Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 28-07-2007 ore 20:13:17 (Italia) in zona: 2 km SE Lauco (UD)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 2 km SE Lauco (UD), il

  • 28-07-2007 18:13:17 (UTC)
  • 28-07-2007 20:13:17 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 46.4120, 12.9590 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Lauco UD 2 729 729
Villa Santina UD 3 2233 2962
Verzegnis UD 4 863 3825
Tolmezzo UD 4 10440 14265
Enemonzo UD 6 1319 15584
Preone UD 7 246 15830
Raveo UD 7 458 16288
Zuglio UD 8 595 16883
Cavazzo Carnico UD 8 1052 17935
Arta Terme UD 9 2171 20106
Socchieve UD 10 908 21014
Ovaro UD 11 1922 22936
Amaro UD 11 823 23759
Sutrio UD 12 1332 25091
Ampezzo UD 13 1006 26097
Ravascletto UD 13 536 26633
Cercivento UD 13 679 27312
Comeglians UD 13 516 27828
Paluzza UD 14 2217 30045
Treppo Carnico UD 15 618 30663
Bordano UD 16 754 31417
Venzone UD 16 2117 33534
Ligosullo UD 17 116 33650
Trasaghis UD 17 2227 35877
Tramonti di Sopra PN 17 321 36198
Prato Carnico UD 17 904 37102
Rigolato UD 17 448 37550
Paularo UD 18 2623 40173
Moggio Udinese UD 18 1714 41887
Tramonti di Sotto PN 19 387 42274
Vito d'Asio PN 20 769 43043
Osoppo UD 20 2936 45979

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
44 Km a NW di Udine (99169 abitanti)
56 Km a NE di Pordenone (51229 abitanti)
99 Km a NE di Treviso (83731 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 2007-07-28
18:13:17
46.412 12.959 10 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 643969
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2007-07-28 18:13:17 ± 0.09
Latitudine 46.4120 ± 0.0090
Longitudine 12.9590 ± 0.0104
Profondità (km) 10 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 643969

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1215
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 367
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 176
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1280.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 167
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 17
Numero di fasi 8
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.23
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.61154
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 4
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 643969
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 12:14:37
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.BRMO.BHN. 2007-07-28T18:14:14.00 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.APPI.EHE. 2007-07-28T18:14:00.68 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
CH.FUORN.HHE. 2007-07-28T18:13:52.86 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.BRMO.BHN. 2007-07-28T18:13:50.40 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.APPI.EHE. 2007-07-28T18:13:40.56 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ORI.EHE. 2007-07-28T18:13:39.75 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.SEST.EHZ. 2007-07-28T18:13:38.25 0.1 undecidable manual Sg 304 67.8765 -0.29 44
IV.ORI.EHE. 2007-07-28T18:13:35.84 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CDCA.SHE. 2007-07-28T18:13:30.68 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SEST.EHZ. 2007-07-28T18:13:29.94 0.1 positive manual Pg 304 67.8765 0.243 88
IV.PTCC.SHZ. 2007-07-28T18:13:28.52 0.1 undecidable manual Sg 91 30.2475 0.033 49
IV.FVI.EHZ. 2007-07-28T18:13:26.78 0.1 undecidable manual Sg 326 24.6531 0.023 50
IV.GMNA.SHZ. 2007-07-28T18:13:25.50 0.1 undecidable manual Sg 137 20.0688 0.187 49
IV.NRCA.SHZ. 2007-07-28T18:13:25.77 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PTCC.SHZ. 2007-07-28T18:13:23.86 0.1 positive manual Pg 91 30.2475 -0.033 99
IV.FVI.EHZ. 2007-07-28T18:13:22.87 0.1 undecidable manual Pg 326 24.6531 -0.025 100
IV.GMNA.SHZ. 2007-07-28T18:13:21.89 0.1 positive manual Pg 137 20.0688 -0.167 98
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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