Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 26-11-2004 ore 01:49:07 (UTC) in zona: 5 km NW Monteverde (AV)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 5 km NW Monteverde (AV), il

  • 26-11-2004 01:49:07 (UTC)
  • 26-11-2004 02:49:07 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.0400, 15.5140 ad una profondità di 4 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Monteverde AV 5 784 784
Aquilonia AV 7 1739 2523
Lacedonia AV 8 2340 4863
Rocchetta Sant'Antonio FG 8 1875 6738
Candela FG 11 2728 9466
Bisaccia AV 12 3831 13297
Melfi PZ 13 17767 31064
Rapolla PZ 15 4432 35496
Calitri AV 17 4666 40162
Sant'Agata di Puglia FG 17 1959 42121
Barile PZ 17 2785 44906
Rionero in Vulture PZ 18 13230 58136
Scampitella AV 19 1234 59370
Ascoli Satriano FG 19 6244 65614
Cairano AV 20 326 65940
Andretta AV 20 1927 67867

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
41 Km a SW di Cerignola (58396 abitanti)
47 Km a S di Foggia (151991 abitanti)
51 Km a NW di Potenza (67122 abitanti)
62 Km a E di Avellino (54857 abitanti)
62 Km a E di Benevento (60091 abitanti)
66 Km a NE di Battipaglia (50786 abitanti)
69 Km a W di Andria (100440 abitanti)
71 Km a W di Barletta (94814 abitanti)
73 Km a S di San Severo (53905 abitanti)
74 Km a SW di Manfredonia (57279 abitanti)
75 Km a NE di Salerno (135261 abitanti)
78 Km a NE di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
80 Km a W di Trani (56217 abitanti)
86 Km a W di Bisceglie (55422 abitanti)
89 Km a E di Scafati (50787 abitanti)
90 Km a W di Altamura (70396 abitanti)
93 Km a W di Molfetta (59874 abitanti)
95 Km a E di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
96 Km a E di Acerra (59573 abitanti)
99 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
99 Km a W di Bitonto (55540 abitanti)
100 Km a W di Matera (60436 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.3
2004-11-26
01:49:07
41.04 15.514 4 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 508499
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2004-11-26 01:49:07 ± 0.215
Latitudine 41.0400 ± 0.0090
Longitudine 15.5140 ± 0.0172
Profondità (km) 4 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 508499

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1759.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 108
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 31
Numero di fasi 31
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00081
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01384
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 20
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 20
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 9
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 508499
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 01:07:06

ML:2.3

Campo Valore
Valore 2.3
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 508499
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CII.Z. 2004-11-26T01:49:47.18 10.0 undecidable manual SN 307 1.1322 0.91 0.3
--.INTR.Z. 2004-11-26T01:49:36.29 10.0 undecidable manual PN 309 1.5318 0.84 0.6
--.NL9.Z. 2004-11-26T01:49:35.60 10.0 undecidable manual SG 261 0.7326 1.54 0.1
--.SDI.Z. 2004-11-26T01:49:34.77 10.0 undecidable manual PN 298 1.443 0.76 0.7
--.RFI.Z. 2004-11-26T01:49:31.17 10.0 undecidable manual PN 283 1.1766 0.76 0.8
--.SLCN.Z. 2004-11-26T01:49:31.62 10.0 undecidable manual SG 172 0.6438 0.29 0.7
--.MSC.Z. 2004-11-26T01:49:31.60 10.0 undecidable manual PN 277 1.1655 0.76 0.8
--.CII.Z. 2004-11-26T01:49:29.86 10.0 undecidable manual PN 307 1.1322 0.07 1.4
--.RGNG.Z. 2004-11-26T01:49:29.48 10.0 undecidable manual SG 4 0.6327 -1.19 0.2
--.LTRZ.Z. 2004-11-26T01:49:28.87 10.0 undecidable manual PG 113 1.0656 -0.12 1.4
--.MGR.Z. 2004-11-26T01:49:26.40 10.0 undecidable manual PG 178 0.8991 0.3 1.4
--.SGO.Z. 2004-11-26T01:49:26.60 10.0 undecidable manual SG 198 0.4995 -0.43 0.6
--.PE9.Z. 2004-11-26T01:49:26.92 10.0 undecidable manual SG 290 0.555 -1.46 0.1
--.SGG.Z. 2004-11-26T01:49:26.73 10.0 undecidable manual PG 292 0.9213 0.65 1.1
--.SOR.Z. 2004-11-26T01:49:25.87 10.0 undecidable manual PG 243 0.999 -1.71 0.1
--.OVO.Z. 2004-11-26T01:49:25.97 10.0 undecidable manual PG 256 0.8658 0.85 0.8
--.MRB1.Z. 2004-11-26T01:49:23.51 10.0 undecidable manual SG 281 0.4107 0.01 0.7
--.NL9.Z. 2004-11-26T01:49:23.12 10.0 undecidable manual PG 261 0.7326 0.38 1.5
--.RGNG.Z. 2004-11-26T01:49:20.13 10.0 undecidable manual PG 4 0.6327 -0.65 1.2
--.SLCN.Z. 2004-11-26T01:49:20.63 10.0 undecidable manual PG 172 0.6438 -0.53 1.4
--.MRLC.Z. 2004-11-26T01:49:18.66 10.0 undecidable manual SG 183 0.2775 0.33 0.7
--.FG5.Z. 2004-11-26T01:49:18.64 10.0 undecidable manual SG 322 0.2997 -0.47 0.6
--.PE9.Z. 2004-11-26T01:49:17.90 10.0 undecidable manual PG 290 0.555 -1.56 0.2
--.SGO.Z. 2004-11-26T01:49:17.55 10.0 undecidable manual PG 198 0.4995 -0.82 1
--.TR9.Z. 2004-11-26T01:49:15.51 10.0 undecidable manual SG 271 0.2109 -0.15 0.7
--.MRB1.Z. 2004-11-26T01:49:15.98 10.0 undecidable manual PG 281 0.4107 -0.66 1.2
--.MRLC.Z. 2004-11-26T01:49:13.86 10.0 negative manual PG 183 0.2775 0.2 3.5
--.FG5.Z. 2004-11-26T01:49:13.84 10.0 negative manual PG 322 0.2997 -0.27 3.4
--.FG4.Z. 2004-11-26T01:49:12.30 10.0 undecidable manual SG 1 0.0888 0.93 0.3
--.TR9.Z. 2004-11-26T01:49:12.21 10.0 undecidable manual PG 271 0.2109 0.09 1.8
--.FG4.Z. 2004-11-26T01:49:09.95 10.0 undecidable manual PG 1 0.0888 0.47 1.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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