Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 26-10-2004 ore 01:19:42 (Italia) in zona: 1 km E Servigliano (FM)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 1 km E Servigliano (FM), il

  • 25-10-2004 23:19:42 (UTC)
  • 26-10-2004 01:19:42 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.0790, 13.5090 ad una profondità di 3 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Servigliano FM 1 2336 2336
Belmonte Piceno FM 3 646 2982
Monteleone di Fermo FM 4 395 3377
Monsampietro Morico FM 4 659 4036
Falerone FM 4 3337 7373
Monte Vidon Corrado FM 5 731 8104
Montegiorgio FM 6 6851 14955
Montottone FM 7 979 15934
Santa Vittoria in Matenano FM 7 1330 17264
Montelparo FM 7 778 18042
Montappone FM 7 1682 19724
Penna San Giovanni MC 7 1108 20832
Monte San Martino MC 8 765 21597
Monte Rinaldo FM 8 379 21976
Grottazzolina FM 8 3398 25374
Massa Fermana FM 9 963 26337
Magliano di Tenna FM 9 1452 27789
Sant'Angelo in Pontano MC 9 1436 29225
Smerillo FM 10 365 29590
Ortezzano FM 10 774 30364
Monte Giberto FM 10 801 31165
Monte Vidon Combatte FM 11 433 31598
Montefalcone Appennino FM 11 424 32022
Rapagnano FM 12 2145 34167
Petritoli FM 12 2335 36502
Mogliano MC 12 4696 41198
Loro Piceno MC 12 2401 43599
Ponzano di Fermo FM 13 1674 45273
Francavilla d'Ete FM 13 964 46237
Force AP 13 1354 47591
Montalto delle Marche AP 13 2122 49713
Montedinove AP 14 488 50201
Ripe San Ginesio MC 14 852 51053
Gualdo MC 14 815 51868
Monte San Pietrangeli FM 14 2458 54326
Torre San Patrizio FM 14 2048 56374
Rotella AP 14 906 57280
Carassai AP 15 1100 58380
Comunanza AP 15 3166 61546
Colmurano MC 16 1263 62809
San Ginesio MC 16 3498 66307
Petriolo MC 16 1998 68305
Amandola FM 17 3629 71934
Monterubbiano FM 17 2230 74164
Urbisaglia MC 17 2628 76792
Sarnano MC 18 3264 80056
Cossignano AP 18 978 81034
Castignano AP 18 2796 83830
Moresco FM 18 598 84428
Monte San Giusto MC 19 8191 92619
Corridonia MC 19 15430 108049
Fermo FM 19 37655 145704
Monte Urano FM 19 8353 154057
Montefiore dell'Aso AP 20 2123 156180
Montegranaro FM 20 12990 169170

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
49 Km a NW di Teramo (54892 abitanti)
60 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
67 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
81 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
82 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
89 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
91 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
91 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
94 Km a SE di Fano (60888 abitanti)
97 Km a NW di Chieti (51815 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.3
2004-10-25
23:19:42
43.079 13.509 3 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 507319
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2004-10-25 23:19:42 ± 0.326
Latitudine 43.0790 ± 0.0126
Longitudine 13.5090 ± 0.0309
Profondità (km) 3 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 507319

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2875.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 166
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 21
Numero di fasi 21
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00332
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.03189
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 16
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 16
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 507319
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 01:05:43

ML:2.3

Campo Valore
Valore 2.3
Incertezza
Num. stazioni usate 9
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 507319
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.FVI.Z. 2004-10-25T23:20:37.33 10.0 undecidable manual PN 351 3.5409 -0.65 0.6
--.CTI.Z. 2004-10-25T23:20:33.35 10.0 undecidable manual PN 336 3.2412 -0.48 0.7
--.PTCC.Z. 2004-10-25T23:20:33.70 10.0 undecidable manual PN 357 3.3189 -1.2 0.2
--.CSNT.Z. 2004-10-25T23:20:12.89 10.0 undecidable manual PN 284 1.6539 0.86 0.7
--.FSSB.Z. 2004-10-25T23:20:12.40 10.0 undecidable manual SG 319 0.8103 0.67 0.4
--.SDI.Z. 2004-10-25T23:20:09.28 10.0 undecidable manual PN 170 1.3875 1.01 0.5
--.MURB.E. 2004-10-25T23:20:08.63 10.0 undecidable manual SG 284 0.7326 -0.47 0.4
--.CRE.Z. 2004-10-25T23:20:07.63 10.0 undecidable manual PN 295 1.2543 1.17 0.4
--.RSM.Z. 2004-10-25T23:20:06.12 10.0 undecidable manual PN 318 1.1433 1.17 0.4
--.PTQR.Z. 2004-10-25T23:20:04.10 10.0 undecidable manual PG 184 1.0545 0.41 1.4
--.INTR.Z. 2004-10-25T23:20:04.70 10.0 undecidable manual PN 164 1.0989 0.29 1.5
--.ARV.Z. 2004-10-25T23:20:03.44 10.0 undecidable manual SG 315 0.5883 -0.74 0.3
--.TERO.E. 2004-10-25T23:19:59.95 10.0 undecidable manual SG 170 0.4551 0.05 0.6
--.FSSB.Z. 2004-10-25T23:19:58.62 10.0 undecidable manual PG 319 0.8103 -0.38 1.4
--.CING.E. 2004-10-25T23:19:57.20 10.0 undecidable manual SG 322 0.3663 0.46 0.5
--.AQU.Z. 2004-10-25T23:19:56.57 10.0 undecidable manual PG 185 0.7326 -0.91 0.6
--.MURB.Z. 2004-10-25T23:19:56.62 10.0 undecidable manual PG 284 0.7326 -1.08 0.4
--.ARV.Z. 2004-10-25T23:19:54.35 10.0 undecidable manual PG 315 0.5883 -0.5 1.3
--.TERO.Z. 2004-10-25T23:19:52.19 10.0 positive manual PG 170 0.4551 -0.2 3.1
--.CING.Z. 2004-10-25T23:19:50.79 10.0 negative manual PG 322 0.3663 0.34 2.6
--.NRCA.Z. 2004-10-25T23:19:50.54 10.0 positive manual PG 229 0.3774 -0.03 3.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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