Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 19-01-1985 ore 15:34:58 (UTC) in zona: 5 km SW Accettura (MT)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 5 km SW Accettura (MT), il

  • 19-01-1985 15:34:58 (UTC)
  • 19-01-1985 16:34:58 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.4540, 16.1270 ad una profondità di 8 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Accettura MT 5 1856 1856
Gorgoglione MT 7 989 2845
Cirigliano MT 8 375 3220
Pietrapertosa PZ 9 1032 4252
Guardia Perticara PZ 10 552 4804
Stigliano MT 10 4361 9165
Oliveto Lucano MT 11 450 9615
Corleto Perticara PZ 11 2511 12126
Castelmezzano PZ 11 800 12926
San Mauro Forte MT 11 1552 14478
Laurenzana PZ 13 1797 16275
Campomaggiore PZ 13 811 17086
Garaguso MT 14 1073 18159
Calciano MT 16 777 18936
Albano di Lucania PZ 16 1435 20371
Armento PZ 17 631 21002
Aliano MT 18 1008 22010
Salandra MT 18 2829 24839
Gallicchio PZ 18 862 25701
Trivigno PZ 18 678 26379
Anzi PZ 18 1696 28075
Tricarico MT 19 5388 33463
Missanello PZ 19 566 34029

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
34 Km a SE di Potenza (67122 abitanti)
46 Km a SW di Matera (60436 abitanti)
55 Km a SW di Altamura (70396 abitanti)
87 Km a S di Andria (100440 abitanti)
87 Km a SW di Bitonto (55540 abitanti)
92 Km a S di Cerignola (58396 abitanti)
93 Km a SW di Molfetta (59874 abitanti)
93 Km a SW di Bisceglie (55422 abitanti)
94 Km a W di Taranto (201100 abitanti)
95 Km a S di Trani (56217 abitanti)
97 Km a S di Barletta (94814 abitanti)
97 Km a SW di Bari (326344 abitanti)
98 Km a E di Battipaglia (50786 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0 1985-01-19
15:34:58
40.454 16.127 8 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 629
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-01-19 15:34:58 ± 0.584
Latitudine 40.4540 ± 0.0108
Longitudine 16.1270 ± 0.0105
Profondità (km) 8 ± 5 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 629

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1498.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 89
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 16
Numero di fasi 16
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00421
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01125
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri della magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 629
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:05:52
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.PE1.Z. 1985-01-19T15:35:34.00 10.0 undecidable manual SG 70 1.0434 0.18 0.5
--.BRT.Z. 1985-01-19T15:35:29.00 10.0 undecidable manual SG 61 0.8769 0.42 0.7
--.TR9.Z. 1985-01-19T15:35:29.50 10.0 undecidable manual SG 311 0.8991 0.28 0.5
--.BAI.Z. 1985-01-19T15:35:27.80 10.0 undecidable manual SG 41 0.8658 -0.3 0.5
--.MS1.Z. 1985-01-19T15:35:22.50 10.0 undecidable manual PN 353 1.2543 0.84 0.4
--.SGO.Z. 1985-01-19T15:35:20.00 10.0 undecidable manual SG 280 0.6327 -0.57 0.5
--.PE1.Z. 1985-01-19T15:35:18.60 10.0 undecidable manual PG 70 1.0434 -0.12 1.3
--.TR9.Z. 1985-01-19T15:35:16.30 10.0 undecidable manual PG 311 0.8991 0.24 1.3
--.ROI.Z. 1985-01-19T15:35:16.00 10.0 undecidable manual PG 159 0.9435 -0.88 0.4
--.BAI.Z. 1985-01-19T15:35:15.00 10.0 positive manual PG 41 0.8658 -0.42 2.2
--.BRT.Z. 1985-01-19T15:35:15.20 10.0 undecidable manual PG 61 0.8769 -0.49 1
--.ORI.Z. 1985-01-19T15:35:14.50 10.0 undecidable manual SG 149 0.4662 -0.92 0.1
--.CSI.Z. 1985-01-19T15:35:12.20 10.0 undecidable manual PG 169 0.6771 0.19 1.4
--.SGO.Z. 1985-01-19T15:35:11.00 10.0 undecidable manual PG 280 0.6327 -0.07 3
--.ORI.Z. 1985-01-19T15:35:09.00 10.0 undecidable manual PG 149 0.4662 0.9 0.8
--.MMN.Z. 1985-01-19T15:35:09.70 10.0 undecidable manual PG 190 0.5661 -0.3 1.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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