Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 22-02-1988 ore 17:53:02 (Italia) in zona: 9 km E San Marcello Pistoiese (PT)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 9 km E San Marcello Pistoiese (PT), il

  • 22-02-1988 16:53:02 (UTC)
  • 22-02-1988 17:53:02 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.0520, 10.9060 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
San Marcello Pistoiese PT 9 6416 6416
Sambuca Pistoiese PT 10 1626 8042
Piteglio PT 11 1683 9725
Lizzano in Belvedere BO 12 2212 11937
Alto Reno Terme BO 13 6960 18897
Cutigliano PT 13 1488 20385
Pistoia PT 13 90315 110700
Montale PT 16 10737 121437
Castel di Casio BO 16 3448 124885
Cantagallo PO 16 3105 127990
Gaggio Montano BO 17 4878 132868
Marliana PT 17 3210 136078
Serravalle Pistoiese PT 17 11659 147737
Montemurlo PO 17 18456 166193
Agliana PT 18 17525 183718
Fanano MO 20 2989 186707
Camugnano BO 20 1885 188592
Vaiano PO 20 9895 198487

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
13 Km a N di Pistoia (90315 abitanti)
24 Km a NW di Prato (191150 abitanti)
39 Km a NW di Scandicci (50609 abitanti)
40 Km a NE di Lucca (89046 abitanti)
42 Km a NW di Firenze (382808 abitanti)
55 Km a NE di Pisa (89158 abitanti)
56 Km a E di Viareggio (62467 abitanti)
60 Km a SW di Bologna (386663 abitanti)
61 Km a E di Massa (69479 abitanti)
65 Km a E di Carrara (63133 abitanti)
66 Km a S di Modena (184973 abitanti)
73 Km a W di Imola (69797 abitanti)
73 Km a NE di Livorno (159219 abitanti)
75 Km a SE di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
81 Km a S di Carpi (70699 abitanti)
82 Km a W di Faenza (58541 abitanti)
86 Km a E di La Spezia (93959 abitanti)
88 Km a NW di Siena (53903 abitanti)
93 Km a W di Forlì (117913 abitanti)
95 Km a SE di Parma (192836 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML-VAX 2.4
1988-02-22
16:53:02
44.052 10.906 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 63369
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1988-02-22 16:53:02 ± 0.111
Latitudine 44.0520 ± 0.0095
Longitudine 10.9060 ± 0.0085
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 63369

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1256.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 73
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 17
Numero di fasi 17
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.2
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00178
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02574
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 63369
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:00:09

ML:2.4

Campo Valore
Valore 2.4
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 63369
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.FVI.Z. 1988-02-22T16:54:22.10 10.0 undecidable manual SN 26 2.8527 0.09 0.3
--.MAO.Z. 1988-02-22T16:53:53.59 10.0 undecidable manual SN 173 1.6317 0.51 0.2
--.FVI.Z. 1988-02-22T16:53:47.52 10.0 undecidable manual PN 26 2.8527 -0.74 0.1
--.BOB.Z. 1988-02-22T16:53:44.27 10.0 undecidable manual SN 304 1.2543 0.26 0.4
--.MAO.Z. 1988-02-22T16:53:31.60 10.0 undecidable manual PN 173 1.6317 -0.49 0.4
--.BOB.Z. 1988-02-22T16:53:26.92 10.0 undecidable manual PN 304 1.2543 0.61 0.3
--.SS9.Z. 1988-02-22T16:53:26.65 10.0 undecidable manual SG 100 0.6882 -0.59 0.2
--.PGD.Z. 1988-02-22T16:53:24.69 10.0 undecidable manual SG 106 0.6105 0.02 0.9
--.PII.Z. 1988-02-22T16:53:17.96 10.0 undecidable manual SG 219 0.4218 -0.86 0
--.SS9.Z. 1988-02-22T16:53:16.53 10.0 negative manual PG 100 0.6882 -0.1 2.8
--.PGD.Z. 1988-02-22T16:53:15.51 10.0 positive manual PG 106 0.6105 0.36 1.8
--.PII.Z. 1988-02-22T16:53:11.77 10.0 positive manual PG 219 0.4218 0 2.9
--.FIR.Z. 1988-02-22T16:53:10.70 10.0 undecidable manual PG 137 0.3663 0.16 1.3
--.BDI.Z. 1988-02-22T16:53:10.47 10.0 undecidable manual SG 272 0.2109 -0.41 0.3
--.MME.Z. 1988-02-22T16:53:09.63 10.0 undecidable manual SG 313 0.1998 -0.58 0.2
--.BDI.Z. 1988-02-22T16:53:07.46 10.0 positive manual PG 272 0.2109 0.27 2.2
--.MME.Z. 1988-02-22T16:53:06.81 10.0 negative manual PG 313 0.1998 0.01 2.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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