Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 03-05-1985 ore 23:49:28 (Italia) in zona: 1 km E Monterosso Grana (CN)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 1 km E Monterosso Grana (CN), il

  • 03-05-1985 21:49:28 (UTC)
  • 03-05-1985 23:49:28 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.4050, 7.3370 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Monterosso Grana CN 1 505 505
Valgrana CN 4 786 1291
Pradleves CN 5 250 1541
Montemale di Cuneo CN 5 241 1782
Dronero CN 7 7035 8817
Caraglio CN 7 6836 15653
Rittana CN 8 109 15762
Valloriate CN 8 109 15871
Roccabruna CN 8 1585 17456
Bernezzo CN 8 4104 21560
Cartignano CN 9 190 21750
Gaiola CN 10 582 22332
Villar San Costanzo CN 10 1547 23879
Castelmagno CN 10 66 23945
Moiola CN 10 234 24179
Demonte CN 10 2003 26182
Cervasca CN 11 5013 31195
Roccasparvera CN 11 741 31936
San Damiano Macra CN 11 430 32366
Vignolo CN 12 2600 34966
Aisone CN 14 248 35214
Borgo San Dalmazzo CN 15 12468 47682
Valdieri CN 15 935 48617
Celle di Macra CN 15 100 48717
Roccavione CN 15 2761 51478
Valmala CN 16 52 51530
Busca CN 16 10181 61711
Macra CN 16 59 61770
Vinadio CN 17 644 62414
Cuneo CN 17 56081 118495
Rossana CN 17 908 119403
Melle CN 18 292 119695
Roaschia CN 18 107 119802
Venasca CN 18 1437 121239
Robilante CN 19 2306 123545
Brossasco CN 19 1084 124629
Entracque CN 19 774 125403
Boves CN 19 9835 135238
Frassino CN 19 265 135503
Tarantasca CN 19 2122 137625

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
17 Km a W di Cuneo (56081 abitanti)
72 Km a SW di Moncalieri (57294 abitanti)
74 Km a NW di Sanremo (54807 abitanti)
79 Km a SW di Torino (890529 abitanti)
88 Km a SW di Asti (76202 abitanti)
92 Km a W di Savona (61345 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 1985-05-03
21:49:28
44.405 7.337 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 5829
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-05-03 21:49:28 ± 0.576
Latitudine 44.4050 ± 0.0323
Longitudine 7.3370 ± 0.0435
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 5829

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4986.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 198
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 6
Numero di fasi 6
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00138
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01166
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 4
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 4
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 5829
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:10:14
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CK1.Z. 1985-05-03T21:49:52.50 10.0 undecidable manual SG 88 0.666 0.47 0.3
--.ORO.Z. 1985-05-03T21:49:52.00 10.0 undecidable manual PN 20 1.2987 -0.48 0.5
--.CK1.Z. 1985-05-03T21:49:42.50 10.0 undecidable manual PG 88 0.666 0.41 0.8
--.ROB.Z. 1985-05-03T21:49:42.00 10.0 undecidable manual SG 104 0.3996 -1.17 0
--.ROB.Z. 1985-05-03T21:49:37.30 10.0 undecidable manual PG 104 0.3996 0.31 2
--.STV.Z. 1985-05-03T21:49:32.40 10.0 positive manual PG 181 0.1554 -0.08 2.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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