Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 06-09-1987 ore 08:04:09 (UTC) in zona: 4 km E Ostra Vetere (AN)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 4 km E Ostra Vetere (AN), il

  • 06-09-1987 08:04:09 (UTC)
  • 06-09-1987 10:04:09 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.5980, 13.1090 ad una profondità di 7 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Ostra Vetere AN 4 3311 3311
Ostra AN 4 6875 10186
Belvedere Ostrense AN 5 2234 12420
Barbara AN 7 1368 13788
Corinaldo AN 8 4998 18786
San Marcello AN 8 2057 20843
Serra de' Conti AN 8 3746 24589
Trecastelli AN 8 7625 32214
Morro d'Alba AN 9 1903 34117
Montecarotto AN 9 1987 36104
Poggio San Marcello AN 10 693 36797
Castelleone di Suasa AN 11 1676 38473
Monte Porzio PU 12 2836 41309
Castelplanio AN 12 3540 44849
Monsano AN 12 3405 48254
Castelbellino AN 13 4947 53201
Monte Roberto AN 13 3061 56262
Rosora AN 13 1985 58247
San Lorenzo in Campo PU 13 3414 61661
Monte San Vito AN 13 6848 68509
Maiolati Spontini AN 13 6248 74757
Jesi AN 14 40399 115156
Mondavio PU 14 3810 118966
Mergo AN 15 1037 120003
Orciano di Pesaro PU 15 2028 122031
Senigallia AN 16 45027 167058
Barchi PU 17 967 168025
San Paolo di Jesi AN 17 933 168958
Cupramontana AN 17 4756 173714
Montemarciano AN 17 9992 183706
San Giorgio di Pesaro PU 17 1388 185094
Fratte Rosa PU 17 966 186060
Mondolfo PU 17 14277 200337
Arcevia AN 17 4612 204949
Chiaravalle AN 18 14796 219745
Serra San Quirico AN 18 2850 222595
San Costanzo PU 19 4786 227381
Piagge PU 19 1022 228403
Staffolo AN 19 2253 230656
Camerata Picena AN 20 2567 233223
Santa Maria Nuova AN 20 4179 237402

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
28 Km a S di Fano (60888 abitanti)
33 Km a W di Ancona (100861 abitanti)
38 Km a SE di Pesaro (94582 abitanti)
68 Km a SE di Rimini (147750 abitanti)
79 Km a NE di Foligno (57155 abitanti)
80 Km a NE di Perugia (166134 abitanti)
92 Km a SE di Cesena (96758 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
ML-VAX 2.1
1987-09-06
08:04:09
43.598 13.109 7 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 54869
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1987-09-06 08:04:09 ± 0.448
Latitudine 43.5980 ± 0.0216
Longitudine 13.1090 ± 0.0232
Profondità (km) 7 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 54869

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3040.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 91
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 16
Numero di fasi 16
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00138
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02566
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 11
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 11
Parametri delle magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 54869
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:52:51

ML:2.1

Campo Valore
Valore 2.1
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 54869
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.RBL.Z. 1987-09-06T08:04:55.00 10.0 undecidable manual PN 6 2.8527 -0.23 0.7
--.CTI.Z. 1987-09-06T08:04:52.00 10.0 undecidable manual PN 337 2.6529 -0.46 0.6
--.PGD.Z. 1987-09-06T08:04:45.85 10.0 undecidable manual SG 285 1.0323 0.54 0.4
--.SS9.Z. 1987-09-06T08:04:43.23 10.0 undecidable manual SG 289 0.9657 0.38 0.5
--.AQU.Z. 1987-09-06T08:04:34.50 10.0 undecidable manual PN 170 1.2543 1.2 0.4
--.PGD.Z. 1987-09-06T08:04:31.80 10.0 undecidable manual PG 285 1.0323 1.63 0.1
--.ASS.Z. 1987-09-06T08:04:31.81 10.0 undecidable manual SG 211 0.6327 -0.36 0.5
--.SS9.Z. 1987-09-06T08:04:27.41 10.0 undecidable manual PG 289 0.9657 -1.34 0.3
--.ALP.Z. 1987-09-06T08:04:27.36 10.0 undecidable manual PG 157 0.8769 0.09 2.8
--.AM8.Z. 1987-09-06T08:04:24.96 10.0 undecidable manual SG 97 0.3552 1.48 0.1
--.ASS.Z. 1987-09-06T08:04:21.74 10.0 undecidable manual PG 211 0.6327 -0.84 0.8
--.CM8.Z. 1987-09-06T08:04:18.28 10.0 negative manual PG 176 0.3996 -0.11 2.8
--.AM8.Z. 1987-09-06T08:04:17.12 10.0 undecidable manual PG 97 0.3552 -0.45 2.4
--.ARV.Z. 1987-09-06T08:04:16.48 10.0 undecidable manual SG 230 0.1554 0.5 0.5
--.MC8.Z. 1987-09-06T08:04:16.35 10.0 undecidable manual PG? 143 0.3774 -1.58 0.1
--.ARV.Z. 1987-09-06T08:04:13.29 10.0 positive manual PG 230 0.1554 0.05 2.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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