Terremoto di magnitudo Md 3.3 del 15-08-2004 ore 18:21:05 (UTC) in zona: 1 km SW Pizzoni (VV)

Un terremoto di magnitudo Md 3.3 è avvenuto nella zona: 1 km SW Pizzoni (VV), il

  • 15-08-2004 18:21:05 (UTC)
  • 15-08-2004 20:21:05 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.6200, 16.2480 ad una profondità di 9 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Pizzoni VV 1 1143 1143
Vazzano VV 2 1067 2210
Soriano Calabro VV 3 2421 4631
Sorianello VV 3 1176 5807
Gerocarne VV 4 2248 8055
Vallelonga VV 5 706 8761
San Nicola da Crissa VV 6 1335 10096
Arena VV 7 1456 11552
Filogaso VV 7 1417 12969
Dasà VV 7 1208 14177
Spadola VV 8 825 15002
Simbario VV 8 966 15968
Brognaturo VV 9 735 16703
Acquaro VV 9 2484 19187
Serra San Bruno VV 9 6734 25921
Capistrano VV 9 1042 26963
Maierato VV 11 2188 29151
Torre di Ruggiero CZ 12 1033 30184
Monterosso Calabro VV 12 1729 31913
Stefanaconi VV 12 2494 34407
Cardinale CZ 12 2188 36595
Sant'Onofrio VV 13 3067 39662
Francica VV 13 1651 41313
San Gregorio d'Ippona VV 13 2527 43840
Dinami VV 13 2168 46008
Mongiana VV 13 740 46748
Vibo Valentia VV 14 33941 80689
San Pietro di Caridà RC 15 1195 81884
Pizzo VV 15 9278 91162
San Costantino Calabro VV 15 2239 93401
Polia VV 16 1023 94424
Fabrizia VV 16 2195 96619
Chiaravalle Centrale CZ 16 5759 102378
Mileto VV 16 6763 109141
Ionadi VV 17 4238 113379
San Vito sullo Ionio CZ 17 1811 115190
Serrata RC 17 845 116035
Argusto CZ 18 522 116557
Francavilla Angitola VV 18 1939 118496
Cenadi CZ 18 563 119059
Nardodipace VV 18 1305 120364
Filadelfia VV 19 5384 125748
Filandari VV 19 1853 127601
Candidoni RC 19 416 128017
Olivadi CZ 19 529 128546
Cessaniti VV 20 3290 131836
Gagliato CZ 20 505 132341

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
40 Km a S di Lamezia Terme (70714 abitanti)
44 Km a SW di Catanzaro (90612 abitanti)
75 Km a S di Cosenza (67546 abitanti)
77 Km a NE di Messina (238439 abitanti)
77 Km a NE di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
92 Km a SW di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.3
ML-VAX 2.8
2004-08-15
18:21:05
38.62 16.248 9 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 503159
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2004-08-15 18:21:05 ± 0.251
Latitudine 38.6200 ± 0.0129
Longitudine 16.2480 ± 0.0346
Profondità (km) 9 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 503159

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3332.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 162
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 23
Numero di fasi 23
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00210
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02186
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 16
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 16
Parametri delle magnitudo

Md:3.3

Campo Valore
Valore 3.3
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 503159
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 01:01:18

ML:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 503159
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SGO.Z. 2004-08-15T18:22:05.55 10.0 undecidable manual SN 339 2.0646 0.6 0.2
--.MGR.Z. 2004-08-15T18:21:53.52 10.0 undecidable manual SN 340 1.5984 -0.47 0.3
--.CSSN.Z. 2004-08-15T18:21:45.60 10.0 undecidable manual PN 337 2.4309 0.49 0.6
--.MRLC.Z. 2004-08-15T18:21:42.88 10.0 undecidable manual PN 345 2.2089 1.27 0.1
--.MMME.Z. 2004-08-15T18:21:40.98 10.0 undecidable manual SG 229 1.0323 0.55 0.3
--.SGO.Z. 2004-08-15T18:21:39.27 10.0 positive manual PN 339 2.0646 -0.35 1.6
--.SLCN.Z. 2004-08-15T18:21:35.87 10.0 negative manual PN 345 1.8204 -0.49 1.4
--.MGR.Z. 2004-08-15T18:21:32.46 10.0 positive manual PN 340 1.5984 -0.84 0.7
--.ATN.Z. 2004-08-15T18:21:31.91 10.0 undecidable manual SG 233 0.7659 0.1 0.6
--.MSRU.Z. 2004-08-15T18:21:29.87 10.0 undecidable manual SG 238 0.6771 0.93 0.1
--.ECTS.Z. 2004-08-15T18:21:27.83 10.0 undecidable manual PN 230 1.1544 0.8 0.5
--.SLNA.Z. 2004-08-15T18:21:26.57 10.0 undecidable manual PN? 267 1.11 0.16 0.6
--.SCLL.Z. 2004-08-15T18:21:25.44 10.0 undecidable manual SG 229 0.5439 0.58 0.3
--.MMME.Z. 2004-08-15T18:21:25.53 10.0 positive manual PG 229 1.0323 0.06 2.9
--.SOI.Z. 2004-08-15T18:21:25.20 10.0 undecidable manual SG 195 0.5661 -0.29 0.5
--.MTTG.Z. 2004-08-15T18:21:20.21 10.0 undecidable manual PG 215 0.7437 0.05 1.4
--.ATN.Z. 2004-08-15T18:21:20.46 10.0 positive manual PG 233 0.7659 -0.03 2.9
--.MSI.Z. 2004-08-15T18:21:19.35 10.0 undecidable manual PG 232 0.6882 0.45 1
--.MSRU.Z. 2004-08-15T18:21:18.10 10.0 undecidable manual PG 238 0.6771 -0.73 0.6
--.SOI.Z. 2004-08-15T18:21:16.26 10.0 positive manual PG 195 0.5661 -0.48 1.9
--.SCLL.Z. 2004-08-15T18:21:16.21 10.0 undecidable manual PG 229 0.5439 -0.27 1.3
--.GMB.Z. 2004-08-15T18:21:16.64 10.0 undecidable manual PG 216 0.555 0.05 1.4
--.GRI.Z. 2004-08-15T18:21:11.27 10.0 positive manual PG 33 0.2331 0.55 1.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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