Terremoto di magnitudo ML 3.2 del 17-12-2006 ore 16:38:58 (UTC) in zona: Costa Calabra sud occidentale (Catanzaro, Vibo Valentia, Reggio di Calabria)

Un terremoto di magnitudo ML 3.2 è avvenuto nella zona: Costa Calabra sud occidentale (Catanzaro, Vibo Valentia, Reggio di Calabria), il

  • 17-12-2006 16:38:58 (UTC)
  • 17-12-2006 17:38:58 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.5860, 15.7360 ad una profondità di 104 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Ricadi VV 12 4900 4900
Joppolo VV 14 1926 6826
Spilinga VV 16 1464 8290
Tropea VV 18 6441 14731
Nicotera VV 18 6290 21021
Drapia VV 18 2085 23106
Zaccanopoli VV 19 752 23858
San Ferdinando RC 19 4490 28348
Parghelia VV 20 1300 29648
Limbadi VV 20 3695 33343

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
46 Km a NE di Messina (238439 abitanti)
54 Km a N di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
67 Km a SW di Lamezia Terme (70714 abitanti)
83 Km a W di Catanzaro (90612 abitanti)
91 Km a SW di Cosenza (67546 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 3.2 2006-12-17
16:38:58
38.586 15.736 104 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 606109
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2006-12-17 16:38:58 ± 0.29
Latitudine 38.5860 ± 0.0153
Longitudine 15.7360 ± 0.0230
Profondità (km) 104 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 606109

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 2258
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 1273
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 230
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2624.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 96
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 35
Numero di fasi 35
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.81
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.11871
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 2.42727
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 25
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 25
Parametri della magnitudo

ML:3.2

Campo Valore
Valore 3.2
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 606109
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 11:34:19
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.HAVL.BHN. 2006-12-17T16:39:48.50 0.1 undecidable manual Sg 197 188.2671 -0.791 25
IV.HVZN.BHN. 2006-12-17T16:39:47.87 0.1 undecidable manual Sg 210 179.8866 0.228 33
.SSY.BHE. 2006-12-17T16:39:44.57 0.3 undecidable manual Sg 200 168.7089 -0.895 20
.AGST.SHE. 2006-12-17T16:39:41.23 0.3 undecidable manual Sg 197 154.0347 -1.43 16
IV.NOCI.HHN. 2006-12-17T16:39:35.43 0.1 undecidable manual Pg 24 269.4303 -1.901 16
IV.AMUR.HHE. 2006-12-17T16:39:35.61 0.1 undecidable manual Pg 16 267.9318 -1.545 21
MN.TIP.HHN. 2006-12-17T16:39:34.77 0.6 undecidable manual Sg 53 110.112 0.004 21
.SERS.HHE. 2006-12-17T16:39:32.66 0.3 undecidable manual Sg 58 96.3258 0.155 32
IV.CARO.HHN. 2006-12-17T16:39:29.13 0.3 undecidable manual Sg 29 85.0482 -1.65 18
IV.HMDC.BHE. 2006-12-17T16:39:28.75 0.3 undecidable manual Pg 205 198.8454 -0.275 43
IV.PLAC.HHZ. 2006-12-17T16:39:28.03 0.1 undecidable manual Sg 104 62.8926 0.264 44
IV.HAVL.BHN. 2006-12-17T16:39:27.24 0.1 undecidable manual Pg 197 188.2671 -0.57 56
IV.HVZN.BHN. 2006-12-17T16:39:27.21 0.3 undecidable manual Pg 210 179.8866 0.354 48
.PZI.SHZ. 2006-12-17T16:39:26.94 0.1 undecidable manual Pg 202 183.0834 -0.28 62
IV.SIRI.HHN. 2006-12-17T16:39:26.79 0.1 undecidable manual Pg 4 177.3891 0.209 65
.SSY.BHE. 2006-12-17T16:39:24.98 0.1 negative manual Pg 200 168.7089 -0.619 61
.MSRU.BHE. 2006-12-17T16:39:24.58 0.3 undecidable manual Sg 209 40.8258 -0.878 28
.AGST.SHE. 2006-12-17T16:39:23.32 0.1 undecidable manual Pg 197 154.0347 -0.66 64
IV.JOPP.HHE. 2006-12-17T16:39:22.94 0.1 undecidable manual Sg 80 13.1757 -0.881 40
IV.GALF.HHE. 2006-12-17T16:39:21.91 0.6 undecidable manual Pg 227 140.8479 -0.644 34
.MNO.SHZ. 2006-12-17T16:39:21.26 0.1 undecidable manual Pg 232 116.1948 1.249 55
MN.TIP.HHN. 2006-12-17T16:39:19.77 0.1 positive manual Pg 53 110.112 0.348 79
.SERS.HHE. 2006-12-17T16:39:18.65 0.1 positive manual Pg 58 96.3258 0.531 77
.SLNA.SHZ. 2006-12-17T16:39:17.27 0.6 undecidable manual Pg 268 78.366 0.711 38
.MPAZ.BHZ. 2006-12-17T16:39:16.85 0.1 negative manual Pg 161 74.0703 0.634 79
.MTTG.SHZ. 2006-12-17T16:39:16.43 0.1 negative manual Pg 183 64.6908 0.915 72
IV.ILLI.BHN. 2006-12-17T16:39:16.25 0.3 undecidable manual Pg 257 70.0743 0.34 65
IV.CARO.HHN. 2006-12-17T16:39:16.55 0.1 undecidable manual Pg 29 85.0482 -0.569 80
.SOI.EHE. 2006-12-17T16:39:15.95 0.1 negative manual Pg 154 63.2922 0.538 84
IV.PLAC.HHZ. 2006-12-17T16:39:15.81 0.1 negative manual Pg 104 62.8926 0.427 86
IV.IVPL.BHZ. 2006-12-17T16:39:15.92 0.1 positive manual Pg 251 69.5748 0.048 92
.MSI.SHZ. 2006-12-17T16:39:14.28 0.1 undecidable manual Pg 201 45.1215 0.011 97
.MSRU.BHE. 2006-12-17T16:39:13.95 0.1 negative manual Pg 209 40.8258 -0.098 95
.SCLL.SHZ. 2006-12-17T16:39:13.80 0.1 negative manual Pg 183 36.6411 -0.046 97
IV.JOPP.HHE. 2006-12-17T16:39:12.98 0.1 negative manual Pg 80 13.1757 -0.123 100
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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