Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 09-07-2004 ore 16:48:06 (Italia) in zona: E Muro Lucano (PZ)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: E Muro Lucano (PZ), il

  • 09-07-2004 14:48:06 (UTC)
  • 09-07-2004 16:48:06 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.7530, 15.4890 ad una profondità di 8 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Muro Lucano PZ 0 5497 5497
Bella PZ 4 5171 10668
Castelgrande PZ 6 943 11611
San Fele PZ 9 3004 14615
Ricigliano SA 9 1144 15759
Rapone PZ 11 990 16749
Balvano PZ 11 1830 18579
Ruvo del Monte PZ 12 1083 19662
Baragiano PZ 12 2671 22333
Pescopagano PZ 12 1910 24243
San Gregorio Magno SA 13 4286 28529
Sant'Andrea di Conza AV 14 1539 30068
Romagnano al Monte SA 15 368 30436
Santomenna SA 15 443 30879
Laviano SA 16 1438 32317
Castelnuovo di Conza SA 16 619 32936
Ruoti PZ 16 3579 36515
Colliano SA 17 3638 40153
Buccino SA 17 5047 45200
Calitri AV 17 4666 49866
Vietri di Potenza PZ 17 2832 52698
Conza della Campania AV 17 1373 54071
Picerno PZ 18 5985 60056
Salvitelle SA 18 560 60616
Valva SA 18 1643 62259
Cairano AV 19 326 62585
Filiano PZ 20 2926 65511
Palomonte SA 20 3985 69496
Avigliano PZ 20 11577 81073
Atella PZ 20 3827 84900

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
30 Km a W di Potenza (67122 abitanti)
46 Km a E di Battipaglia (50786 abitanti)
61 Km a E di Avellino (54857 abitanti)
62 Km a E di Salerno (135261 abitanti)
66 Km a E di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
67 Km a SW di Cerignola (58396 abitanti)
73 Km a SE di Benevento (60091 abitanti)
79 Km a S di Foggia (151991 abitanti)
81 Km a E di Scafati (50787 abitanti)
85 Km a E di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
86 Km a SW di Andria (100440 abitanti)
90 Km a W di Altamura (70396 abitanti)
91 Km a SW di Barletta (94814 abitanti)
94 Km a W di Matera (60436 abitanti)
95 Km a E di Torre del Greco (86275 abitanti)
96 Km a E di Portici (55274 abitanti)
96 Km a E di Acerra (59573 abitanti)
96 Km a E di Ercolano (53709 abitanti)
97 Km a SW di Trani (56217 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML-VAX 1.7
2004-07-09
14:48:06
40.753 15.489 8 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 500749
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2004-07-09 14:48:06 ± 0.116
Latitudine 40.7530 ± 0.0060
Longitudine 15.4890 ± 0.0138
Profondità (km) 8 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 500749

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1340.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 158
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 15
Numero di fasi 15
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00939
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 500749
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 00:58:45

ML:1.7

Campo Valore
Valore 1.7
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 500749
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.RGNG.Z. 2004-07-09T14:48:38.65 10.0 undecidable manual SG 4 0.9213 0.04 0.5
--.MGR.Z. 2004-07-09T14:48:28.86 10.0 undecidable manual SG 175 0.6105 0.09 0.6
--.SGG.Z. 2004-07-09T14:48:28.14 10.0 undecidable manual PN 307 1.0434 0.7 0.2
--.RGNG.Z. 2004-07-09T14:48:25.35 10.0 undecidable manual PG 4 0.9213 0.24 1.1
--.SOR.Z. 2004-07-09T14:48:24.76 10.0 undecidable manual PG 259 0.888 0.25 1.1
--.CSSN.Z. 2004-07-09T14:48:20.68 10.0 undecidable manual SG 287 0.3552 -0.11 0.7
--.MGR.Z. 2004-07-09T14:48:18.88 10.0 undecidable manual PG 175 0.6105 -0.55 0.6
--.FG5.Z. 2004-07-09T14:48:18.24 10.0 undecidable manual PG 342 0.5439 -0.04 1.7
--.MRB1.Z. 2004-07-09T14:48:17.79 10.0 undecidable manual PG 313 0.5439 -0.21 1.5
--.SGO.Z. 2004-07-09T14:48:16.60 10.0 undecidable manual SG 215 0.2331 0.37 0.4
--.SLCN.Z. 2004-07-09T14:48:15.34 10.0 undecidable manual PG 163 0.3774 0.33 1.2
--.CSSN.Z. 2004-07-09T14:48:14.60 10.0 undecidable manual PG 287 0.3552 -0.76 0.2
--.SGO.Z. 2004-07-09T14:48:12.27 10.0 undecidable manual PG 215 0.2331 0.08 1.8
--.MRLC.Z. 2004-07-09T14:48:09.92 10.0 undecidable manual SG 353 0.45 0.4
--.MRLC.Z. 2004-07-09T14:48:08.70 10.0 negative manual PG 353 -0.22 3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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