Terremoto di magnitudo ML 2.8 del 05-01-2006 ore 07:36:16 (UTC) in zona: 9 km E Rocca di Neto (KR)

Un terremoto di magnitudo ML 2.8 è avvenuto nella zona: 9 km E Rocca di Neto (KR), il

  • 05-01-2006 07:36:16 (UTC)
  • 05-01-2006 08:36:16 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.1790, 17.1110 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Rocca di Neto KR 9 5687 5687
Crotone KR 11 62178 67865
Strongoli KR 11 6571 74436
Scandale KR 14 3169 77605
Casabona KR 15 2718 80323
Melissa KR 16 3549 83872
San Nicola dell'Alto KR 17 856 84728
Santa Severina KR 17 2131 86859
San Mauro Marchesato KR 18 2157 89016
Carfizzi KR 18 661 89677
Cutro KR 20 10541 100218
Belvedere di Spinello KR 20 2297 102515

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
11 Km a N di Crotone (62178 abitanti)
54 Km a NE di Catanzaro (90612 abitanti)
72 Km a E di Lamezia Terme (70714 abitanti)
75 Km a E di Cosenza (67546 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
ML 2.8
2006-01-05
07:36:16
39.179 17.111 10 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 547479
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2006-01-05 07:36:16 ± 0.29
Latitudine 39.1790 ± 0.0189
Longitudine 17.1110 ± 0.0278
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 547479

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 2842
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 1579
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 53
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3189.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 184
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 28
Numero di fasi 16
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.78
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 2.26269
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 24
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri delle magnitudo

ML:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 547479
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 10:33:14

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 547479
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 10:33:14
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.LCI.SHZ. 2006-01-05T07:37:00.32 0.3 undecidable manual Sg 33 154.0347 -0.121 31
IV.FIU.EHE. 2006-01-05T07:36:57.27 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MNO.XHZ. 2006-01-05T07:36:55.17 0.3 undecidable manual Pg 237 251.1597 0.49 32
IV.CMPR.HHZ. 2006-01-05T07:36:54.41 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.ORI.SHZ. 2006-01-05T07:36:52.95 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.SGO.SHZ. 2006-01-05T07:36:51.12 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.CMPR.HHZ. 2006-01-05T07:36:50.86 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
.MMME.BHE. 2006-01-05T07:36:49.56 0.1 undecidable manual Pg 230 212.1321 -0.256 59
HL.KEK.SHN. 2006-01-05T07:36:49.24 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.IVPL.BHZ. 2006-01-05T07:36:48.85 0.3 undecidable manual Pg 245 204.6396 -0.042 48
IV.SLCN.SHZ. 2006-01-05T07:36:47.28 0.3 undecidable manual Pg 317 184.1712 0.933 41
IV.BRT.SHZ. 2006-01-05T07:36:46.27 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MGR.SHZ. 2006-01-05T07:36:46.11 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MSRU.BHZ. 2006-01-05T07:36:45.86 0.6 undecidable manual Pg 234 171.8946 1.182 26
IV.MTTG.SHZ. 2006-01-05T07:36:44.73 0.3 undecidable manual Pg 224 178.8876 -0.947 42
IV.ATN.XHZ. 2006-01-05T07:36:43.63 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SCLL.SHZ. 2006-01-05T07:36:42.94 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SOI.EHZ. 2006-01-05T07:36:41.70 0.1 undecidable manual Pg 217 153.0357 -0.078 83
MN.CEL.HHZ. 2006-01-05T07:36:41.29 0.3 undecidable manual Pg 226 146.5422 0.515 58
MN.CUC.HHE. 2006-01-05T07:36:41.92 0.3 undecidable manual Pg 310 142.9458 1.698 32
IV.LCI.SHZ. 2006-01-05T07:36:41.57 0.3 undecidable manual Pg 33 154.0347 -0.354 59
IV.PLAC.HHZ. 2006-01-05T07:36:37.97 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ORI.SHZ. 2006-01-05T07:36:35.22 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
.TDS.SHZ. 2006-01-05T07:36:31.07 0.3 undecidable manual Pg 309 85.1481 -0.235 70
.GRI.EHN. 2006-01-05T07:36:29.79 0.1 undecidable manual Pg 237 71.5728 0.579 88
.TIP.HHE. 2006-01-05T07:36:27.02 0.1 undecidable manual Sg 270 30.3474 -0.41 50
.SERS.HHZ. 2006-01-05T07:36:23.98 0.1 undecidable manual Pg 247 39.7269 -0.322 100
.TIP.HHE. 2006-01-05T07:36:22.16 0.1 undecidable manual Pg 270 30.3474 -0.704 90
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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