Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 27-02-2004 ore 19:05:51 (UTC) in zona: 4 km W Colosimi (CS)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 4 km W Colosimi (CS), il

  • 27-02-2004 19:05:51 (UTC)
  • 27-02-2004 20:05:51 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.1230, 16.3590 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Colosimi CS 4 1247 1247
Soveria Mannelli CZ 4 3076 4323
Scigliano CS 5 1226 5549
Pedivigliano CS 5 831 6380
Bianchi CS 5 1305 7685
Carpanzano CS 6 255 7940
Parenti CS 7 2188 10128
Motta Santa Lucia CZ 7 845 10973
Marzi CS 7 989 11962
Rogliano CS 7 5637 17599
Decollatura CZ 8 3159 20758
Belsito CS 8 923 21681
Conflenti CZ 8 1392 23073
Santo Stefano di Rogliano CS 9 1725 24798
Altilia CS 9 711 25509
Mangone CS 9 1891 27400
Malito CS 11 783 28183
Martirano CZ 11 884 29067
Panettieri CS 11 351 29418
Grimaldi CS 11 1680 31098
Cellara CS 11 504 31602
Carlopoli CZ 11 1516 33118
Figline Vegliaturo CS 12 1137 34255
Martirano Lombardo CZ 12 1112 35367
Piane Crati CS 13 1423 36790
Serrastretta CZ 13 3176 39966
Aprigliano CS 13 2890 42856
Platania CZ 14 2172 45028
Paterno Calabro CS 14 1398 46426
Cicala CZ 16 968 47394
Pietrafitta CS 16 1310 48704
Dipignano CS 16 4376 53080
San Mango d'Aquino CZ 16 1564 54644
San Pietro Apostolo CZ 16 1691 56335
Aiello Calabro CS 17 1729 58064
Cleto CS 17 1301 59365
Domanico CS 17 943 60308
Lamezia Terme CZ 17 70714 131022
Pedace CS 17 1907 132929
Serra Pedace CS 18 986 133915
Casole Bruzio CS 18 2578 136493
Feroleto Antico CZ 18 2171 138664
Trenta CS 18 2633 141297
Lago CS 19 2624 143921
Spezzano Piccolo CS 19 2079 146000
Pianopoli CZ 19 2589 148589
Carolei CS 19 3330 151919
Nocera Terinese CZ 19 4731 156650
Spezzano della Sila CS 20 4541 161191

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
17 Km a N di Lamezia Terme (70714 abitanti)
21 Km a SE di Cosenza (67546 abitanti)
32 Km a NW di Catanzaro (90612 abitanti)
66 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.9
2004-02-27
19:05:51
39.123 16.359 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 494169
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2004-02-27 19:05:51 ± 0.244
Latitudine 39.1230 ± 0.0130
Longitudine 16.3590 ± 0.0579
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 494169

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 5201.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 152
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 18
Numero di fasi 18
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00267
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01935
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 15
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 15
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 494169
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 00:51:52

ML:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 494169
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MGR.Z. 2004-02-27T19:06:31.54 10.0 undecidable manual SN 328 1.1877 -0.22 0.5
--.SOI.Z. 2004-02-27T19:06:30.57 10.0 undecidable manual SG 192 1.0656 1.52 0.1
--.CSLB.Z. 2004-02-27T19:06:28.20 10.0 undecidable manual PN 237 2.1423 -0.05 1
--.BRT.Z. 2004-02-27T19:06:25.80 10.0 undecidable manual PN 18 1.8426 1.16 0.4
--.MRLC.Z. 2004-02-27T19:06:23.31 10.0 undecidable manual PN 338 1.7649 0.6 0.8
--.SGO.Z. 2004-02-27T19:06:21.00 10.0 undecidable manual PN 331 1.6428 -0.11 1.2
--.PTRP.Z. 2004-02-27T19:06:19.29 10.0 undecidable manual PN 350 1.4097 1.34 0.3
--.SLNA.Z. 2004-02-27T19:06:18.75 10.0 undecidable manual PN? 245 1.3098 2.21 0
--.SLCN.Z. 2004-02-27T19:06:17.31 10.0 undecidable manual PN 336 1.3764 -0.19 1.3
--.MTTG.Z. 2004-02-27T19:06:14.59 10.0 undecidable manual PN 204 1.221 -0.82 0.8
--.MSI.Z. 2004-02-27T19:06:14.10 10.0 undecidable manual PN 214 1.11 0.33 1.3
--.SCHR.Z. 2004-02-27T19:06:13.58 10.0 undecidable manual PN 348 1.0989 0.01 1.4
--.MGR.Z. 2004-02-27T19:06:13.84 10.0 undecidable manual PN 328 1.1877 -0.97 0.6
--.SOI.Z. 2004-02-27T19:06:11.93 10.0 undecidable manual PG 192 1.0656 -1.32 0.3
--.ORI.Z. 2004-02-27T19:06:10.41 10.0 positive manual PG 4 0.9213 -0.14 2.8
--.GRI.E. 2004-02-27T19:06:03.50 10.0 undecidable manual SG 171 0.2997 -0.45 0.5
--.TDS.Z. 2004-02-27T19:06:02.56 10.0 positive manual PG 358 0.5328 -0.72 1.8
--.GRI.Z. 2004-02-27T19:05:58.58 10.0 negative manual PG 171 0.2997 0.08 2.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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