Terremoto di magnitudo ML 3.0 del 23-04-2005 ore 19:10:48 (UTC) in zona: Costa Calabra sud occidentale (Catanzaro, Vibo Valentia, Reggio di Calabria)

Un terremoto di magnitudo ML 3.0 è avvenuto nella zona: Costa Calabra sud occidentale (Catanzaro, Vibo Valentia, Reggio di Calabria), il

  • 23-04-2005 19:10:48 (UTC)
  • 23-04-2005 21:10:48 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.4040, 15.7980 ad una profondità di 20 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Palmi RC 7 18930 18930
Gioia Tauro RC 9 19864 38794
Seminara RC 10 2811 41605
Bagnara Calabra RC 13 10255 51860
Melicuccà RC 13 930 52790
San Ferdinando RC 14 4490 57280
Rizziconi RC 14 7829 65109
San Procopio RC 16 534 65643
Sant'Eufemia d'Aspromonte RC 16 4120 69763
Sinopoli RC 17 2089 71852
Scilla RC 18 4964 76816
Cosoleto RC 18 859 77675
Rosarno RC 19 14841 92516
Varapodio RC 19 2160 94676
Nicotera VV 20 6290 100966
Taurianova RC 20 15636 116602

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
31 Km a NE di Messina (238439 abitanti)
35 Km a NE di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
78 Km a SW di Lamezia Terme (70714 abitanti)
89 Km a SW di Catanzaro (90612 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML 3.0
2005-04-23
19:10:48
38.404 15.798 20 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 515759
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2005-04-23 19:10:48 ± 0.16
Latitudine 38.4040 ± 0.0090
Longitudine 15.7980 ± 0.0115
Profondità (km) 20 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 515759

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 889
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 805
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 55
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1414.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 100
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 26
Numero di fasi 21
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.37057
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 16
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 13
Parametri delle magnitudo

ML:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza 0.4
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 515759
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 10:00:49

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza 0.1
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 515759
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 10:00:49
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.SGO.SHZ. 2005-04-23T19:11:23.66 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
MN.TIP.HHZ. 2005-04-23T19:11:23.69 3.0 undecidable manual Sg 44 119.5914 -2.469 0
IV.MGR.SHZ. 2005-04-23T19:11:16.62 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SSY.BHZ. 2005-04-23T19:11:14.44 0.1 undecidable manual Pn 205 152.1366 -0.062 80
IV.MMME.BHZ. 2005-04-23T19:11:11.08 0.1 undecidable manual Sg 223 70.374 -0.591 42
IV.AGST.SHZ. 2005-04-23T19:11:11.87 0.1 undecidable manual Pn 202 136.7631 -0.642 71
IV.GRI.EHN. 2005-04-23T19:11:09.96 3.0 undecidable manual Sg 49 71.1732 -1.926 0
MN.TIP.HHZ. 2005-04-23T19:11:09.23 0.1 undecidable manual Pn 44 119.5914 -0.425 78
IV.MTTG.SHZ. 2005-04-23T19:11:04.70 0.1 undecidable manual Sg 191 45.2214 0.298 47
IV.SOI.EHZ. 2005-04-23T19:11:03.21 0.1 undecidable manual Sg 149 42.9237 -0.532 44
IV.GRI.EHN. 2005-04-23T19:11:02.03 0.1 undecidable manual Pn 49 71.1732 0.396 89
IV.MMME.BHZ. 2005-04-23T19:11:01.71 0.1 undecidable manual Pn 223 70.374 0.198 91
IV.MSI.SHZ. 2005-04-23T19:11:00.32 0.1 undecidable manual Sg 224 30.6471 -0.05 51
IV.STR4.EHN. 2005-04-23T19:11:00.17 0.1 undecidable manual Pn 309 65.3901 -0.519 85
IV.TDS.SHZ. 2005-04-23T19:11:00.97 3.0 undecidable manual Pn 0 146.9418 12.889 0
IV.MSRU.BHE. 2005-04-23T19:10:59.89 0.1 undecidable manual Sg 239 29.6481 -0.218 49
IV.GMB.SHZ. 2005-04-23T19:10:58.47 0.1 undecidable manual Sg 174 26.2515 -0.782 41
IV.SOI.EHZ. 2005-04-23T19:10:57.07 0.1 undecidable manual Pg 149 42.9237 0.01 100
IV.MTTG.SHZ. 2005-04-23T19:10:57.74 0.1 undecidable manual Pg 191 45.2214 0.31 93
MN.CEL.HHZ. 2005-04-23T19:10:56.91 0.1 undecidable manual Sg 152 17.9709 -0.39 48
IV.SCLL.SHZ. 2005-04-23T19:10:56.44 0.1 undecidable manual Sg 204 17.871 -0.849 40
IV.MSRU.BHE. 2005-04-23T19:10:55.39 0.1 undecidable manual Pg 239 29.6481 0.373 95
IV.MSI.SHZ. 2005-04-23T19:10:55.50 0.1 undecidable manual Pg 224 30.6471 0.334 96
IV.GMB.SHZ. 2005-04-23T19:10:55.03 0.1 undecidable manual Pg 174 26.2515 0.495 93
MN.CEL.HHZ. 2005-04-23T19:10:53.77 0.1 undecidable manual Pg 152 17.9709 0.335 98
IV.SCLL.SHZ. 2005-04-23T19:10:53.88 0.1 undecidable manual Pg 204 17.871 0.45 96
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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