Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 09-07-2004 ore 23:51:39 (Italia) in zona: 1 km S Poggio Mirteto (RI)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 1 km S Poggio Mirteto (RI), il

  • 09-07-2004 21:51:39 (UTC)
  • 09-07-2004 23:51:39 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.2550, 12.6850 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Poggio Mirteto RI 1 6315 6315
Montopoli di Sabina RI 1 4210 10525
Poggio Catino RI 5 1341 11866
Salisano RI 5 567 12433
Castelnuovo di Farfa RI 5 1059 13492
Mompeo RI 6 530 14022
Torrita Tiberina RM 6 1089 15111
Fara in Sabina RI 6 13742 28853
Cantalupo in Sabina RI 7 1685 30538
Filacciano RM 7 477 31015
Toffia RI 7 1058 32073
Roccantica RI 8 563 32636
Nazzano RM 8 1436 34072
Forano RI 9 3179 37251
Selci RI 9 1106 38357
Ponzano Romano RM 9 1155 39512
Casperia RI 9 1246 40758
Casaprota RI 10 744 41502
Poggio Nativo RI 10 2622 44124
Frasso Sabino RI 10 743 44867
Civitella San Paolo RM 11 2066 46933
Stimigliano RI 11 2328 49261
Montenero Sabino RI 11 299 49560
Monte San Giovanni in Sabina RI 11 714 50274
Torri in Sabina RI 12 1256 51530
Fiano Romano RM 12 15360 66890
Poggio San Lorenzo RI 13 589 67479
Nerola RM 13 1926 69405
Tarano RI 14 1444 70849
Sant'Oreste RM 14 3687 74536
Montelibretti RM 14 5323 79859
Collevecchio RI 14 1577 81436
Montebuono RI 14 883 82319
Montasola RI 15 395 82714
Monteleone Sabino RI 15 1224 83938
Vacone RI 15 256 84194
Torricella in Sabina RI 15 1342 85536
Scandriglia RI 16 3108 88644
Montorio Romano RM 16 1984 90628
Poggio Moiano RI 17 2751 93379
Cottanello RI 17 563 93942
Moricone RM 17 2650 96592
Capena RM 17 10592 107184
Rignano Flaminio RM 18 10277 117461
Belmonte in Sabina RI 19 636 118097
Contigliano RI 19 3783 121880
Calvi dell'Umbria TR 19 1856 123736
Configni RI 19 633 124369
Morlupo RM 19 8696 133065
Monteflavio RM 20 1348 134413

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
29 Km a N di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
34 Km a N di Tivoli (56533 abitanti)
34 Km a S di Terni (111501 abitanti)
43 Km a NE di Roma (2864731 abitanti)
51 Km a E di Viterbo (67173 abitanti)
60 Km a W di L'Aquila (69753 abitanti)
64 Km a N di Velletri (53303 abitanti)
65 Km a NE di Fiumicino (78395 abitanti)
67 Km a N di Pomezia (62966 abitanti)
73 Km a N di Aprilia (73446 abitanti)
76 Km a E di Civitavecchia (52991 abitanti)
78 Km a S di Foligno (57155 abitanti)
89 Km a N di Latina (125985 abitanti)
90 Km a N di Anzio (54211 abitanti)
95 Km a W di Teramo (54892 abitanti)
98 Km a S di Perugia (166134 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 1.6
2004-07-09
21:51:39
42.255 12.685 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 500789
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2004-07-09 21:51:39 ± 0.411
Latitudine 42.2550 ± 0.0170
Longitudine 12.6850 ± 0.0460
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 500789

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4229.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 214
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 8
Numero di fasi 8
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00113
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00890
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 5
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 5
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 500789
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 00:58:48

ML:1.6

Campo Valore
Valore 1.6
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 500789
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.PTQR.Z. 2004-07-09T21:52:01.13 10.0 undecidable manual SG 113 0.5772 0.63 0.2
--.SDI.Z. 2004-07-09T21:51:59.78 10.0 undecidable manual PG 122 0.9879 0.59 0.4
--.CERT.Z. 2004-07-09T21:51:54.24 10.0 undecidable manual SG 144 0.3663 0.59 0.3
--.PTQR.Z. 2004-07-09T21:51:50.81 10.0 undecidable manual PG 113 0.5772 -0.62 0.6
--.AQU.Z. 2004-07-09T21:51:50.31 10.0 undecidable manual PG 79 0.5328 -0.38 1.1
--.CERT.Z. 2004-07-09T21:51:47.15 10.0 undecidable manual PG 144 0.3663 -0.32 1.3
--.MNS.Z. 2004-07-09T21:51:44.67 10.0 undecidable manual SG 358 0.1221 0.34 0.5
--.MNS.Z. 2004-07-09T21:51:42.16 10.0 negative manual PG 358 0.1221 0.06 3.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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