Terremoto di magnitudo ML 2.9 del 08-12-2006 ore 22:03:39 (UTC) in zona: Costa Siciliana nord orientale (Messina)

Un terremoto di magnitudo ML 2.9 è avvenuto nella zona: Costa Siciliana nord orientale (Messina), il

  • 08-12-2006 22:03:39 (UTC)
  • 08-12-2006 23:03:39 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.1920, 14.8420 ad una profondità di 120 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Piraino ME 4 3962 3962
Brolo ME 4 5783 9745
Gioiosa Marea ME 5 7074 16819
Naso ME 9 3813 20632
Ficarra ME 9 1469 22101
Capo d'Orlando ME 9 13254 35355
Sant'Angelo di Brolo ME 9 3090 38445
Montagnareale ME 11 1615 40060
Sinagra ME 12 2705 42765
Patti ME 12 13431 56196
Castell'Umberto ME 12 3128 59324
Mirto ME 14 974 60298
San Salvatore di Fitalia ME 15 1319 61617
Librizzi ME 15 1660 63277
Capri Leone ME 15 4515 67792
Frazzanò ME 16 711 68503
Raccuja ME 16 1041 69544
Ucria ME 17 1058 70602
Tortorici ME 18 6435 77037
Torrenova ME 18 4386 81423
San Marco d'Alunzio ME 18 1996 83419
Galati Mamertino ME 19 2627 86046
San Piero Patti ME 19 2915 88961
Longi ME 20 1473 90434

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
62 Km a W di Messina (238439 abitanti)
70 Km a NW di Acireale (52622 abitanti)
71 Km a W di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
80 Km a N di Catania (314555 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML 2.9
2006-12-08
22:03:39
38.192 14.842 120 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 604919
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2006-12-08 22:03:39 ± 0.29
Latitudine 38.1920 ± 0.0162
Longitudine 14.8420 ± 0.0195
Profondità (km) 120 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 604919

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 2185
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 186
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 318
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2475.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 73
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 33
Numero di fasi 29
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.57
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.79145
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 26
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 22
Parametri delle magnitudo

ML:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 604919
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 11:33:04

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza 0.1
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 604919
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 11:33:04
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
MN.TIP.HHN. 2006-12-08T22:04:35.13 0.1 undecidable manual Sg 56 198.8454 1.767 15
IV.CARO.HHZ. 2006-12-08T22:04:28.00 0.1 undecidable manual Sg 45 167.61 0.539 34
IV.PLAC.HHE. 2006-12-08T22:04:23.46 0.1 undecidable manual Sg 78 141.8469 0.633 36
IV.JOPP.HHN. 2006-12-08T22:04:16.21 0.1 undecidable manual Sg 63 101.7204 -0.077 44
IV.MMME.BHZ. 2006-12-08T22:04:10.35 0.1 undecidable manual Sg 128 45.8208 0.777 41
MN.TIP.HHN. 2006-12-08T22:04:10.77 0.1 undecidable manual Pg 56 198.8454 0.368 59
IV.MSRU.BHN. 2006-12-08T22:04:10.42 0.1 undecidable manual Sg 82 58.5969 -0.342 46
IV.IVPL.BHZ. 2006-12-08T22:04:07.73 0.1 undecidable manual Sg 30 23.754 -0.409 48
IV.CARO.HHZ. 2006-12-08T22:04:06.59 0.1 undecidable manual Pg 45 167.61 -0.403 69
IV.CLTB.SHZ. 2006-12-08T22:04:06.54 0.1 undecidable manual Pg 245 157.8198 0.575 69
IV.FAVR.SHZ. 2006-12-08T22:04:06.01 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.GRI.EHZ. 2006-12-08T22:04:05.59 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CORL.HHN. 2006-12-08T22:04:04.11 0.1 undecidable manual Pg 257 138.3615 0.133 82
IV.PLAC.HHE. 2006-12-08T22:04:04.34 0.1 undecidable manual Pg 78 141.8469 0.023 83
IV.HAVL.BHN. 2006-12-08T22:04:03.57 0.1 undecidable manual Pg 170 138.861 -0.455 77
IV.PZI.SHZ. 2006-12-08T22:04:02.67 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.RAFF.HHZ. 2006-12-08T22:04:02.14 0.1 undecidable manual Pg 202 115.4955 0.369 81
IV.HVZN.BHZ. 2006-12-08T22:04:01.53 0.1 undecidable manual Pg 186 112.998 -0.011 88
IV.SOI.EHZ. 2006-12-08T22:04:00.93 0.1 undecidable manual Pg 97 106.6155 -0.039 89
IV.AGST.SHZ. 2006-12-08T22:04:00.77 0.1 undecidable manual Pg 162 109.113 -0.42 82
IV.JOPP.HHN. 2006-12-08T22:04:00.16 0.1 undecidable manual Pg 63 101.7204 -0.389 84
IV.MPAZ.BHZ. 2006-12-08T22:04:00.75 0.1 undecidable manual Pg 104 105.117 -0.087 89
IV.MTTG.SHZ. 2006-12-08T22:03:59.05 0.1 undecidable manual Pg 105 77.7666 0.42 87
IV.CSLB.SHZ. 2006-12-08T22:03:58.05 0.1 undecidable manual Pg 248 74.0703 -0.316 90
IV.GALF.HHZ. 2006-12-08T22:03:58.19 0.1 negative manual Pg 204 58.5969 0.834 77
IV.GIB.EHZ. 2006-12-08T22:03:58.08 0.1 undecidable manual Pg 253 74.6697 -0.326 89
IV.SCLL.SHZ. 2006-12-08T22:03:57.97 0.1 undecidable manual Pg 84 76.368 -0.556 84
IV.MMME.BHZ. 2006-12-08T22:03:57.07 0.1 undecidable manual Pg 128 45.8208 0.401 93
IV.MNO.SHZ. 2006-12-08T22:03:57.24 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.IFIL.BHZ. 2006-12-08T22:03:56.70 0.1 undecidable manual Pg 330 47.8188 -0.061 99
IV.MSRU.BHN. 2006-12-08T22:03:56.67 0.1 undecidable manual Pg 82 58.5969 -0.684 83
IV.SLNA.SHZ. 2006-12-08T22:03:56.69 0.1 undecidable manual Pg 359 41.2254 0.23 97
IV.IVPL.BHZ. 2006-12-08T22:03:55.61 0.1 undecidable manual Pg 30 23.754 -0.229 100
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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