Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 02-10-1987 ore 16:41:31 (UTC) in zona: 3 km SW Grondona (AL)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 3 km SW Grondona (AL), il

  • 02-10-1987 16:41:31 (UTC)
  • 02-10-1987 17:41:31 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.6760, 8.9530 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Grondona AL 3 510 510
Isola del Cantone GE 3 1540 2050
Arquata Scrivia AL 5 6409 8459
Roccaforte Ligure AL 6 136 8595
Vignole Borbera AL 6 2182 10777
Borghetto di Borbera AL 6 1966 12743
Ronco Scrivia GE 7 4417 17160
Rocchetta Ligure AL 9 200 17360
Cantalupo Ligure AL 9 527 17887
Serravalle Scrivia AL 9 6128 24015
Stazzano AL 9 2486 26501
Sardigliano AL 10 406 26907
Carrosio AL 10 510 27417
Mongiardino Ligure AL 10 165 27582
Albera Ligure AL 10 325 27907
Voltaggio AL 11 738 28645
Vobbia GE 11 409 29054
Fraconalto AL 11 336 29390
Cabella Ligure AL 11 528 29918
Crocefieschi GE 12 548 30466
Busalla GE 12 5563 36029
Gavi AL 12 4614 40643
Gavazzana AL 12 180 40823
Cassano Spinola AL 12 1731 42554
Garbagna AL 12 696 43250
Sant'Agata Fossili AL 13 425 43675
Savignone GE 13 3205 46880
Dernice AL 13 185 47065
Bosio AL 13 1227 48292
Castellania AL 14 90 48382
Avolasca AL 14 294 48676
Carezzano AL 15 431 49107
San Sebastiano Curone AL 15 583 49690
Parodi Ligure AL 15 715 50405
Tassarolo AL 16 672 51077
Montacuto AL 16 278 51355
Valbrevenna GE 16 798 52153
Costa Vescovato AL 16 335 52488
Casella GE 16 3144 55632
Mornese AL 16 737 56369
San Cristoforo AL 16 608 56977
Novi Ligure AL 16 28154 85131
Mignanego GE 17 3675 88806
Brignano-Frascata AL 17 456 89262
Paderna AL 17 220 89482
Villalvernia AL 18 955 90437
Montaldeo AL 18 265 90702
Casasco AL 18 129 90831
Casaleggio Boiro AL 18 372 91203
Montegioco AL 18 313 91516
Pasturana AL 18 1318 92834
Gremiasco AL 18 324 93158
Fabbrica Curone AL 18 656 93814
Cerreto Grue AL 19 323 94137
Serra Riccò GE 19 7885 102022
Francavilla Bisio AL 19 531 102553
Carrega Ligure AL 19 84 102637
Pozzolo Formigaro AL 19 4775 107412
Spineto Scrivia AL 19 337 107749
Montoggio GE 19 2067 109816
Campomorone GE 19 6996 116812
Momperone AL 19 223 117035
Lerma AL 20 869 117904
Montemarzino AL 20 341 118245
Ceranesi GE 20 3875 122120
Castelletto d'Orba AL 20 2047 124167

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
29 Km a N di Genova (586655 abitanti)
38 Km a SE di Alessandria (93943 abitanti)
55 Km a NE di Savona (61345 abitanti)
59 Km a S di Pavia (72576 abitanti)
64 Km a E di Asti (76202 abitanti)
72 Km a S di Vigevano (63310 abitanti)
72 Km a SW di Piacenza (102191 abitanti)
90 Km a SE di Novara (104380 abitanti)
90 Km a S di Milano (1345851 abitanti)
94 Km a NW di La Spezia (93959 abitanti)
95 Km a S di Rho (50434 abitanti)
98 Km a S di Sesto San Giovanni (81608 abitanti)
99 Km a SW di Cremona (71901 abitanti)
100 Km a S di Cinisello Balsamo (75078 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 2.0
1987-10-02
16:41:31
44.676 8.953 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 56369
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1987-10-02 16:41:31 ± 1.218
Latitudine 44.6760 ± 0.0570
Longitudine 8.9530 ± 0.1133
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 56369

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 10976.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 268
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 8
Numero di fasi 8
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.01052
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01481
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 4
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 4
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 56369
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:54:09

ML:2.0

Campo Valore
Valore 2.0
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 56369
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.BNI.Z. 1987-10-02T16:42:23.20 10.0 undecidable manual SN 283 1.6428 1.84 0.1
--.VAI.Z. 1987-10-02T16:42:10.80 10.0 undecidable manual SN 353 1.1988 0.32 0.8
--.DA9.Z. 1987-10-02T16:42:10.20 10.0 undecidable manual SN 261 1.221 -1.02 0.5
--.ORO.Z. 1987-10-02T16:42:09.00 10.0 undecidable manual SN 323 1.1655 -0.89 0.5
--.BNI.Z. 1987-10-02T16:42:00.98 10.0 undecidable manual PN 283 1.6428 0.67 1.4
--.DA9.Z. 1987-10-02T16:41:54.20 10.0 undecidable manual PN 261 1.221 -0.25 2.1
--.VAI.Z. 1987-10-02T16:41:54.68 10.0 undecidable manual PN 353 1.1988 0.65 1.7
--.ORO.Z. 1987-10-02T16:41:52.50 10.0 undecidable manual PN 323 1.1655 -1.18 0.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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