Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 02-01-1988 ore 00:24:42 (UTC) in zona: 4 km NE Lavarone (TN)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 4 km NE Lavarone (TN), il

  • 02-01-1988 00:24:42 (UTC)
  • 02-01-1988 01:24:42 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 45.9680, 11.3130 ad una profondità di 9 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Lavarone TN 5 1138 1138
Caldonazzo TN 5 3631 4769
Levico Terme TN 5 7915 12684
Luserna TN 5 276 12960
Tenna TN 6 993 13953
Pedemonte VI 7 774 14727
Lastebasse VI 7 208 14935
Calceranica al Lago TN 7 1387 16322
Novaledo TN 7 1076 17398
Vignola-Falesina TN 9 162 17560
Altopiano della Vigolana TN 10 4942 22502
Valdastico VI 10 1297 23799
Pergine Valsugana TN 12 21280 45079
Roncegno Terme TN 12 2879 47958
Folgaria TN 12 3191 51149
Tonezza del Cimone VI 12 521 51670
Frassilongo TN 13 338 52008
Rotzo VI 13 666 52674
Ronchi Valsugana TN 15 434 53108
Borgo Valsugana TN 15 6945 60053
Terragnolo TN 16 716 60769
Sant'Orsola Terme TN 16 1098 61867
Torcegno TN 16 697 62564
Fierozzo TN 16 469 63033
Besenello TN 16 2654 65687
Laghi VI 16 133 65820
Roana VI 17 4321 70141
Telve di Sopra TN 17 589 70730
Castelnuovo TN 17 1042 71772
Civezzano TN 17 4002 75774
Aldeno TN 17 3059 78833
Calliano TN 17 1807 80640
Telve TN 17 2019 82659
Garniga Terme TN 18 388 83047
Carzano TN 18 518 83565
Asiago VI 18 6426 89991
Arsiero VI 18 3192 93183
Palù del Fersina TN 18 173 93356
Scurelle TN 19 1425 94781
Fornace TN 19 1355 96136
Trento TN 19 117317 213453
Baselga di Pinè TN 19 5031 218484
Cimone TN 19 728 219212
Nomi TN 19 1398 220610
Castel Ivano TN 20 3301 223911
Posina VI 20 566 224477

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
19 Km a SE di Trento (117317 abitanti)
50 Km a NW di Vicenza (112953 abitanti)
59 Km a S di Bolzano (106441 abitanti)
64 Km a NE di Verona (258765 abitanti)
76 Km a NW di Padova (210401 abitanti)
80 Km a W di Treviso (83731 abitanti)
97 Km a E di Brescia (196480 abitanti)
99 Km a NW di Venezia (263352 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 2.0
1988-01-02
00:24:42
45.968 11.313 9 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 60279
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1988-01-02 00:24:42 ± 0.522
Latitudine 45.9680 ± 0.0338
Longitudine 11.3130 ± 0.0233
Profondità (km) 9 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 60279

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4167.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 98
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 20
Numero di fasi 20
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.9
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00219
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01894
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 13
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 60279
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:57:31

ML:2.0

Campo Valore
Valore 2.0
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 60279
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.BDI.Z. 1988-01-02T00:25:38.50 10.0 undecidable manual SN 195 1.9647 -1.39 0.2
--.VAI.Z. 1988-01-02T00:25:34.38 10.0 undecidable manual SN 267 1.7649 -0.75 0.4
--.TRI.Z. 1988-01-02T00:25:33.50 10.0 undecidable manual SN 97 1.7205 -0.57 0.7
--.RBL.Z. 1988-01-02T00:25:32.25 10.0 undecidable manual SN 72 1.6317 0.48 0.5
--.FVI.Z. 1988-01-02T00:25:21.10 10.0 undecidable manual SN 58 1.1877 -0.35 0.6
--.MDI.Z. 1988-01-02T00:25:19.84 10.0 undecidable manual SN 261 1.1211 -0.08 0.6
--.BDI.Z. 1988-01-02T00:25:18.90 10.0 undecidable manual PN 195 1.9647 2.56 0.1
--.PGD.Z. 1988-01-02T00:25:18.50 10.0 undecidable manual PN 172 2.0979 1.03 1
--.KBA.Z. 1988-01-02T00:25:14.70 10.0 positive manual PN 51 1.776 1.73 0.9
--.TRI.Z. 1988-01-02T00:25:13.10 10.0 undecidable manual PN 97 1.7205 0.92 2.3
--.TMA.Z. 1988-01-02T00:25:12.30 10.0 undecidable manual PN 275 1.6872 0.5 1.4
--.VAI.Z. 1988-01-02T00:25:12.68 10.0 undecidable manual PN 267 1.7649 -0.11 1.4
--.RBL.Z. 1988-01-02T00:25:10.66 10.0 undecidable manual PN 72 1.6317 -0.19 1.4
--.VDL.Z. 1988-01-02T00:25:08.39 10.0 undecidable manual PN 293 1.3653 1.02 1.1
--.SAL.Z. 1988-01-02T00:25:04.65 10.0 undecidable manual SG 237 0.6438 -0.8 0.4
--.FVI.Z. 1988-01-02T00:25:03.64 10.0 positive manual PN 58 1.1877 -1.19 1.6
--.MDI.Z. 1988-01-02T00:25:03.32 10.0 undecidable manual PN 261 1.1211 -0.69 1.2
--.OSS.Z. 1988-01-02T00:25:03.50 10.0 undecidable manual PN 312 1.0767 0.18 1.6
--.SAL.Z. 1988-01-02T00:24:54.56 10.0 undecidable manual PG 237 0.6438 -1.09 0.8
--.CTI.Z. 1988-01-02T00:24:47.00 10.0 positive manual PG 71 0.2442 -1.05 1.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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