Terremoto di magnitudo ML 2.7 del 19-04-2005 ore 09:39:28 (UTC) in zona: 4 km NE Morfasso (PC)

Un terremoto di magnitudo ML 2.7 è avvenuto nella zona: 4 km NE Morfasso (PC), il

  • 19-04-2005 09:39:28 (UTC)
  • 19-04-2005 11:39:28 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.7420, 9.7400 ad una profondità di 29 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Morfasso PC 4 1024 1024
Bore PR 5 749 1773
Vernasca PC 10 2131 3904
Gropparello PC 10 2293 6197
Bettola PC 11 2828 9025
Lugagnano Val d'Arda PC 11 4116 13141
Bardi PR 12 2227 15368
Varsi PR 12 1230 16598
Farini PC 14 1290 17888
Pellegrino Parmense PR 15 1048 18936
Castell'Arquato PC 16 4713 23649
Ponte dell'Olio PC 16 4794 28443
Vigolzone PC 20 4297 32740
Carpaneto Piacentino PC 20 7715 40455

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
35 Km a S di Piacenza (102191 abitanti)
47 Km a W di Parma (192836 abitanti)
49 Km a SW di Cremona (71901 abitanti)
67 Km a SE di Pavia (72576 abitanti)
71 Km a W di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
71 Km a N di La Spezia (93959 abitanti)
74 Km a E di Genova (586655 abitanti)
79 Km a NW di Carrara (63133 abitanti)
85 Km a NW di Massa (69479 abitanti)
91 Km a W di Carpi (70699 abitanti)
91 Km a E di Alessandria (93943 abitanti)
92 Km a SE di Milano (1345851 abitanti)
94 Km a SE di Vigevano (63310 abitanti)
94 Km a W di Modena (184973 abitanti)
97 Km a SW di Brescia (196480 abitanti)
97 Km a SE di Sesto San Giovanni (81608 abitanti)
100 Km a SE di Cinisello Balsamo (75078 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.5
ML 2.7
2005-04-19
09:39:28
44.742 9.74 29 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 514789
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2005-04-19 09:39:28 ± 0.16
Latitudine 44.7420 ± 0.0234
Longitudine 9.7400 ± 0.0304
Profondità (km) 29 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 514789

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 3331
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 925
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 153
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3538.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 126
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 16
Numero di fasi 14
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 1.01
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.42003
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 12
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri delle magnitudo

ML:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza 0.0
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 514789
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 09:59:51

Md:2.5

Campo Valore
Valore 2.5
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 514789
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 09:59:51
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
CH.MUGIO.HHN. 2005-04-19T09:40:10.83 0.6 undecidable manual Sg 338 141.747 -0.257 20
IV.SFI.SHZ. 2005-04-19T09:40:03.14 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.GSCL.SHZ. 2005-04-19T09:39:55.02 0.1 undecidable manual Sg 123 79.8645 -0.384 43
IV.MABI.HHN. 2005-04-19T09:39:54.27 0.1 undecidable manual Pn 22 157.62 -0.276 74
IV.FNVD.HHZ. 2005-04-19T09:39:53.34 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.VAI.SHZ. 2005-04-19T09:39:53.60 0.1 undecidable manual Pn 329 146.0427 0.487 73
CH.MUGIO.HHN. 2005-04-19T09:39:52.54 0.3 undecidable manual Pn 338 141.747 -0.044 62
IV.ERBM.SHZ. 2005-04-19T09:39:51.37 0.1 undecidable manual Sg 124 64.0914 0.437 44
IV.PII.SHZ. 2005-04-19T09:39:50.85 0.1 undecidable manual Pn 151 129.2706 -0.186 81
IV.ZCCA.SHZ. 2005-04-19T09:39:50.70 1.0 undecidable manual Pn 114 106.9152 2.536 5
IV.MDI.HHZ. 2005-04-19T09:39:49.50 0.1 undecidable manual Pn 359 113.997 0.348 81
IV.SAL.SHZ. 2005-04-19T09:39:47.57 0.6 undecidable manual Pn 32 113.997 -1.581 23
IV.GSCL.SHZ. 2005-04-19T09:39:43.86 0.1 undecidable manual Pg 123 79.8645 0.086 92
IV.ERBM.SHZ. 2005-04-19T09:39:41.36 0.1 undecidable manual Pg 124 64.0914 0.097 95
IV.BOB.HHZ. 2005-04-19T09:39:40.01 0.1 undecidable manual Sg 277 23.1546 -0.661 45
IV.BOB.HHZ. 2005-04-19T09:39:35.63 0.1 undecidable manual Pg 277 23.1546 0.131 100
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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