Terremoto di magnitudo ML 2.7 del 16-04-2006 ore 17:36:02 (Italia) in zona: Costa Siciliana nord orientale (Messina)

Un terremoto di magnitudo ML 2.7 è avvenuto nella zona: Costa Siciliana nord orientale (Messina), il

  • 16-04-2006 15:36:02 (UTC)
  • 16-04-2006 17:36:02 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.1730, 14.8390 ad una profondità di 118 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Brolo ME 2 5783 5783
Piraino ME 2 3962 9745
Gioiosa Marea ME 5 7074 16819
Ficarra ME 7 1469 18288
Naso ME 7 3813 22101
Sant'Angelo di Brolo ME 8 3090 25191
Capo d'Orlando ME 8 13254 38445
Sinagra ME 10 2705 41150
Castell'Umberto ME 10 3128 44278
Montagnareale ME 11 1615 45893
Patti ME 12 13431 59324
Mirto ME 12 974 60298
San Salvatore di Fitalia ME 13 1319 61617
Librizzi ME 13 1660 63277
Capri Leone ME 14 4515 67792
Frazzanò ME 14 711 68503
Raccuja ME 14 1041 69544
Ucria ME 15 1058 70602
Tortorici ME 16 6435 77037
San Marco d'Alunzio ME 16 1996 79033
Galati Mamertino ME 17 2627 81660
Torrenova ME 17 4386 86046
San Piero Patti ME 18 2915 88961
Longi ME 18 1473 90434
Militello Rosmarino ME 20 1324 91758

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
63 Km a W di Messina (238439 abitanti)
69 Km a NW di Acireale (52622 abitanti)
71 Km a W di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
78 Km a N di Catania (314555 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 2.7 2006-04-16
15:36:02
38.173 14.839 118 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 562159
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2006-04-16 15:36:02 ± 0.16
Latitudine 38.1730 ± 0.0081
Longitudine 14.8390 ± 0.0114
Profondità (km) 118 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 562159

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1021
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 392
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 249
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1345.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 44
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 47
Numero di fasi 46
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.63
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 3.32839
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 36
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 35
Parametri della magnitudo

ML:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 562159
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 10:48:16
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
MN.TIP.HHN. 2006-04-16T15:36:58.42 0.3 undecidable manual Sg 56 200.1441 1.191 16
.BRT.SHZ. 2006-04-16T15:36:51.83 0.3 undecidable manual Pg 33 358.8741 -1.055 14
.LCI.SHZ. 2006-04-16T15:36:51.74 0.3 undecidable manual Pg 48 369.4524 -2.431 5
IV.HMDC.BHZ. 2006-04-16T15:36:46.07 0.3 undecidable manual Sg 182 134.7651 0.923 24
IV.PLAC.HHZ. 2006-04-16T15:36:46.65 0.3 undecidable manual Sg 77 142.5462 0.156 31
IV.CSSN.SHZ. 2006-04-16T15:36:46.23 0.1 undecidable manual Pg 3 298.5789 0.573 24
IV.MRLC.HHE. 2006-04-16T15:36:46.00 0.3 undecidable manual Pg 11 291.8856 1.134 16
IV.HAVL.BHN. 2006-04-16T15:36:46.04 0.6 undecidable manual Sg 169 136.863 0.526 19
IV.MCRV.HHN. 2006-04-16T15:36:44.96 0.1 undecidable manual Pg 5 290.7867 0.223 30
IV.HVZN.BHZ. 2006-04-16T15:36:42.30 0.3 undecidable manual Sg 186 110.9001 1.107 23
IV.SGO.SHZ. 2006-04-16T15:36:42.31 0.1 undecidable manual Pg 8 267.8319 0.285 37
IV.CDRU.HHN. 2006-04-16T15:36:41.57 0.1 undecidable manual Pg 9 260.0397 0.461 38
IV.SLCN.BHZ. 2006-04-16T15:36:40.54 0.3 undecidable manual Pg 15 255.1557 -0.001 33
IV.SOI.EHZ. 2006-04-16T15:36:40.54 0.3 undecidable manual Sg 96 106.6155 0.017 34
MN.CEL.HHZ. 2006-04-16T15:36:38.08 0.3 undecidable manual Sg 84 92.4408 -0.33 33
IV.CMPR.HHE. 2006-04-16T15:36:38.81 0.1 undecidable manual Pg 9 241.2807 -0.111 48
IV.MGR.BHE. 2006-04-16T15:36:37.04 0.1 positive manual Pg 16 226.4067 -0.169 53
IV.MSI.SHZ. 2006-04-16T15:36:37.19 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
MN.CUC.HHN. 2006-04-16T15:36:36.65 0.1 negative manual Pg 22 218.7144 0.315 54
IV.GIB.SHZ. 2006-04-16T15:36:35.97 0.3 undecidable manual Sg 254 73.8705 0.044 36
IV.MMME.BHZ. 2006-04-16T15:36:34.07 0.3 undecidable manual Sg 126 44.8218 1.176 26
MN.TIP.HHN. 2006-04-16T15:36:34.37 0.1 positive manual Pg 56 200.1441 0.136 63
IV.MSRU.BHZ. 2006-04-16T15:36:34.41 0.3 undecidable manual Sg 80 59.1963 0.164 37
IV.SERS.HHZ. 2006-04-16T15:36:32.72 0.1 negative manual Pg 59 186.6687 -0.017 69
IV.IVPL.BHZ. 2006-04-16T15:36:31.39 0.1 undecidable manual Sg 29 25.6521 -0.219 51
MN.CLTB.HHZ. 2006-04-16T15:36:29.88 0.1 negative manual Pg 246 156.7209 0.374 74
IV.GRI.EHZ. 2006-04-16T15:36:29.82 0.1 undecidable manual Pg 62 154.9227 0.5 73
IV.USI.HHZ. 2006-04-16T15:36:29.17 0.1 negative manual Pg 293 155.9217 -0.252 78
IV.HAVL.BHN. 2006-04-16T15:36:27.07 0.1 positive manual Pg 169 136.863 -0.399 79
IV.HMDC.BHZ. 2006-04-16T15:36:27.26 0.1 positive manual Pg 182 134.7651 0.003 86
IV.PLAC.HHZ. 2006-04-16T15:36:27.89 0.1 negative manual Pg 77 142.5462 -0.145 82
IV.PZI.SHZ. 2006-04-16T15:36:26.17 0.1 undecidable manual Pg 176 124.1868 -0.048 87
IV.SSY.BHZ. 2006-04-16T15:36:25.01 0.1 positive manual Pg 170 114.4965 -0.297 84
IV.HVZN.BHZ. 2006-04-16T15:36:25.03 0.1 positive manual Pg 186 110.9001 0.055 89
IV.RAFF.HHZ. 2006-04-16T15:36:25.65 0.1 undecidable manual Pg 202 113.4975 0.437 82
IV.AGST.SHZ. 2006-04-16T15:36:24.13 0.1 positive manual Pg 161 107.2149 -0.516 81
IV.SOI.EHZ. 2006-04-16T15:36:24.49 0.1 positive manual Pg 96 106.6155 -0.1 89
MN.CEL.HHZ. 2006-04-16T15:36:23.11 0.1 undecidable manual Pg 84 92.4408 -0.258 89
IV.MTTG.SHZ. 2006-04-16T15:36:22.62 0.1 positive manual Pg 104 77.4669 0.423 89
IV.GIB.SHZ. 2006-04-16T15:36:21.69 0.1 negative manual Pg 254 73.8705 -0.242 93
IV.SCLL.SHZ. 2006-04-16T15:36:21.79 0.1 undecidable manual Pg 83 76.8675 -0.36 89
IV.CSLB.SHZ. 2006-04-16T15:36:21.53 0.1 negative manual Pg 249 73.0713 -0.35 91
IV.SLNA.SHZ. 2006-04-16T15:36:20.25 0.1 undecidable manual Pg 359 43.3233 0.138 100
IV.MSRU.BHZ. 2006-04-16T15:36:20.42 0.1 undecidable manual Pg 80 59.1963 -0.543 88
IV.MMME.BHZ. 2006-04-16T15:36:20.58 0.1 positive manual Pg 126 44.8218 0.394 95
IV.IFIL.BHZ. 2006-04-16T15:36:20.25 0.1 negative manual Pg 331 49.4172 -0.165 99
IV.IVPL.BHZ. 2006-04-16T15:36:19.12 0.1 negative manual Pg 29 25.6521 -0.321 99
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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