Terremoto di magnitudo ML 2.8 del 20-05-2006 ore 11:19:08 (Italia) in zona: 3 km NW Fermignano (PU)

Un terremoto di magnitudo ML 2.8 è avvenuto nella zona: 3 km NW Fermignano (PU), il

  • 20-05-2006 09:19:08 (UTC)
  • 20-05-2006 11:19:08 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.6960, 12.6190 ad una profondità di 40 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Fermignano PU 3 8596 8596
Urbino PU 4 15019 23615
Urbania PU 8 7099 30714
Acqualagna PU 10 4393 35107
Peglio PU 10 696 35803
Montecalvo in Foglia PU 13 2718 38521
Petriano PU 13 2829 41350
Sassocorvaro PU 14 3504 44854
Isola del Piano PU 14 594 45448
Auditore PU 15 1566 47014
Piobbico PU 15 2029 49043
Lunano PU 15 1527 50570
Fossombrone PU 15 9575 60145
Piandimeleto PU 17 2167 62312
Cagli PU 17 8731 71043
Sant'Angelo in Vado PU 17 4133 75176
Tavoleto PU 17 867 76043
Montefelcino PU 18 2671 78714
Mondaino RN 18 1394 80108
Macerata Feltria PU 19 1990 82098
Montegridolfo RN 19 1012 83110
Belforte all'Isauro PU 20 769 83879

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
34 Km a SW di Pesaro (94582 abitanti)
36 Km a W di Fano (60888 abitanti)
41 Km a S di Rimini (147750 abitanti)
58 Km a SE di Cesena (96758 abitanti)
65 Km a E di Arezzo (99543 abitanti)
68 Km a N di Perugia (166134 abitanti)
73 Km a W di Ancona (100861 abitanti)
75 Km a SE di Forlì (117913 abitanti)
83 Km a N di Foligno (57155 abitanti)
87 Km a SE di Ravenna (159116 abitanti)
88 Km a SE di Faenza (58541 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML 2.8
2006-05-20
09:19:08
43.696 12.619 40 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 569409
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2006-05-20 09:19:08 ± 0.14
Latitudine 43.6960 ± 0.0099
Longitudine 12.6190 ± 0.0137
Profondità (km) 40 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 569409

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1118
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 541
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 126
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1555.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 68
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 48
Numero di fasi 26
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.57
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.31301
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 36
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 17
Parametri delle magnitudo

ML:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza 0.4
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 569409
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 10:55:53

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 569409
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 10:55:53
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.BRES.EHZ. 2006-05-20T09:20:28.23 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.APPI.EHE. 2006-05-20T09:20:24.76 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
CH.MUGIO.HHZ. 2006-05-20T09:20:00.77 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
CH.FUORN.HHZ. 2006-05-20T09:19:59.36 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PTCC.SHZ. 2006-05-20T09:19:58.38 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.BRES.EHZ. 2006-05-20T09:19:54.58 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.VVLD.EHE. 2006-05-20T09:19:52.54 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.APPI.EHE. 2006-05-20T09:19:52.58 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.BDI.HHE. 2006-05-20T09:19:52.16 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MABI.HHE. 2006-05-20T09:19:50.30 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.FNVD.HHN. 2006-05-20T09:19:50.11 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SDI.SHZ. 2006-05-20T09:19:49.16 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.VVLD.EHE. 2006-05-20T09:19:46.47 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CTI.SHZ. 2006-05-20T09:19:45.11 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CSNT.BHZ. 2006-05-20T09:19:39.11 0.1 undecidable manual Sg 257 109.6125 -0.716 37
IV.SACS.HHN. 2006-05-20T09:19:39.81 0.1 undecidable manual Sg 212 110.112 -0.114 44
IV.FAGN.EHZ. 2006-05-20T09:19:38.22 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PII.SHZ. 2006-05-20T09:19:37.00 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.AQU.SHZ. 2006-05-20T09:19:36.15 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.FIAM.HHZ. 2006-05-20T09:19:35.78 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MNS.BHZ. 2006-05-20T09:19:31.41 0.1 undecidable manual Pg 178 145.5432 0.174 78
IV.VCEL.EHZ. 2006-05-20T09:19:31.02 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.TERO.HHZ. 2006-05-20T09:19:31.29 0.1 undecidable manual Pg 146 143.2455 0.33 76
IV.SFI.SHZ. 2006-05-20T09:19:31.15 0.1 undecidable manual Sg 291 65.9895 0.706 40
IV.CAMP.EHE. 2006-05-20T09:19:31.15 0.1 undecidable manual Pg 153 143.745 0.131 79
IV.GRFL.SHZ. 2006-05-20T09:19:30.96 0.1 undecidable manual Pg 246 145.743 -0.31 77
IV.CING.HHZ. 2006-05-20T09:19:29.70 0.1 undecidable manual Sg 127 58.3971 0.884 37
IV.LATE.HHZ. 2006-05-20T09:19:29.70 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MURB.HHZ. 2006-05-20T09:19:27.79 0.1 undecidable manual Sg 189 48.7179 1.025 34
IV.SEI.SHZ. 2006-05-20T09:19:27.10 0.1 undecidable manual Pg 292 108.3138 0.486 80
IV.SACS.HHN. 2006-05-20T09:19:26.32 0.1 undecidable manual Pg 212 110.112 -0.51 80
IV.CSNT.BHZ. 2006-05-20T09:19:26.38 0.1 undecidable manual Pg 257 109.6125 -0.396 81
IV.SOI.EHN. 2006-05-20T09:19:26.79 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.NRCA.SHZ. 2006-05-20T09:19:25.95 0.1 undecidable manual Pg 157 103.7184 -0.09 88
IV.BADI.EHZ. 2006-05-20T09:19:25.50 0.1 undecidable manual Sg 236 36.5412 1.128 33
IV.VMG.SHZ. 2006-05-20T09:19:25.03 0.1 undecidable manual Pg 289 90.9423 0.578 80
IV.ARVD.EHZ. 2006-05-20T09:19:24.03 0.1 undecidable manual Sg 130 33.9438 0.13 49
IV.PESA.EHZ. 2006-05-20T09:19:24.37 0.1 undecidable manual Sg 33 32.4453 0.746 43
IV.AOI.BHZ. 2006-05-20T09:19:23.40 0.1 undecidable manual Pg 101 80.5638 0.239 90
IV.RSM.EHZ. 2006-05-20T09:19:23.40 0.1 undecidable manual Sg 332 29.2485 0.297 48
IV.SFI.SHZ. 2006-05-20T09:19:21.16 0.1 undecidable manual Pg 291 65.9895 -0.197 92
IV.CING.HHZ. 2006-05-20T09:19:20.24 0.1 undecidable manual Pg 127 58.3971 -0.179 93
IV.MURB.HHZ. 2006-05-20T09:19:19.10 0.1 undecidable manual Pg 189 48.7179 -0.132 97
IV.RSM.EHZ. 2006-05-20T09:19:17.04 0.1 undecidable manual Pg 332 29.2485 -0.079 100
IV.BADI.EHZ. 2006-05-20T09:19:17.35 0.1 undecidable manual Pg 236 36.5412 -0.5 92
IV.ARV.SHZ. 2006-05-20T09:19:16.96 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ARVD.EHZ. 2006-05-20T09:19:16.98 0.1 undecidable manual Pg 130 33.9438 -0.6 88
IV.PESA.EHZ. 2006-05-20T09:19:16.88 0.1 undecidable manual Pg 33 32.4453 -0.542 88
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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