Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 24-09-1987 ore 11:19:33 (Italia) in zona: 2 km NE San Giuliano di Puglia (CB)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 2 km NE San Giuliano di Puglia (CB), il

  • 24-09-1987 09:19:33 (UTC)
  • 24-09-1987 11:19:33 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.7000, 14.9750 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
San Giuliano di Puglia CB 2 1042 1042
Santa Croce di Magliano CB 2 4435 5477
Bonefro CB 3 1384 6861
Colletorto CB 4 1938 8799
Montelongo CB 5 365 9164
Rotello CB 6 1212 10376
Montorio nei Frentani CB 8 437 10813
Casacalenda CB 12 2135 12948
Sant'Elia a Pianisi CB 12 1818 14766
Carlantino FG 12 980 15746
Larino CB 12 6793 22539
Provvidenti CB 13 119 22658
Macchia Valfortore CB 13 576 23234
Ururi CB 13 2693 25927
Casalnuovo Monterotaro FG 14 1556 27483
Ripabottoni CB 14 514 27997
Celenza Valfortore FG 15 1598 29595
Pietracatella CB 16 1375 30970
Casalvecchio di Puglia FG 16 1877 32847
Morrone del Sannio CB 16 587 33434
Monacilioni CB 17 523 33957
Castelnuovo della Daunia FG 18 1445 35402
Campolieto CB 19 839 36241
Guardialfiera CB 19 1065 37306
San Martino in Pensilis CB 19 4793 42099
San Marco la Catola FG 20 1012 43111
Serracapriola FG 20 3931 47042

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
34 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
54 Km a NW di Foggia (151991 abitanti)
65 Km a N di Benevento (60091 abitanti)
79 Km a W di Manfredonia (57279 abitanti)
88 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
89 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
91 Km a NW di Cerignola (58396 abitanti)
98 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
99 Km a SE di Chieti (51815 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 2.6
1987-09-24
09:19:33
41.7 14.975 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 56049
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1987-09-24 09:19:33 ± 0.304
Latitudine 41.7000 ± 0.0204
Longitudine 14.9750 ± 0.0240
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 56049

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3017.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 96
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 21
Numero di fasi 21
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00154
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01967
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 13
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 56049
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:53:52

ML:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 56049
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ASS.Z. 1987-09-24T09:20:39.00 10.0 undecidable manual SN 309 2.1867 1.46 0.2
--.MGR.Z. 1987-09-24T09:20:23.50 10.0 undecidable manual SN 164 1.6206 -0.55 0.6
--.SOR.Z. 1987-09-24T09:20:13.30 10.0 undecidable manual SN 203 1.2099 -1.12 0.4
--.SGO.Z. 1987-09-24T09:20:12.38 10.0 undecidable manual SN 167 1.1544 -0.87 0.5
--.ASS.Z. 1987-09-24T09:20:11.50 10.0 undecidable manual PN 309 2.1867 0.96 0.8
--.BSS.Z. 1987-09-24T09:20:07.71 10.0 undecidable manual SG 187 0.9213 1.26 0.3
--.BRT.Z. 1987-09-24T09:20:07.50 10.0 undecidable manual PN? 116 1.8204 1.91 0.1
--.MSC.Z. 1987-09-24T09:20:07.20 10.0 undecidable manual SG 236 0.8991 1.55 0.2
--.SDI.Z. 1987-09-24T09:20:04.36 10.0 undecidable manual SG 271 0.8658 -0.05 0.8
--.MGR.Z. 1987-09-24T09:20:02.50 10.0 undecidable manual PN 164 1.6206 -0.25 1.6
--.ALP.Z. 1987-09-24T09:20:00.88 10.0 undecidable manual PN 316 1.4874 -0.2 1.7
--.SOR.Z. 1987-09-24T09:19:56.30 10.0 undecidable manual PN 203 1.2099 -0.89 1.3
--.SGO.Z. 1987-09-24T09:19:55.87 10.0 undecidable manual PN 167 1.1544 -0.64 1.6
--.MSC.Z. 1987-09-24T09:19:52.20 10.0 undecidable manual PG 236 0.8991 0.07 2.1
--.BSS.Z. 1987-09-24T09:19:52.50 10.0 undecidable manual PG 187 0.9213 -0.09 2.1
--.SDI.Z. 1987-09-24T09:19:50.31 10.0 undecidable manual PG 271 0.8658 -1.1 1
--.TR9.Z. 1987-09-24T09:19:48.70 10.0 undecidable manual PG 163 0.6771 0.78 1.5
--.SGG.Z. 1987-09-24T09:19:48.20 10.0 undecidable manual PG? 235 0.5439 2.79 0
--.DUI.Z. 1987-09-24T09:19:47.80 10.0 undecidable manual SG 264 0.3885 -0.89 0.5
--.DUI.Z. 1987-09-24T09:19:41.80 10.0 undecidable manual PG 264 0.3885 -0.53 1.8
--.FG2.Z. 1987-09-24T09:19:37.24 10.0 undecidable manual PG 53 0.1665 -0.39 1.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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