Terremoto di magnitudo ML 2.6 del 16-03-2007 ore 12:26:26 (Italia) in zona: 9 km E Parenti (CS)

Un terremoto di magnitudo ML 2.6 è avvenuto nella zona: 9 km E Parenti (CS), il

  • 16-03-2007 11:26:26 (UTC)
  • 16-03-2007 12:26:26 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.1970, 16.5110 ad una profondità di 4 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Parenti CS 9 2188 2188
Colosimi CS 13 1247 3435
Bianchi CS 14 1305 4740
Mangone CS 15 1891 6631
Aprigliano CS 15 2890 9521
Cellara CS 16 504 10025
Figline Vegliaturo CS 16 1137 11162
Panettieri CS 16 351 11513
Rogliano CS 16 5637 17150
Cotronei KR 16 5480 22630
Carlopoli CZ 16 1516 24146
Santo Stefano di Rogliano CS 16 1725 25871
Pietrafitta CS 17 1310 27181
Piane Crati CS 17 1423 28604
Serra Pedace CS 17 986 29590
Soveria Mannelli CZ 17 3076 32666
Pedace CS 17 1907 34573
San Giovanni in Fiore CS 17 17372 51945
Spezzano Piccolo CS 18 2079 54024
Marzi CS 18 989 55013
Casole Bruzio CS 18 2578 57591
Carpanzano CS 19 255 57846
Spezzano della Sila CS 19 4541 62387
Trenta CS 19 2633 65020
Scigliano CS 19 1226 66246
Cicala CZ 19 968 67214
Belsito CS 19 923 68137
Celico CS 19 2802 70939

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
24 Km a E di Cosenza (67546 abitanti)
30 Km a NE di Lamezia Terme (70714 abitanti)
33 Km a N di Catanzaro (90612 abitanti)
55 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
ML 2.6
2007-03-16
11:26:26
39.197 16.511 4 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 619479
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2007-03-16 11:26:26 ± 0.18
Latitudine 39.1970 ± 0.0090
Longitudine 16.5110 ± 0.0128
Profondità (km) 4 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 619479

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1087
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 666
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 50
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1486.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 113
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 46
Numero di fasi 25
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.78
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.64576
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 37
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 19
Parametri delle magnitudo

ML:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 619479
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 11:48:25

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza 0.1
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 619479
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 11:48:25
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.FIU.EHN. 2007-03-16T11:27:59.06 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.SENI.SHZ. 2007-03-16T11:27:28.02 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.FIU.EHN. 2007-03-16T11:27:23.78 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ECNV.BHZ. 2007-03-16T11:27:15.35 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.GIB.EHZ. 2007-03-16T11:27:06.96 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CSSN.SHZ. 2007-03-16T11:27:06.05 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SIRI.HHZ. 2007-03-16T11:27:05.21 0.6 undecidable manual Sg 334 122.2887 1.865 9
IV.MCRV.HHN. 2007-03-16T11:27:03.14 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MRLC.HHZ. 2007-03-16T11:27:00.95 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ILLI.BHN. 2007-03-16T11:27:00.66 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ESLN.BHN. 2007-03-16T11:26:59.70 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.IFIL.BHZ. 2007-03-16T11:26:58.22 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SLNA.SHZ. 2007-03-16T11:26:57.93 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SGO.SHZ. 2007-03-16T11:26:57.37 0.1 undecidable manual Pn 326 182.6838 0.232 65
IV.CDRU.HHE. 2007-03-16T11:26:56.25 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MMME.BHZ. 2007-03-16T11:26:55.36 0.1 undecidable manual Pn 218 177.489 -0.988 51
IV.IVPL.BHZ. 2007-03-16T11:26:54.56 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MTTG.HHZ. 2007-03-16T11:26:53.00 0.1 undecidable manual Pn 208 150.0387 0.887 61
IV.JOPP.HHZ. 2007-03-16T11:26:53.33 0.6 undecidable manual Sg 220 84.8484 -0.043 23
IV.MIGL.HHZ. 2007-03-16T11:26:53.77 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MPAZ.BHN. 2007-03-16T11:26:52.02 0.1 undecidable manual Pn 198 144.8439 0.707 67
IV.CMPR.HHZ. 2007-03-16T11:26:52.70 0.1 undecidable manual Pn 321 161.4162 -1.18 50
IV.CRAC.EHZ. 2007-03-16T11:26:50.45 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MCEL.HHZ. 2007-03-16T11:26:50.64 0.6 undecidable manual Pg 334 138.9609 0.234 39
IV.MTSN.HHZ. 2007-03-16T11:26:50.13 0.1 undecidable manual Pg 332 135.1647 0.308 77
IV.BULG.HHN. 2007-03-16T11:26:50.50 0.1 undecidable manual Pg 316 137.5623 0.303 77
IV.SOI.EHZ. 2007-03-16T11:26:49.73 0.1 undecidable manual Pg 198 130.869 0.569 73
IV.MGR.BHZ. 2007-03-16T11:26:48.60 0.1 undecidable manual Pg 322 132.5673 -0.819 65
IV.MSRU.BHZ. 2007-03-16T11:26:48.19 0.1 undecidable manual Pg 220 135.0648 -1.627 42
IV.SCHR.EHZ. 2007-03-16T11:26:47.74 0.1 undecidable manual Pg 342 117.1938 0.683 71
IV.SIRI.HHZ. 2007-03-16T11:26:47.72 0.1 undecidable manual Pg 334 122.2887 -0.121 82
IV.ORI.EHZ. 2007-03-16T11:26:46.27 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.TDS.SHZ. 2007-03-16T11:26:44.39 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.ORI.EHZ. 2007-03-16T11:26:42.40 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.JOPP.HHZ. 2007-03-16T11:26:41.79 0.1 undecidable manual Pg 220 84.8484 -0.292 86
IV.GRI.EHZ. 2007-03-16T11:26:41.66 0.1 undecidable manual Sg 191 42.3243 0.242 47
IV.PLAC.HHN. 2007-03-16T11:26:41.62 0.1 undecidable manual Pg 184 83.25 -0.201 88
IV.SBPO.BHE. 2007-03-16T11:26:40.11 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CARO.HHZ. 2007-03-16T11:26:36.21 0.3 undecidable manual Sg 284 25.8519 0.48 34
IV.SERS.HHZ. 2007-03-16T11:26:35.57 0.1 undecidable manual Sg 139 23.5542 0.63 44
IV.TDS.SHZ. 2007-03-16T11:26:34.80 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.GRI.EHZ. 2007-03-16T11:26:34.83 0.1 undecidable manual Pg 191 42.3243 -0.351 92
MN.TIP.HHE. 2007-03-16T11:26:33.99 0.1 undecidable manual Sg 95 21.3675 -0.201 49
IV.SERS.HHZ. 2007-03-16T11:26:31.61 0.1 undecidable manual Pg 139 23.5542 0.17 98
IV.CARO.HHZ. 2007-03-16T11:26:31.97 0.1 undecidable manual Pg 284 25.8519 0.073 100
MN.TIP.HHE. 2007-03-16T11:26:30.68 0.1 undecidable manual Pg 95 21.3675 -0.326 96
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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