
Albano Laziale RM 8 41715 196398
Castel Gandolfo RM 8 8997 205395
Monte Compatri RM 8 11978 217373
Marino RM 9 43026 260399
Grottaferrata RM 9 20327 280726
Monte Porzio Catone RM 10 8693 289419
Frascati RM 10 22087 311506
San Cesareo RM 11 15153 326659
Colonna RM 11 4287 330946
Labico RM 13 6379 337325
Zagarolo RM 14 17843 355168
Artena RM 14 14276 369444
Ciampino RM 15 38412 407856
Valmontone RM 15 15959 423815
Rocca Massima LT 15 1136 424951
Gallicano nel Lazio RM 16 6334 431285
Palestrina RM 17 21672 452957
Cori LT 17 11065 464022
Cisterna di Latina LT 17 36868 500890
Castel San Pietro Romano RM 18 902 501792
Aprilia LT 18 73446 575238
Cave RM 18 11287 586525

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
6 Km a NW di Velletri (53303 abitanti)
18 Km a NE di Aprilia (73446 abitanti)
22 Km a E di Pomezia (62966 abitanti)
26 Km a S di Tivoli (56533 abitanti)
28 Km a SE di Roma (2864731 abitanti)
30 Km a S di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
32 Km a NW di Latina (125985 abitanti)
33 Km a NE di Anzio (54211 abitanti)
43 Km a E di Fiumicino (78395 abitanti)
87 Km a SW di L'Aquila (69753 abitanti)
89 Km a E di Civitavecchia (52991 abitanti)
92 Km a S di Terni (111501 abitanti)
93 Km a SE di Viterbo (67173 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1
ML-VAX 2.5
1988-03-10
19:26:23
41.734 12.75 5 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 64289
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1988-03-10 19:26:23 ± 0.376
Latitudine 41.7340 ± 0.0192
Longitudine 12.7500 ± 0.0234
Profondità (km) 5 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 64289

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2887.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 167
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 27
Numero di fasi 27
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00024
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02048
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 21
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 21
Parametri delle magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 64289
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:00:59

ML:2.5

Campo Valore
Valore 2.5
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 64289
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ARV.Z. 1988-03-10T19:27:19.20 10.0 undecidable manual SN 4 1.7649 1.63 0.1
--.ASS.Z. 1988-03-10T19:27:07.50 10.0 undecidable manual SN 356 1.3209 0.39 0.6
--.SS9.Z. 1988-03-10T19:27:03.60 10.0 undecidable manual PN 343 2.2755 1.29 0.4
--.PGD.Z. 1988-03-10T19:27:01.89 10.0 undecidable manual PN 340 2.2644 0.3 1.1
--.TR9.Z. 1988-03-10T19:26:58.90 10.0 undecidable manual PN 109 1.9758 1.25 0.5
--.CRE.Z. 1988-03-10T19:26:58.00 10.0 undecidable manual PN 342 1.9647 0.46 1.2
--.FG2.Z. 1988-03-10T19:26:56.81 10.0 undecidable manual PN 86 1.7871 1.69 0.3
--.ARV.Z. 1988-03-10T19:26:55.45 10.0 undecidable manual PN 4 1.7649 0.72 1
--.SOR.Z. 1988-03-10T19:26:52.80 10.0 undecidable manual PN 133 1.6539 -0.4 1.3
--.SDI.Z. 1988-03-10T19:26:51.52 10.0 undecidable manual SG 91 0.7881 -0.37 0.6
--.CM8.Z. 1988-03-10T19:26:50.90 10.0 undecidable manual PN 11 1.4874 -0.78 1.1
--.DUI.Z. 1988-03-10T19:26:48.93 10.0 undecidable manual PN 92 1.2654 0.96 1
--.MNS.Z. 1988-03-10T19:26:48.60 10.0 undecidable manual SG 355 0.6438 0.63 0.5
--.MAO.Z. 1988-03-10T19:26:48.00 10.0 undecidable manual PN 300 1.3542 -1.2 0.7
--.SGG.Z. 1988-03-10T19:26:48.70 10.0 undecidable manual PN 105 1.2543 0.88 1.1
--.SS8.Z. 1988-03-10T19:26:48.45 10.0 undecidable manual PN 15 1.3098 -0.12 1.6
--.ASS.Z. 1988-03-10T19:26:47.81 10.0 undecidable manual PN 356 1.3209 -0.88 1
--.ALP.Z. 1988-03-10T19:26:46.10 10.0 undecidable manual PN 29 1.1988 -0.91 1
--.MSC.Z. 1988-03-10T19:26:44.00 10.0 undecidable manual PG 120 1.0656 -0.95 1
--.RF9.Z. 1988-03-10T19:26:44.32 10.0 undecidable manual PG 114 1.0101 0.17 1.7
--.AZ9.Z. 1988-03-10T19:26:44.50 10.0 undecidable manual SG 63 0.5661 -0.3 0.7
--.SDI.Z. 1988-03-10T19:26:38.72 10.0 undecidable manual PG 91 0.7881 -1.19 0.7
--.MNS.Z. 1988-03-10T19:26:35.84 10.0 undecidable manual PG 355 0.6438 -1.48 0.5
--.AZ9.Z. 1988-03-10T19:26:34.77 10.0 positive manual PG 63 0.5661 -1.03 1.8
--.CP9.Z. 1988-03-10T19:26:32.80 10.0 undecidable manual SG 49 0.1887 0.77 0.5
--.CP9.Z. 1988-03-10T19:26:28.37 10.0 positive manual PG 49 0.1887 0.34 3.2
--.RDP.Z. 1988-03-10T19:26:25.19 10.0 undecidable manual PG 314 0.0222 0.46 1.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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