Terremoto di magnitudo ML 3.2 del 20-04-2005 ore 00:36:23 (Italia) in zona: Stretto di Messina (Reggio di Calabria, Messina)

Un terremoto di magnitudo ML 3.2 è avvenuto nella zona: Stretto di Messina (Reggio di Calabria, Messina), il

  • 19-04-2005 22:36:23 (UTC)
  • 20-04-2005 00:36:23 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.1430, 15.6320 ad una profondità di 16 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Reggio di Calabria RC 4 183035 183035
Campo Calabro RC 8 4536 187571
Villa San Giovanni RC 9 13784 201355
Messina ME 9 238439 439794
Calanna RC 9 934 440728
Fiumara RC 9 1018 441746
Laganadi RC 10 413 442159
Sant'Alessio in Aspromonte RC 12 343 442502
San Roberto RC 12 1750 444252
Cardeto RC 13 1641 445893
Santo Stefano in Aspromonte RC 14 1263 447156
Scilla RC 14 4964 452120
Motta San Giovanni RC 17 6208 458328
Saponara ME 18 3988 462316
Scaletta Zanclea ME 19 2140 464456
Rometta ME 19 6650 471106
Itala ME 20 1640 472746

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
4 Km a N di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
9 Km a SE di Messina (238439 abitanti)
72 Km a NE di Acireale (52622 abitanti)
86 Km a NE di Catania (314555 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.4
ML 3.2
2005-04-19
22:36:23
38.143 15.632 17 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 515029
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2005-04-19 22:36:23 ± 0.09
Latitudine 38.1430 ± 0.0063
Longitudine 15.6320 ± 0.0080
Profondità (km) 17 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 515029

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 761
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 164
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 215
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 989.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 57
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 37
Numero di fasi 30
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.76
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 2.91290
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 32
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 26
Parametri delle magnitudo

ML:3.2

Campo Valore
Valore 3.2
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 515029
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 10:00:05

Md:3.4

Campo Valore
Valore 3.4
Incertezza 0.0
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 515029
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 10:00:05
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.SGG.SHZ. 2005-04-19T22:37:26.35 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.LCI.SHZ. 2005-04-19T22:37:11.55 0.1 undecidable manual Pn 40 323.3319 0.402 23
IV.ERC.SHZ. 2005-04-19T22:37:10.85 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CSSN.SHZ. 2005-04-19T22:37:08.23 0.1 undecidable manual Pn 350 305.9604 -0.775 20
IV.LTRZ.EHZ. 2005-04-19T22:37:07.44 0.1 undecidable manual Pg 20 291.2862 0.249 27
IV.MRLC.SHZ. 2005-04-19T22:37:07.48 0.1 undecidable manual Pn 358 290.1873 0.428 27
IV.MFNL.SHZ. 2005-04-19T22:37:04.65 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
MN.WDD.HHN. 2005-04-19T22:37:04.84 0.3 undecidable manual Pg 202 270.9288 0.175 26
IV.SGO.SHZ. 2005-04-19T22:37:03.12 0.1 undecidable manual Pn 354 269.6301 -1.389 21
IV.SLCN.SHZ. 2005-04-19T22:37:01.63 0.3 undecidable manual Pg 0 249.2616 -0.357 30
IV.CLTB.SHZ. 2005-04-19T22:37:00.49 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ORI.SHZ. 2005-04-19T22:36:59.63 0.6 undecidable manual Pg 18 223.0101 0.89 20
IV.MFNL.SHZ. 2005-04-19T22:36:59.52 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.FAVR.SHZ. 2005-04-19T22:36:58.77 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MGR.EHE. 2005-04-19T22:36:57.73 1.0 undecidable manual Pg 358 221.3118 -0.814 10
IV.TDS.SHZ. 2005-04-19T22:36:57.54 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.USI.SHZ. 2005-04-19T22:36:55.89 0.1 negative manual Pg 287 222.2109 -2.749 6
MN.TIP.HHZ. 2005-04-19T22:36:50.62 0.3 undecidable manual Pg 40 150.738 0.806 47
IV.PZI.SHZ. 2005-04-19T22:36:47.10 0.1 positive manual Pg 207 134.6652 -0.069 79
IV.PLLN.SHZ. 2005-04-19T22:36:46.50 0.1 negative manual Pg 263 131.0688 -0.078 79
IV.SSY.BHZ. 2005-04-19T22:36:44.56 0.1 undecidable manual Pn 204 119.7912 -0.134 81
IV.AGST.SHZ. 2005-04-19T22:36:42.31 0.1 undecidable manual Pn 200 104.5176 0.154 82
IV.GRI.SHZ. 2005-04-19T22:36:40.90 0.1 undecidable manual Pg 42 101.8203 -0.797 69
IV.MNO.SHZ. 2005-04-19T22:36:39.36 0.1 positive manual Pg 254 85.1481 0.429 82
IV.SLNA.SHZ. 2005-04-19T22:36:38.96 0.1 positive manual Pg 304 83.7495 0.274 85
IV.MMME.BHZ. 2005-04-19T22:36:37.02 0.1 undecidable manual Sg 235 40.2264 -0.71 40
IV.STR4.EHN. 2005-04-19T22:36:37.88 0.3 undecidable manual Pg 333 78.9654 -0.012 66
IV.SOI.EHZ. 2005-04-19T22:36:36.26 0.1 undecidable manual Sg 102 37.629 -0.725 42
IV.SOI.EHZ. 2005-04-19T22:36:31.12 0.1 positive manual Pg 102 37.629 0.022 95
IV.MMME.BHZ. 2005-04-19T22:36:31.56 0.1 positive manual Pg 235 40.2264 0.046 96
IV.GMB.SHZ. 2005-04-19T22:36:31.31 0.1 undecidable manual Sg 81 17.3715 -0.186 50
IV.MSRU.BHZ. 2005-04-19T22:36:30.96 0.1 undecidable manual Sg 321 17.1717 -0.488 45
IV.MSRU.BHZ. 2005-04-19T22:36:28.13 0.1 positive manual Pg 321 17.1717 0.146 98
IV.GMB.SHZ. 2005-04-19T22:36:28.35 0.1 negative manual Pg 81 17.3715 0.337 93
IV.MTTG.SHZ. 2005-04-19T22:36:27.96 0.1 positive manual Pg 159 16.6722 0.05 98
IV.SCLL.SHZ. 2005-04-19T22:36:27.88 0.1 negative manual Pg 30 14.4744 0.244 96
IV.MSI.SHZ. 2005-04-19T22:36:27.21 0.1 positive manual Pg 315 9.6792 0.092 100
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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