Terremoto di magnitudo ML 3.0 del 02-07-2006 ore 19:52:00 (Italia) in zona: Costa Siciliana nord orientale (Messina)

Un terremoto di magnitudo ML 3.0 è avvenuto nella zona: Costa Siciliana nord orientale (Messina), il

  • 02-07-2006 17:52:00 (UTC)
  • 02-07-2006 19:52:00 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.1510, 15.1290 ad una profondità di 8 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Terme Vigliatore ME 3 7395 7395
Furnari ME 5 3784 11179
Falcone ME 6 2808 13987
Rodì Milici ME 6 2056 16043
Oliveri ME 7 2181 18224
Mazzarrà Sant'Andrea ME 7 1531 19755
Barcellona Pozzo di Gotto ME 8 41583 61338
Castroreale ME 9 2504 63842
Merì ME 11 2338 66180
Basicò ME 11 612 66792
Tripi ME 12 873 67665
Milazzo ME 13 31646 99311
San Filippo del Mela ME 13 7115 106426
Santa Lucia del Mela ME 14 4650 111076
Patti ME 14 13431 124507
Novara di Sicilia ME 15 1337 125844
Montagnareale ME 16 1615 127459
Pace del Mela ME 16 6239 133698
Librizzi ME 16 1660 135358
Gualtieri Sicaminò ME 17 1807 137165
Montalbano Elicona ME 17 2287 139452
Condrò ME 18 493 139945
San Piero Patti ME 18 2915 142860
Fondachelli-Fantina ME 19 1019 143879
San Pier Niceto ME 20 2837 146716

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
38 Km a W di Messina (238439 abitanti)
45 Km a W di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
60 Km a N di Acireale (52622 abitanti)
72 Km a N di Catania (314555 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.4
ML 3.0
2006-07-02
17:52:00
38.151 15.129 8 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 577809
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2006-07-02 17:52:00 ± 0.09
Latitudine 38.1510 ± 0.0054
Longitudine 15.1290 ± 0.0046
Profondità (km) 8 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 577809

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 567
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 161
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 15
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 721.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 95
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 39
Numero di fasi 20
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.37
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.88223
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 27
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 11
Parametri delle magnitudo

ML:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza 0.4
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 577809
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 11:04:39

Md:2.4

Campo Valore
Valore 2.4
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 577809
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 11:04:39
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.MTCE.BHE. 2006-07-02T17:53:15.22 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CGL.SHZ. 2006-07-02T17:53:08.30 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ORI.EHZ. 2006-07-02T17:53:00.40 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
MN.TIP.HHE. 2006-07-02T17:52:43.09 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.RAFF.HHN. 2006-07-02T17:52:41.31 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.HAVL.BHE. 2006-07-02T17:52:40.77 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.GRI.EHN. 2006-07-02T17:52:38.25 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SSY.BHN. 2006-07-02T17:52:36.43 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.PLAC.HHN. 2006-07-02T17:52:36.34 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CAFE.HHZ. 2006-07-02T17:52:36.29 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.HVZN.BHZ. 2006-07-02T17:52:36.86 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PZI.SHZ. 2006-07-02T17:52:34.40 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ZCCA.BHN. 2006-07-02T17:52:31.23 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
I1.HAGA.BHE. 2006-07-02T17:52:29.86 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.GIB.SHZ. 2006-07-02T17:52:29.89 0.1 undecidable manual Sg 260 97.9242 0.462 40
IV.SOI.SHZ. 2006-07-02T17:52:25.77 0.1 undecidable manual Sg 96 81.252 0.805 36
IV.AGST.SHN. 2006-07-02T17:52:23.44 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.HAVL.BHE. 2006-07-02T17:52:22.20 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.IFIL.BHZ. 2006-07-02T17:52:21.61 0.1 undecidable manual Sg 313 66.9774 0.435 43
IV.MTTG.SHZ. 2006-07-02T17:52:20.29 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.SSY.BHN. 2006-07-02T17:52:19.25 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SCLL.SHZ. 2006-07-02T17:52:17.64 0.1 undecidable manual Sg 77 52.3032 0.387 44
IV.GIB.SHZ. 2006-07-02T17:52:16.79 0.1 undecidable manual Pg 260 97.9242 -0.245 84
IV.MNO.SHZ. 2006-07-02T17:52:15.53 0.1 undecidable manual Sg 237 45.1215 0.205 47
IV.SOI.SHZ. 2006-07-02T17:52:14.19 0.1 undecidable manual Pg 96 81.252 -0.265 86
IV.MSI.SHZ. 2006-07-02T17:52:12.70 0.1 undecidable manual Sg 81 37.5291 -0.602 43
IV.MSRU.BHZ. 2006-07-02T17:52:12.90 0.1 undecidable manual Sg 69 35.3424 0.238 47
IV.IFIL.BHZ. 2006-07-02T17:52:11.81 0.1 undecidable manual Pg 313 66.9774 -0.46 85
IV.SLNA.SHZ. 2006-07-02T17:52:10.07 0.1 undecidable manual Pg 331 52.503 0.046 95
IV.IVPL.BHE. 2006-07-02T17:52:10.27 0.1 undecidable manual Sg 333 28.1496 0.044 50
IV.MMME.BHZ. 2006-07-02T17:52:09.77 0.1 undecidable manual Sg 155 26.3514 0.129 49
IV.SCLL.SHZ. 2006-07-02T17:52:09.73 0.1 undecidable manual Pg 77 52.3032 -0.274 91
IV.MTTG.SHZ. 2006-07-02T17:52:09.90 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MNO.SHZ. 2006-07-02T17:52:08.74 0.1 undecidable manual Pg 237 45.1215 -0.154 94
IV.MSRU.BHZ. 2006-07-02T17:52:07.38 0.1 undecidable manual Pg 69 35.3424 0.026 99
IV.MSI.SHZ. 2006-07-02T17:52:07.70 0.1 undecidable manual Pg 81 37.5291 -0.023 98
IV.ILLI.BHZ. 2006-07-02T17:52:07.73 0.1 undecidable manual Pg 334 36.2415 0.208 95
IV.IVPL.BHE. 2006-07-02T17:52:05.96 0.1 undecidable manual Pg 333 28.1496 0.014 100
IV.MMME.BHZ. 2006-07-02T17:52:05.68 0.1 positive manual Pg 155 26.3514 0.071 99
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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