Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 23-08-1987 ore 22:01:59 (Italia) in zona: 3 km NW Empoli (FI)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 3 km NW Empoli (FI), il

  • 23-08-1987 20:01:59 (UTC)
  • 23-08-1987 22:01:59 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.7440, 10.9210 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Empoli FI 3 48109 48109
Cerreto Guidi FI 4 10870 58979
Capraia e Limite FI 5 7670 66649
Vinci FI 5 14604 81253
Montelupo Fiorentino FI 8 14098 95351
Lamporecchio PT 8 7508 102859
San Miniato PI 9 27934 130793
Fucecchio FI 9 23618 154411
Larciano PT 10 6394 160805
Carmignano PO 11 14450 175255
Santa Croce sull'Arno PI 12 14601 189856
Quarrata PT 13 26190 216046
Poggio a Caiano PO 14 10007 226053
Castelfranco di Sotto PI 15 13427 239480
Signa FI 15 19179 258659
Lastra a Signa FI 15 20156 278815
Montopoli in Val d'Arno PI 15 11148 289963
Castelfiorentino FI 16 17504 307467
Monsummano Terme PT 17 21338 328805
Montespertoli FI 17 13537 342342
Ponte Buggianese PT 18 8804 351146
Pieve a Nievole PT 18 9266 360412
Santa Maria a Monte PI 19 13253 373665
Agliana PT 19 17525 391190
Chiesina Uzzanese PT 19 4552 395742
Palaia PI 19 4612 400354
Serravalle Pistoiese PT 19 11659 412013
Campi Bisenzio FI 20 46166 458179
Montecatini-Terme PT 20 20409 478588

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
21 Km a SW di Prato (191150 abitanti)
21 Km a W di Scandicci (50609 abitanti)
21 Km a S di Pistoia (90315 abitanti)
27 Km a W di Firenze (382808 abitanti)
35 Km a E di Lucca (89046 abitanti)
42 Km a E di Pisa (89158 abitanti)
54 Km a E di Livorno (159219 abitanti)
56 Km a E di Viareggio (62467 abitanti)
58 Km a NW di Siena (53903 abitanti)
70 Km a E di Massa (69479 abitanti)
76 Km a E di Carrara (63133 abitanti)
83 Km a W di Arezzo (99543 abitanti)
90 Km a SW di Bologna (386663 abitanti)
93 Km a SW di Imola (69797 abitanti)
96 Km a E di La Spezia (93959 abitanti)
98 Km a SW di Faenza (58541 abitanti)
100 Km a S di Modena (184973 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 2.1
1987-08-23
20:01:59
43.744 10.921 10 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 54389
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1987-08-23 20:01:59 ± 0.187
Latitudine 43.7440 ± 0.0131
Longitudine 10.9210 ± 0.0108
Profondità (km) 10 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 54389

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1692.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 133
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 18
Numero di fasi 18
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00251
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.03100
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 12
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 12
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 54389
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:52:25

ML:2.1

Campo Valore
Valore 2.1
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 54389
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.LRG.Z. 1987-08-23T20:03:28.80 10.0 undecidable manual SN 266 3.3078 -0.05 0.6
--.SBF.Z. 1987-08-23T20:03:09.40 10.0 undecidable manual SN 273 2.5086 -0.52 0.3
--.CTI.Z. 1987-08-23T20:03:05.39 10.0 undecidable manual SN 12 2.3532 -0.8 0.1
--.CVF.Z. 1987-08-23T20:02:55.20 10.0 undecidable manual SN 232 1.8981 -0.12 0.8
--.LPG.Z. 1987-08-23T20:02:53.10 10.0 undecidable manual PN 301 3.441 0.15 1.4
--.LRG.Z. 1987-08-23T20:02:51.20 10.0 undecidable manual PN 266 3.3078 0.06 1.5
--.FOI.Z. 1987-08-23T20:02:49.12 10.0 undecidable manual PN 23 3.1302 0.41 1
--.FRF.Z. 1987-08-23T20:02:48.20 10.0 undecidable manual PN 267 3.0858 0.04 1.5
--.SBF.Z. 1987-08-23T20:02:40.00 10.0 undecidable manual PN 273 2.5086 -0.21 1.6
--.CTI.Z. 1987-08-23T20:02:38.00 10.0 undecidable manual PN 12 2.3532 -0.05 1.8
--.CVF.Z. 1987-08-23T20:02:32.20 10.0 undecidable manual PN 232 1.8981 0.42 1.3
--.CO9.Z. 1987-08-23T20:02:26.64 10.0 undecidable manual PN 314 1.4652 0.82 0.3
--.PGD.Z. 1987-08-23T20:02:20.37 10.0 undecidable manual SG 76 0.5883 -0.16 0.8
--.CRE.Z. 1987-08-23T20:02:15.14 10.0 undecidable manual PG 98 0.7437 0.41 1.3
--.PGD.Z. 1987-08-23T20:02:10.92 10.0 undecidable manual PG 76 0.5883 -0.77 0.4
--.PS9.Z. 1987-08-23T20:02:10.62 10.0 undecidable manual SG 265 0.2775 -0.16 0.8
--.BDI.Z. 1987-08-23T20:02:08.10 10.0 undecidable manual PG 323 0.3885 0.07 2
--.PS9.Z. 1987-08-23T20:02:05.37 10.0 undecidable manual PG 265 0.2775 -0.7 0.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download