Terremoto di magnitudo ML 2.7 del 03-06-2006 ore 20:44:33 (Italia) in zona: 4 km SE Carpino (FG)

Un terremoto di magnitudo ML 2.7 è avvenuto nella zona: 4 km SE Carpino (FG), il

  • 03-06-2006 18:44:33 (UTC)
  • 03-06-2006 20:44:33 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.8160, 15.8800 ad una profondità di 26 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Carpino FG 4 4182 4182
Cagnano Varano FG 9 7330 11512
Ischitella FG 10 4432 15944
Vico del Gargano FG 11 7766 23710
Rodi Garganico FG 13 3693 27403
Monte Sant'Angelo FG 14 12657 40060
San Giovanni Rotondo FG 17 27184 67244
Mattinata FG 18 6310 73554
Peschici FG 19 4521 78075

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
21 Km a N di Manfredonia (57279 abitanti)
44 Km a E di San Severo (53905 abitanti)
48 Km a NE di Foggia (151991 abitanti)
61 Km a N di Cerignola (58396 abitanti)
64 Km a NW di Barletta (94814 abitanti)
74 Km a NW di Andria (100440 abitanti)
75 Km a NW di Trani (56217 abitanti)
82 Km a NW di Bisceglie (55422 abitanti)
91 Km a NW di Molfetta (59874 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML 2.7
2006-06-03
18:44:33
41.816 15.88 26 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 571389
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2006-06-03 18:44:33 ± 0.3
Latitudine 41.8160 ± 0.0189
Longitudine 15.8800 ± 0.0169
Profondità (km) 26 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 571389

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 2080
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 381
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 214
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2523.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 230
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 26
Numero di fasi 19
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.61
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.35798
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 18
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 12
Parametri delle magnitudo

ML:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 571389
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 10:57:56

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 571389
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 10:57:56
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.MCRV.HHN. 2006-06-03T18:45:09.50 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.FAGN.EHZ. 2006-06-03T18:45:06.73 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SGO.SHZ. 2006-06-03T18:45:00.24 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SGTA.HHE. 2006-06-03T18:44:59.20 0.3 undecidable manual Sg 210 86.8464 -0.43 30
IV.MCRV.HHN. 2006-06-03T18:44:58.99 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.FG4.SHZ. 2006-06-03T18:44:58.68 0.3 undecidable manual Sg 202 81.6516 0.403 31
IV.CII.SHZ. 2006-06-03T18:44:56.97 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.NOCI.HHE. 2006-06-03T18:44:56.01 0.3 undecidable manual Pg 139 150.738 -1.666 30
IV.FNVD.HHZ. 2006-06-03T18:44:52.33 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.FG2.SHZ. 2006-06-03T18:44:51.66 0.3 undecidable manual Sg 269 59.496 -0.875 27
IV.CAFE.HHE. 2006-06-03T18:44:51.28 0.3 undecidable manual Pg 212 102.5196 0.27 61
IV.VULT.HHN. 2006-06-03T18:44:50.58 0.3 undecidable manual Pg 193 98.0241 0.248 62
IV.CIGN.BHN. 2006-06-03T18:44:48.72 0.3 undecidable manual Pg 258 82.6506 0.714 55
IV.SGTA.HHE. 2006-06-03T18:44:48.72 0.1 undecidable manual Pg 210 86.8464 0.084 87
IV.FG4.SHZ. 2006-06-03T18:44:47.79 0.1 undecidable manual Pg 202 81.6516 -0.062 89
IV.FG5.SHZ. 2006-06-03T18:44:47.80 0.1 undecidable manual Pg 221 78.0663 0.493 81
IV.FG2.SHZ. 2006-06-03T18:44:44.46 0.1 undecidable manual Pg 269 59.496 -0.073 93
IV.RGNG.SHZ. 2006-06-03T18:44:44.40 0.3 undecidable manual Sg 237 28.9488 -0.76 30
IV.FGMS.SHZ. 2006-06-03T18:44:42.06 0.3 undecidable manual Sg 153 13.4754 -0.255 36
IV.MSAG.HHZ. 2006-06-03T18:44:42.18 0.1 undecidable manual Sg 168 11.877 0.077 50
IV.SGRT.HHZ. 2006-06-03T18:44:42.04 0.1 undecidable manual Sg 239 13.1757 -0.241 48
IV.RGNG.SHZ. 2006-06-03T18:44:40.10 0.1 positive manual Pg 237 28.9488 -0.176 96
IV.MSAG.HHZ. 2006-06-03T18:44:38.55 0.1 positive manual Pg 168 11.877 0.033 100
IV.SGRT.HHZ. 2006-06-03T18:44:38.66 0.1 positive manual Pg 239 13.1757 0.04 100
IV.FGMS.SHZ. 2006-06-03T18:44:38.76 0.1 negative manual Pg 153 13.4754 0.12 98
IV.ORI.EHZ. 2006-06-03T18:44:12.22 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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