Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 01-12-1987 ore 13:05:05 (Italia) in zona: 2 km W Castelfranco in Miscano (BN)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 2 km W Castelfranco in Miscano (BN), il

  • 01-12-1987 12:05:05 (UTC)
  • 01-12-1987 13:05:05 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.2940, 15.0630 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Castelfranco in Miscano BN 2 916 916
Ginestra degli Schiavoni BN 2 476 1392
Montefalcone di Val Fortore BN 6 1525 2917
Casalbore AV 8 1800 4717
Faeto FG 9 627 5344
Roseto Valfortore FG 9 1074 6418
Foiano di Val Fortore BN 10 1410 7828
Greci AV 10 691 8519
Celle di San Vito FG 11 166 8685
Buonalbergo BN 11 1730 10415
Montecalvo Irpino AV 11 3725 14140
Savignano Irpino AV 12 1140 15280
San Giorgio La Molara BN 12 2994 18274
Molinara BN 13 1618 19892
Castelluccio Valmaggiore FG 13 1318 21210
San Bartolomeo in Galdo BN 14 4867 26077
Baselice BN 14 2397 28474
San Marco dei Cavoti BN 15 3371 31845
Ariano Irpino AV 16 22700 54545
Biccari FG 16 2800 57345
Alberona FG 16 985 58330
Montaguto AV 17 423 58753
Pago Veiano BN 17 2406 61159
Orsara di Puglia FG 17 2767 63926
Sant'Arcangelo Trimonte BN 17 573 64499
Castelvetere in Val Fortore BN 19 1240 65739
Panni FG 20 804 66543

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
30 Km a NE di Benevento (60091 abitanti)
44 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
48 Km a NE di Avellino (54857 abitanti)
51 Km a SW di San Severo (53905 abitanti)
66 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
70 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
70 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
72 Km a NE di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
73 Km a NE di Salerno (135261 abitanti)
75 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
76 Km a NE di Scafati (50787 abitanti)
77 Km a N di Battipaglia (50786 abitanti)
78 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
79 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
80 Km a E di Aversa (53047 abitanti)
81 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
81 Km a W di Manfredonia (57279 abitanti)
81 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
83 Km a NE di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
83 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
85 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
85 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
95 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
96 Km a NW di Potenza (67122 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 2.6
1987-12-01
12:05:05
41.294 15.063 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 59159
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1987-12-01 12:05:05 ± 0.202
Latitudine 41.2940 ± 0.0136
Longitudine 15.0630 ± 0.0172
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 59159

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2085.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 89
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 15
Numero di fasi 15
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00243
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01457
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 11
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 11
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 59159
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:56:32

ML:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 59159
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MGR.Z. 1987-12-01T12:05:46.84 10.0 undecidable manual SN 162 1.2099 0.2 0.6
--.SOR.Z. 1987-12-01T12:05:37.90 10.0 undecidable manual SG 217 0.888 0.25 0.7
--.BRT.Z. 1987-12-01T12:05:37.16 10.0 undecidable manual PN! 104 1.6206 2.09 0
--.BAI.Z. 1987-12-01T12:05:33.00 10.0 undecidable manual PN 97 1.3764 1.32 0.4
--.MGR.Z. 1987-12-01T12:05:29.19 10.0 undecidable manual PN 162 1.2099 -0.23 1.5
--.SDI.Z. 1987-12-01T12:05:28.00 10.0 undecidable manual PG 294 1.0101 1.43 0.4
--.FG2.Z. 1987-12-01T12:05:24.88 10.0 undecidable manual SG 8 0.5106 -0.45 0.4
--.SOR.Z. 1987-12-01T12:05:23.10 10.0 undecidable manual PG 217 0.888 -1.13 0.6
--.MSC.Z. 1987-12-01T12:05:22.40 10.0 undecidable manual PG 263 0.8214 -0.49 1.4
--.OVO.Z. 1987-12-01T12:05:20.50 10.0 undecidable manual PG 227 0.6882 0.23 1.9
--.FG4.Z. 1987-12-01T12:05:19.59 10.0 undecidable manual SG 115 0.3774 -1 0.3
--.SGG.Z. 1987-12-01T12:05:17.10 10.0 undecidable manual PG 280 0.5106 -0.14 1.8
--.FG2.Z. 1987-12-01T12:05:17.27 10.0 undecidable manual PG 8 0.5106 0.14 1.9
--.FG4.Z. 1987-12-01T12:05:14.80 10.0 undecidable manual PG 115 0.3774 -0.31 1.7
--.TR9.Z. 1987-12-01T12:05:12.80 10.0 undecidable manual PG 153 0.2664 0.63 1.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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