Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 17-06-2004 ore 11:28:21 (UTC) in zona: 1 km S Cortiglione (AT)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 1 km S Cortiglione (AT), il

  • 17-06-2004 11:28:21 (UTC)
  • 17-06-2004 13:28:21 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.8110, 8.3550 ad una profondità di 14 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Cortiglione AT 2 571 571
Vaglio Serra AT 2 275 846
Incisa Scapaccino AT 2 2288 3134
Vinchio AT 3 601 3735
Belveglio AT 3 350 4085
Nizza Monferrato AT 4 10429 14514
Castelnuovo Belbo AT 5 895 15409
Mombercelli AT 5 2259 17668
Rocchetta Tanaro AT 6 1450 19118
Castelnuovo Calcea AT 6 759 19877
Cerro Tanaro AT 7 626 20503
Bruno AT 7 321 20824
San Marzano Oliveto AT 8 1047 21871
Masio AL 8 1420 23291
Montaldo Scarampi AT 8 755 24046
Moasca AT 8 494 24540
Bergamasco AL 8 744 25284
Fontanile AT 8 567 25851
Castello di Annone AT 8 1860 27711
Calamandrana AT 8 1761 29472
Agliano Terme AT 8 1642 31114
Mombaruzzo AT 9 1117 32231
Rocca d'Arazzo AT 9 936 33167
Castelletto Molina AT 9 180 33347
Montegrosso d'Asti AT 9 2344 35691
Carentino AL 9 340 36031
Azzano d'Asti AT 10 391 36422
Quaranti AT 10 183 36605
Vigliano d'Asti AT 10 835 37440
Castel Boglione AT 10 609 38049
Quattordio AL 11 1637 39686
Maranzana AT 11 277 39963
Canelli AT 11 10485 50448
Castel Rocchero AT 11 395 50843
Rocchetta Palafea AT 12 338 51181
Mongardino AT 12 921 52102
Felizzano AL 12 2344 54446
Oviglio AL 12 1265 55711
Alice Bel Colle AL 12 766 56477
Ricaldone AL 13 684 57161
Montabone AT 13 333 57494
Calosso AT 13 1279 58773
Costigliole d'Asti AT 14 5914 64687
Isola d'Asti AT 14 2071 66758
Cassinasco AT 14 611 67369
Frascaro AL 14 440 67809
Refrancore AT 14 1591 69400
Borgoratto Alessandrino AL 15 584 69984
Gamalero AL 15 844 70828
Santo Stefano Belbo CN 15 3984 74812
Cassine AL 15 2961 77773
Asti AT 15 76202 153975
Sessame AT 16 271 154246
Castiglione Tinella CN 16 895 155141
Revigliasco d'Asti AT 16 767 155908
Terzo AL 17 923 156831
Bistagno AL 17 1887 158718
Bubbio AT 17 893 159611
Castelnuovo Bormida AL 17 694 160305
Solero AL 17 1645 161950
Castagnole Monferrato AT 17 1245 163195
Castagnole delle Lanze AT 17 3798 166993
Loazzolo AT 17 359 167352
Acqui Terme AL 17 19896 187248
Sezzadio AL 18 1246 188494
Antignano AT 18 974 189468
Castelspina AL 18 416 189884
Camo CN 18 201 190085
Portacomaro AT 18 2006 192091
Castellazzo Bormida AL 18 4570 196661
Fubine AL 18 1653 198314
Strevi AL 18 2019 200333
Monastero Bormida AT 18 931 201264
Quargnento AL 18 1398 202662
Scurzolengo AT 18 555 203217
Coazzolo AT 19 302 203519
Celle Enomondo AT 19 484 204003
Rivalta Bormida AL 19 1446 205449
Viarigi AT 19 929 206378
Melazzo AL 19 1325 207703
San Martino Alfieri AT 19 666 208369
Montemagno AT 20 1153 209522
Cossano Belbo CN 20 958 210480
Cessole AT 20 403 210883

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
15 Km a SE di Asti (76202 abitanti)
24 Km a W di Alessandria (93943 abitanti)
57 Km a E di Moncalieri (57294 abitanti)
57 Km a N di Savona (61345 abitanti)
61 Km a E di Torino (890529 abitanti)
64 Km a NW di Genova (586655 abitanti)
69 Km a SW di Vigevano (63310 abitanti)
74 Km a SW di Novara (104380 abitanti)
76 Km a SW di Pavia (72576 abitanti)
79 Km a NE di Cuneo (56081 abitanti)
96 Km a SW di Rho (50434 abitanti)
98 Km a SW di Busto Arsizio (83106 abitanti)
98 Km a SW di Legnano (60262 abitanti)
98 Km a SW di Milano (1345851 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
ML-VAX 2.4
2004-06-17
11:28:21
44.811 8.355 14 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 499509
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2004-06-17 11:28:21 ± 0.14
Latitudine 44.8110 ± 0.0075
Longitudine 8.3550 ± 0.0134
Profondità (km) 14 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 499509

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1342.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 97
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 13
Numero di fasi 13
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.2
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00542
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01052
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri delle magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 499509
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 00:57:27

ML:2.4

Campo Valore
Valore 2.4
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 499509
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MCGN.Z. 2004-06-17T11:28:58.88 10.0 undecidable manual SN 347 1.1655 -0.04 0.7
--.VAI.Z. 2004-06-17T11:28:57.43 10.0 undecidable manual SN 15 1.0878 0.4 0.3
--.IMI.Z. 2004-06-17T11:28:54.30 10.0 undecidable manual SN 200 0.9546 0.52 0.2
--.DOI.Z. 2004-06-17T11:28:50.28 10.0 undecidable manual SG 249 0.8436 -0.09 0.8
--.BOB.Z. 2004-06-17T11:28:48.99 10.0 undecidable manual SG 92 0.777 0.84 0
--.MCGN.Z. 2004-06-17T11:28:42.74 10.0 undecidable manual PN 347 1.1655 -0.27 1.3
--.FIN.Z. 2004-06-17T11:28:42.52 10.0 undecidable manual SG 189 0.5994 -0.32 0.5
--.VAI.Z. 2004-06-17T11:28:41.55 10.0 undecidable manual PN 15 1.0878 -0.37 1
--.IMI.Z. 2004-06-17T11:28:40.14 10.0 undecidable manual PN 200 0.9546 0.1 1.9
--.ORO.Z. 2004-06-17T11:28:38.63 10.0 undecidable manual PG 342 0.8547 0.32 1.2
--.DOI.Z. 2004-06-17T11:28:38.22 10.0 undecidable manual PG 249 0.8436 0.14 1.9
--.BOB.Z. 2004-06-17T11:28:36.44 10.0 undecidable manual PG 92 0.777 -0.35 1.1
--.FIN.Z. 2004-06-17T11:28:33.62 10.0 undecidable manual PG 189 0.5994 -0.11 2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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